E’ stato finora un weekend totalmente a tinte rosse, quello della Formula 1 in Belgio. Dopo aver infatti monopolizzato la prima fila virtuale tanto nel corso delle FP1 quanto nel corso delle FP2, le SF90 di Charles Leclerc e Sebastian Vettel si sono nuovamente piazzate in cima alla classifica al termine della simulazione di qualifica, dimostrando dunque un’apparentemente invidiabile velocità sul giro secco.
Il #16 della Ferrari ha fermato il cronometro sull’1’44″206, rifilando così 451 millesimi al compagno di team Sebastian Vettel, 2° al termine della terza ed ultima sessione di prove libere in quel di Spa-Francorchamps davanti a Valtteri Bottas, 3° in 1’44″703. Ottimo 4° è poi Daniel Ricciardo, che con la Renault si piazza immediatamente davanti alla Red Bull di Max Verstappen: il #33, con la prima delle monoposto di Milton Keynes, in 1’45″312 è riuscito a mettersi dietro l’ancora velocissimo Sergio Perez, che a bordo della sua Racing Point – e fresco di rinnovo triennale – semina ancora il panico tra i piani alti della classifica andando a siglare un 1’45″521 davvero molto interessante. Solamente 7° è invece Lewis Hamilton, autore anche dell’errore che non ti aspetti: il #44 infatti, mentre cercava di migliorare il suo poco esaltante 1’45″566, è finito contro le barriere all’esterno della piega destrorsa prima della curva Campus, danneggiando piuttosto pesantemente l’anteriore della propria W10, abbandonando anzitempo la sessione causando l’esposizione di una bandiera rossa e costringendo anche gli uomini Mercedes ad un lavoro extra per rimettere in sesto una monoposto i cui danni devono però ancora essere valutati nella loro piena entità.
The moment final practice ended in the wall for Lewis Hamilton at Spa ????#F1 #BelgianGP ???????? pic.twitter.com/M6Ar5O0I36
— Formula 1 (@F1) August 31, 2019
Buona è poi la prestazione di entrambe le Alfa Romeo Racing: Kimi Raikkonen, fugati ormai tutti i dubbi circa la sua partecipazione o meno al GP belga, si è piazzato in 8^ posizione in 1’45″659 riuscendo a distanziare per meno di 4 centesimi Antonio Giovinazzi, buon 9° davanti ad un Pierre Gasly finalmente in leggera ripresa e dunque positivo 10° con la prima delle Toro Rosso.
Appena fuori dai primi dieci troviamo Romain Grosjean, che con la sua Haas si mette dietro Nico Hulkenberg e la vettura gemella di Kevin Magnussen, mentre piuttosto indietro finiscono le McLaren: Carlos Sainz è infatti costretto ad accontentarsi di una 14^ posizione per via del suo 1’46″017, e Lando Norris finisce immediatamente alle sue spalle in virtù di un 1’46″270 che gli consente di rifilare poco più di un decimo a Lance Stroll, annichilito nel confronto diretto da un Sergio Perez che lo distacca di oltre 8 decimi. Solamente 17° è poi Daniil Kvyat, che con la seconda delle STR15 si mette alle spalle le due Williams di Russell e Kubica (anche oggi ad oltre 4″ di ritardo dalla vetta) e la Red Bull di Alexander Albon: il nuovo acquisto della Red Bull Racing non è andato oltre un decisamente poco indicativo 1’50″681 che però, viste le prestazioni messe in mostra durante le prove libere di ieri, non dovrebbe far preoccupare troppo Horner & Co.
Ecco la classifica completa al termine delle FP3: