Nel giovedì di prove libere del Qatar Round, ultimo appuntamento della stagione 2019 del WSBK, emerge prima Rea nel pomeriggio, per poi essere superato da Davies nella classifica dei tempi delle FP2 serali.
Si accendono i riflettori sull’ultima di stagione per la Superbike. Alle 17.00 qatariote i piloti del WSBK hanno dato inizio alla prima sessione di libere dell’ultimo round, 50 minuti che hanno visto molti cambiamenti nella classifica dei tempi anche se, alla fine, a prenderne la testa è stato Jonathan Rea. Sfruttando la scia in rettilineo, il neocampione è riuscito a conquistare la prima posizione nelle ultime fasi delle FP1, segnando un 1’58″010 e staccando di un decimo Toprak Razgatlioglu; leggermente più lontane le due Yamaha di van der Mark (+0.392) e Lowes (+0.483), quest’ultimo anche protagonista di una caduta alla curva 6 nel corso del suo ultimo giro. Dietro di loro altre due Yamaha, la GRT di Sandro Cortese e la Ten Kate di Loris Baz, entrambi con 5 decimi di ritardo; arriva, invece, a 8 decimi il ritardo della prima delle Ducati, quella di Alvaro Bautista, che si mette davanti al compagno di squadra Davies (+0.882), autore di una caduta in curva 4 ad inizio sessione. Completano la top ten Melandri e Sykes, i primi ad accumulare oltre un secondo di gap da Rea.
Nella serata,le seconde prove libere hanno visto un grosso miglioramento dei tempi, ma soprattutto sono emerse indicazioni molto importanti riguardanti il passo gara. Per quanto riguarda la clawssifica dei tempi, guizzo di Chaz Davies, il quale con il suo 1’57″449 si mette davanti a Rea di due decimi negli ultimi cinque minuti di prove libere, nonostante anche il nordirlandese abbia migliorato il suo tempo dalla prima sessione. Terzo crono per Bautista, a +0.318 dal compagno di squadra, seguito da Razgatlioglu a 5 decimi. Leggermente più indietro gli altri, a partire da van der Mark a 7 decimi, davanti a Sykes (+0.806) e Lowes (+0.854); è l’altra BMW, quella di Reiterberger, a anticipare Cortese e Laverty, tutti e tre oltre il secondo di ritardo. Caduta di Delbianco all’inizio della sessione.