Non c’è solo il rosso Ferrari per l’agognato successo di Leclerc a Monza a rendere speciale questa domenica di inizio settembre per gli appassionati italiani. In Ungheria, infatti, Marco Mapelli e Andrea Caldarelli hanno conquistato il titolo nel Blancpian World Challenge Europe, avendo la meglio dopo un duello serratissimo sulla Mercedes di Engel-Stolz. Bene, anzi, benissimo Raffaele Marciello che – insieme a Vincent Abril – ha dominato il weekend magiaro con due pole e due vittorie sulla sua Mercedes #88.
Proprio il team Akka Asp ha dominato l’ultimo round stagionale della neonata serie sprint europea, limando l’inevitabile rammarico su una stagione al di sotto delle aspettative. Il duo italo-monegasco ha fatto sempre la differenza sul tortuoso Hungaroring, conquistando una prima vittoria tirata ed una seconda letteralmente dominando. Nella corsa di sabato, infatti, la Mercedes #88 è partita subito in testa sull’asfalto reso bagnato dalla pioggia, con la seconda parte di gara che si è rivelata decisamente più complicata per gli alfieri del team della stella a tre punte. A causa del pressing di Engelhart ed Engel, il monegasco ha terminato il suo stint con il fiato sul collo, con la Lamborghini #63 e la Mercedes #4 a giocarsi la piazza d’onore. Alla fine è stata proprio quest’ultima che, con un magistrale sorpasso all’esterno a curva 9 da parte di Engel, è riuscita a piazzarsi dietro ai vincitori e conquistare punti importantissimi in ottica campionato. Mapelli-Caldarelli, infatti, non sono andati oltre il quinto posto, complice una posizione di partenza non favorevole e la tortuosità del tracciato ungherese, da sempre ostico per i sorpassi.
Alla vigilia dell’ultima gara, quindi, gli alfieri del team FFF si sono presentati con due soli punti di margine nei confronti dei rivali di Black Falcon. Un vero e proprio testa a testa atteso per l’ultima, emozionante corsa della stagione, che non ha tradito le elevate aspettative. Questa volta Marciello ed Abril sono scappati fin da subito, transitando sotto il traguardo con ben oltre sedici secondi sul più diretto inseguitore. Il vero leit motiv di gara 2 è stata però la bagarre per il titolo che, almeno sulla griglia di partenza, vedeva favoriti Engel e Stolz. L’equipaggio rivale è stato infatti costretto a scattare dalla 13° casella, con Caldarelli obbligato subito agli straordinari nel suo stint di guida. Operazione pienamente riuscita con una serie di sorpassi fondamentali da parte del pilota italiano, con il resto dell’opera completato dal box del team FFF grazie ad un pit stop perfetto. In questo modo Mapelli è rientrato in quarta piazza, mentre davanti a lui Stolz si è trovato nel sandwich Lamborghini in terza posizione dietro all’altra Huracan di Bortolotti. Il driver di Grt si è rivelato l’alleato perfetto per i colleghi di FFF, dato che la Lambo #63 è riuscita a tenersi dietro per tutta la mezz’ora conclusiva l’arrembante Mercedes #4. Con la Huracan #563 subito dietro, a Engel-Stolz è diventato obbligatorio il sorpasso per la piazza d’onore, ma Bortolotti ha difeso con le unghie e con i denti sia il secondo posto che un risultato fondamentale per la squadra.
In questo modo Mapelli-Caldarelli ed Engel-Stolz hanno concluso a pari punti in classifica, ma con l’equipaggio tricolore incoronato campione grazie ai migliori piazzamenti. Per quanto riguarda le altre classi, Bastian-Neubauer hanno completato la festa del team Akka conquistando il titolo nella Silver, insieme alla vittoria in gara 1 all’Hungaroring. Stesso discorso per il team FFF, che ha avuto modo di festeggiare anche l’alloro in Pro-Am grazie a Keen-Hamaguchi.