Dopo lunghi mesi in cui abbiamo dovuto subire la cancellazione di alcune tra le gare più antiche del panorama rallistico, con le più fortunate che riuscivano solo a vedersi rimandate a data da destinarsi, finalmente arrivano, anche dal WRC, le prime notizie positive.
Se, infatti, i motori di F1 si accenderanno per la prima volta durante questo weekend, c’era il concreto rischio che quelli del Mondiale Rally fossero destinati a rimanere a riposo fino al 2021. Tale timore è stato scongiurato stamane dalla FIA, che, tramite un comunicato, ha confermato i 5 Rally che porteranno a conclusione questa annata disgraziata: sommando ad essi il Montecarlo, la Svezia ed il Messico, corsi appena prima dell’inizio della pandemia, il totale sale ad 8, un numero sufficiente ad assegnare un Titolo iridato.
La gara di riapertura, tuttavia, rappresenta la maggiore sorpresa di questo documento. Non era infatti in programma una corsa in Estonia ad inizio anno, ma il successo dell’evento promozionale tenutosi nel 2019 ed il relativo isolamento dello stato baltico dal resto dell’Europa, hanno rappresentato il trampolino di lancio ideale per il secondo tempo di questo campionato. Il quale, però, non è poi così imminente.
Il weekend designato per la ripartenza è infatti quello dal 3 al 5 di settembre, distante ancora 2 mesi, nella speranza di poter portare avanti il resto del Mondiale a porte aperte.
Lasciato il Baltico, la carovana si trasferirà in Turchia dal 24 al 27 settembre, per una delle due corse la cui data è stata confermata rispetto al calendario originale stilato nel 2019. L’altra è quella del Rally di Germania, confermato nel suo slot tra il 15 ed il 18 ottobre.
Sarà poi la volta del Sardegna, che proporrà un’inedita edizione autunnale tra il 29 ottobre ed il 1 novembre, in date che solitamente vedono le auto sguazzare nel fango gallese. La gara italiana sarà anche molto vicina a quella tedesca, avendo solo una settimana di pausa al posto delle solite due.
Concluderà il campionato il Rally del Giappone, tra il 19 ed il 22 novembre, nella speranza che le limitazioni ai lunghi viaggi siano state sollevate, per allora.
Viene dunque cancellato il Rally di Argentina, che in prima istanza era stato solo rimandato, mentre 2 gare rimangono alla porta, in caso dovessero esserci dei problemi con quelle programmate.
Si tratta del Rally di Ypres in Belgio, popolarissimo appuntamento dell’Intercontinental Rally Challenge, e del Rally di Croazia, che da diversi anni avanza candidature per entrare nel circuito WRC, tutte respinte per via della volontà della FIA di ridurre il numero delle gare europee e di promuovere quelle nel resto del mondo. Chissà che la crisi di quest’anno non porti l’occasione giusta per rompere finalmente gli indugi della federazione, e portare un Mondiale automobilistico nel Balcani.
Il calendario ufficiale 2020:
1. Monte-Carlo 23 – 26 January
2. Sweden 13 – 16 February
3. Mexico 12 – 15 March
4. Estonia 4 – 6 September
5. Turkey 24 – 27 September
6. Germany 15 – 18 October
7. Italy 29 October – 1 November
8. Japan 19 – 22 November