Tatsuki Suzuki vince la sua prima gara in carriera sul circuito intitolato a Marco Simoncelli. Per la squadra Sic58 è la seconda vittoria stagionale dopo quella sul circuito di Jerez ad opera di Niccolò Antonelli. In chiave mondiale succede di tutto: Aron Canet è costretto al ritiro per problemi tecnici mentre Dalla Porta viene penalizzato di 3 secondi per aver superato i limiti stabiliti della pista è chiude 8°.
La Moto3 ha regalato una gara come sempre incredibile e incerta fino all’ultima curva. Dopo la pole position di ieri, Suzuki è riuscito a portare a casa la prima vittoria in carriera dopo una prima parte di stagione in cui si era dimostrato sempre velocissimo ma molto poco concreto. Per Paolo Simoncelli è la seconda vittoria stagionale carica di “significato emotivo”: se a Jerez infatti Niccolò Antonelli aveva portato il team alla vittoria nella pista del primo successo ottenuto da Marco Simoncelli, Tatsuki Suzuki vince sul circuito intitolato alla memoria del Sic. Completano il podio il sempre costante John McPhee, autore di una bella rimonta dalle retrovie, e Tony Arbolino: per il #14 il rammarico è molto in quanto per gran parte della gara era sembrato l’unico in grado di impensierire la prima posizione di Suzuki. Tuttavia, il pilota di Garbagnate Milanese continua la sua rincorsa mondiale nei confronti di Lorenzo Dalla Porta e Aron Canet: entrambi i contendenti al titolo hanno infatti lasciato sull’asfalto di Misano punti preziosi. Chi ha avuto la peggio è stato senza dubbio Canet, vittima di un problema elettronico che lo ha costretto al rientro ai box e al successivo pesantissimo ritiro. Il comportamento del pilota valenciano negli attimi concitati del problema tecnico non è stato dei migliori: il #44 è infatti rimasto in traiettoria ideale nonostante la velocità ridotta e ha causato la caduta di Booth-amos e l’uscita di pista di Oncu. Il leader del mondiale Dalla Porta è invece riuscito a limitare i danni chiudendo 5° ma venendo poi penalizzato dalla direzione gara per aver oltrepassato i limiti stabiliti dalla pista: i 3 secondi di penalità inflitti lo regalano ad una 8° posizione finale che ridimensiona le aspettative del week end. Tuttavia Dalla Porta vola a +22 su Canet e si sa che i mondiali si vincono con la costanza. 4° posizione per Jaume Masia, seguito da Dennis Foggia, Gabriel Rodrigo e Marcos Ramirez. Chiudono la top ten Filip Salac e Stefano Nepa: per entrambi è la prima volta in top ten in una gara mondiale. Soprattutto per il talento ceco, il futuro – con VNE Snipers – si prospetta interessante.
Da sottolineare le numerosissime cadute dovute alle condizioni di poco grip dell’asfalto di Misano. Al traguardo arrivano in 16 su 30. Pesano soprattutto i numerosi higside che nel T1 hanno messo fuori gioco direttamente Lopez, Arenas e Antonelli (e indirettamente anche altri piloti). Fortunatamente non ha conseguenze gravi la caduta che coinvolge Antonelli e Celestino Vietti: per il #23 si temeva una frattura alla clavicola destr e alla mano sinistra e gli esami in clinica mobile hanno confermato questa ipotesi ma hanno scongiurato danni a livello celebrale. Grande sfortuna anche per l’altro pilota della VR46 Academy Andrea Migno che, dopo una gara sontuosa condotta sempre nel gruppo di testa, è vittima di un contatto alla Quercia con Ai Ogura che lo costringe al ritiro all’ultimo giro.