“Le dichiarazioni rilasciate da Verstappen qualche settimana fa? Il silenzio è spesso la risposta migliore, non voglio replicare alle parole di un ragazzo di 22 anni. Un pilota che dice certe cose non credo però potrà mai correre per la Ferrari“. Sono state queste le parole con cui Louis Camilleri, Amministratore Delegato del Cavallino Rampante, ha risposto a chi gli chiedeva se Max Verstappen fosse sulla lista degli eventuali ipotetici sostituti di Sebastian Vettel per la stagione 2021 di Formula 1.
Il #33 – il cui contratto con la Red Bull Racing scadrà esattamente in concomitanza con quelli che legano Lewis Hamilton alla Mercedes ed il #5 alla Ferrari -, nel corso dei mesi scorsi si era reso protagonista di un intervento piuttosto infelice durante le interviste concesse a Ziggo Sport. Verstappen, all’indomani di un GP degli Stati Uniti che si era a sorpresa rivelato complicato per entrambe le SF90, era entrato infatti a gamba tesa sull’operato del Cavallino Rampante: per il giovane olandese, infatti, un calo repentino delle prestazioni sarebbe stata la conseguenza naturale per chi, dal barare, si fosse ritrovato costretto a rispettare nuovamente tutte le regole del gioco (nel caso specifico, il “gioco” delle Power Unit).
Le dichiarazioni di Verstappen avevano suscitato non poco scalpore in tutto il mondo del Motorsport, e se Mattia Binotto non aveva tardato a rispondere alle illazioni – tuttora non confermate – del #33, nel silenzio più totale erano invece rimasti tanto John Elkann quanto Louis Camilleri, con quest’ultimo che però proprio in occasione della cena natalizia della scuderia di Maranello ha preso posizione in merito alla vicenda. Ed a quel punto, preciso come un orologio svizzero, non si è fatta attendere la replica (stavolta piuttosto pacata) di Max Verstappen. “Io in Ferrari nel 2021?” – ha detto il #33 ancora una volta ai microfoni di Ziggo Sport – “Tutto sommato ho un buon rapporto con Leclerc. E’ un rivale duro, ma questo fa parte del gioco. Lui non ha la possibilità di influire sul fatto che io possa davvero arrivare in Ferrari un giorno, ma credo che questa situazione non si verificherà mai: non si possono avere in contemporanea due potenziali numeri uno“.
Ma allora perché voci dal Paddock parlano di un sempre crescente interessamento del #33 alle tinte argentee di Casa Mercedes? Lì dopotutto un numero uno già c’è, fino a prova a contraria…