Sono state delle FP1 dalla valenza particolare, quelle andata in scena in quel di Suzuka quando in Italia era notte fonda. A causa infatti del tifone Hagibis, che nella giornata di domani dovrebbe sferzare con pioggia e vento il tracciato nipponico, la FIA ha annunciato di aver totalmente annullato la giornata di sabato del GP del Giappone, condensando qualifiche e gara nella sola domenica e cancellando definitivamente le FP3.
Avendo dunque a disposizione un’ora di prove libere in meno rispetto ad un normale weekend di gara, team e piloti sono stati maggiormente presenti in pista nel tentativo di preparare al meglio tanto le qualifiche (ora in programma alle 03:00 della domenica mattina italiana) quanto la gara, che scatterà invece alle 07:10 italiane come originariamente previsto. Il più veloce, al termine della prima ora e mezza di prove libere del weekend del Sol Levante, è stato Valtteri Bottas: il #77, alla guida di una Mercedes sbarcata in Giappone con un discretamente corposo pacchetto di aggiornamenti, ha fermato il cronometro sull’1’28″731, staccando di appena 76 millesimi la vettura gemella di Lewis Hamilton e rifilando invece un abisso al resto della concorrenza, concentratasi evidentemente su un programma di lavoro diverso rispetto a quello effettuato dalle Frecce d’Argento. Sebastian Vettel, primo degli altri in virtù della sua 3^ posizione, non è infatti andato oltre un 1’29″720 che lo ha portato ad accusare quasi 1″ di ritardo rispetto al crono del finnico, ma visti i valori in campo tanto in quel di Singapore quanto in quel di Sochi viene piuttosto difficile pensare che la scuderia di Maranello si sia davvero trovata ad accusare un gap di oltre 9 decimi sul giro secco.
Immaginando dunque che il Cavallino Rampante – come del resto tanti altri team – abbiano preferito rimandare alle FP2 il lavoro relativo alla simulazione di qualifica, anche il crono messo a segno da Charles Leclerc lascia il tempo che trova. Il #16 della Ferrari, che ha chiuso 4° questa prima sessione di prove libere, non è andato oltre un 1’29″912 che lo ha portato ad accusare quasi 1″2 di ritardo dalla vetta della classifica e che però gli ha concesso di precedere – per poco più di 13 centesimi – Max Verstappen, 5° con la prima delle Red Bull. Alle spalle del #33 troviamo poi la vettura gemella di Alexander Albon, 6° a circa 3 decimi dal riferimento fatto segnare dall’olandese, mentre 7° è Carlos Sainz: il #55 ha terminato le FP1 con un 1’30″702, un crono che ha parzialmente raddrizzato una mattinata apparentemente nata storta per via di un guasto tecnico che ha fermato la sua McLaren in pista nei primi minuti della sessione e che ha permesso allo spagnolo di precedere un buon Sergio Perez, 8° in 1’30″810 con la sua Racing Point.
Not the smoothest of starts to the weekend for Carlos Sainz#JapaneseGP ???????? #F1 pic.twitter.com/YPb1ceHoCo
— Formula 1 (@F1) October 11, 2019
9^ piazza poi per Lance Stroll, anche lui positivo in queste FP1, mentre il compito di completare la top ten virtuale viene affidato a Lando Norris, che con la seconda delle MCL34 ferma il cronometro sull’1’31″001 ritrovandosi ad oltre 2″2 di ritardo dalla vetta della classifica.
Appena fuori dai primi dieci troviamo la prima delle Haas, quella affidata a Romain Grosjean. Il #8, autore di un 1’31″283, è riuscito a mettere le ruote della propria VF-19 davanti all’Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen – chiamato al riscatto dopo 4 weekend di gara consecutivi particolarmente difficili ed avari di soddisfazioni – ed alla prima delle Renault, con Nico Hulkenberg che non è andato oltre una ben poco esaltante 13^ piazza in virtù del suo 1’31″426. A conferma di un inizio difficile in quel del Giappone per la Casa della Losanga c’è anche il 14° posto di Daniel Ricciardo: il #3, con la seconda delle R.S. 19, non è infatti andato oltre un 1’31″563, un riferimento non eccezionale che ha però comunque consentito all’australiano di chiudere le FP1 davanti a Kevin Magnussen ed al duo delle Toro Rosso, con Daniil Kvyat a precedere il debuttante Naoki Yamamoto per poco meno di un decimo. Il rookie del Sol Levante, 17° in 1’32″018, durante questa prima sessione di prove libere si è tolto la soddisfazione di mettersi dietro non solo le due Williams di George Russell e Robert Kubica, ma anche la C38 di Antonio Giovinazzi: il #99 è stato infatti vittima di un problema tecnico nel corso di queste FP1, e dunque si è dovuto accontentare di mettere a referto solamente 4 passaggi complessivi con un ben poco indicativo 1’36″887 come miglior prestazione.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: