Da Costa vince l’ePrix di Marrakech! Il pilota portoghese si è guadagnato la vittoria fino all’ultima goccia. Poleman e leader per gran parte della corsa, ha riconquistato sul campo la medaglia d’oro con un uso perfetto dell’attack mode. Per DS Techeetah poteva essere doppietta: peccato per JEV, che alla fine s’è trovato “a secco” e ha ceduto l’argento a Gunther.
Antonio Da Costa ha chiuso una giornata ricca di soddisfazioni. Autore di una bella pole position, di una buona partenza e di una gran gara, il suo capolavoro è stato il secondo attack mode. In quel momento il lusitano ha riconquistato la vittoria, che un sorpasso di Maximilian Gunther aveva ipotecato. Dopodiché ha costruito un distacco incolmabile ed è passato all’incasso.
Maximilian Gunther recupera la seconda piazza per il rotto della cuffia! Il tedesco della BMW non dovrebbe essere soddisfatto della gara di oggi, nella quale ha accusato una certa difficoltà nei confronti degli avversari. Prima una partenza opaca, poi una resistenza passiva: nonostante la marcatura a uomo e il sorpasso dopo la prima girandola di attack mode, il #28 ha subito il contro-sorpasso di Da Costa e addirittura quello di Vergne! Poi, per sua fortuna, il francese non ne aveva più. E sul traguardo s’è ripreso l’argento, infrangendo la doppietta DS.
Meravigliosa la corsa di Jean-Eric Vergne, partito settimo e arrivato a podio. JEV ha incassato un gran risultato, perfezionando una scalata perfetta e tutta frutto della sua combattività. Il punto focale della sua rimonta è stato il sorpasso ad André Lotterer, maturato senza fanboost né attack mode. Poteva essere doppietta, ma una gara così coriacea ha un prezzo: sul traguardo s’è trovato con pochi kW in tasca e ha dovuto cedere il passo all’avversario dopo uno spettacolare duello nelle ultime tornate.
Dummying better than Lionel Messi – one of the best moves in Formula E history from @maxg_official – live from his #DriversEye???? #MarrakeshEPrix pic.twitter.com/1kwXKNWvOA
— ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 29, 2020
La cronaca della gara
La pole position era andata ad Antonio Felix Da Costa, che partiva a fianco a Maximilian Gunther. Dietro di loro partivano Lotterer, De Vries, Mortara e Buemi. La partenza non riserva grandi sorprese: Da Costa scatta bene e lascia Gunther a difendere il secondo posto dagli attacchi di Lotterer. La prima fase di gara è piuttosto tranquilla: l’unico dramma è il drive through di De Vries. L’olandese, che era sul podio virtuale, sprofonda in penultima piazza.
Il duo di testa scava un solco rispetto agli avversari: e ci riesce senza usurare troppo la batteria. Anzi, addirittura sono in testa con più energia degli altri. Nelle posizioni di rincalzo semina scompiglio Jean-Eric Vergne, autore di una bella rimonta fino al ridosso del podio. Dopo il primo valzer di attack mode Gunther s’impossessa della leadership, con Lotterer che galleggia in terza piazza e Mortara solo quinto, penalizzato dall’aver mal sfruttato il suo primo super-boost.
Al giro 20 si riaprono i balletti dell’attack mode. Questa volta è Da Costa a sfruttarlo alla perfezione: pennella la curva senza sprecare decimi, resiste al ritorno di Lotterer e incassa un sorpasso chirurgico. Dietro di loro Vergne strappa il bronzo virtuale a Lotterer senza boost attivo. E poco dopo il tedesco cede il passo anche a Mortara. Alla chiusura dell’ultimo valzer, la gara sembra aperta tra i primi due. Ma Da Costa ha a sua disposizione anche un FanBoost con cui difendere la vittoria. E Vergne decide di ribaltare i pronostici e sorpassa Gunther. Da Costa è solo in testa alla corsa, mentre dietro di lui Gunther marca a uomo Vergne. Così a uomo da sorpassarlo all’ultimo giro: ormai il transalpino non ha più batteria e rischia quasi di perdere il podio ai danni di Buemi. Davanti a loro, arriva la meritata vittoria per il buon Da Costa.
Le classifiche
Cambia la classifica piloti: adesso davanti a tutti c’è proprio Antonio Felix Da Costa, con un totale di 67 punti. Mitch Evans è costretto a inseguire (56), e come lui anche Alexander Sims (46). Insomma, la graduatoria inizia a sgranarsi anche se i comprimari abbondano: recuperano ossigeno Maximilian Gunther (44 e 4° in classifica), Edoardo Mortara (32 e dunque risalito fino alla 7^ piazza) e lo stesso Vergne, che quasi raddoppia punteggio (da 16 a 31). Triste discesa per Nyck De Vries (18 e 13°), che oggi aveva un’importante occasione. Tra i costruttori la lotta è serrata: stavolta la spunta la DS Techeetah con 98 lunghezze, otto in più della BMW Andretti. Ingaggiate in un triello la Jaguar, la Nissan e la Mercedes, rispettivamente a quota 66, 57 e 56. Pur senza sorpassarla, la Venturi accorcia le distanze dalla Virgin (34 a 39).