Finalmente si riparte. Dopo quasi un mese di vuoto cosmico per la consueta pausa estiva si riaccendono i motori delle categorie cadette nel tracciato forse più spettacolare e difficile di entrambi i calendari, quello di Spa-Francorchamps. In mezzo al verde delle Ardenne, teatro di una delle più famose battaglie della Seconda Guerra Mondiale, riprende la lotta per il titolo di entrambe le categorie, con i giovani piloti che potranno dare prova delle loro abilità tra le leggendarie curve del circuito immerso nel verde, tra le quali La Source, Pouhon, Blanchimont, ma soprattutto lei, la mitica Eau Rouge-Radillon, il tutto mentre il campionato scandisce l’inizio della parte finale dell’edizione 2019 delle due categorie formative.
Per quanto riguarda la Formula 2, si arriva dal weekend di Budapest in cui a trionfare sono stati Latifi e Schumacher, vittorie che hanno permesso al Canadese di rimanere ancorato alla lotta per il titolo (anche se il leader De Vries resta ancora abbondantemente il favorito) e al Tedesco di scrivere per la prima volta il proprio nome nell’albo dei vincitori della categoria. In questo fine settimana invece, archiviato il tortuoso tracciato magiaro a favore del velocissimo circuito vallone, i venti piloti della sorella minore del grande Circus dovranno percorrere le diciannove curve spalmate sui 7.004 metri per 25 volte nella Feature Race del Sabato, per un totale di 175,100 km, e per 18 volte nella Sprint Race della Domenica, l’equivalente di 126,072 km. Ricordiamo inoltre che durante Gara 1 sarà sempre obbligatorio il cambio gomme. Novità del weekend sarà l’esordio di Marino Sato. Il pilota nipponico sarà al volante della spagnola Campos, prendendo il posto così di Maini, che già era subentrato a stagione in corso per sostituire Boccolacci. Per quanto riguarda invece la F3, saranno 17 le tornate che dovranno percorrere i trenta iscritti per entrambe le gare, con una distanza pari a 119,068 km.
RICORDI DI GP
Il tracciato belga, nato dall’unione delle strade perimetrali che congiungevano Malmedy, Stavelot e Francorchamps, è noto per aver regalato nel corso della sua quasi centenaria storia (fu inaugurato nel 1924) una grande sequenza di gare memorabili, di cui la F2 può vantarne una parte. Gare di cui però non fanno parte le edizioni dello scorso anno. Nell’edizione del 2018 a trionfare furono De Vries e Latifi, i due protagonisti finora di questa stagione, ma la vera protagonista fu la noia, con due gare molto al di sotto delle alte aspettative che di solito sono riposte in questo campionato. Andando invece indietro nel tempo, torna in mente l’edizione del 2017, in cui il vincitore Charles Leclerc venne squalificato a vantaggio di Markelov, contraddistinta anche dallo stupendo duello tra il Russo e Rowland, anch’egli squalificato insieme al Monegasco (allora) della Prema.
Memorabili anche gli incidenti, che caratterizzano da sempre il saliscendi delle Ardenne. Tra i tanti, troppi per citarli tutti, salta all’occhio quello occorso a Konstantin Tereshchenko nel 2014, nell’allora GP3. Un botto pauroso, ma che fortunatamente vide uscire il driver illeso dalla propria vettura.
ORARI
Come ogni appuntamento finora, le sessioni saranno interamente visibili in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207, e seguiranno questi orari:
- Venerdì 30 agosto
-F3: Prove Libere: 09.35 (45 minuti)
-F2: Prove Libere: 13.00 (45 minuti)
-F2: Qualifiche: 16.45 (30 minuti)
-F3: Qualifiche: 17.50 (30 minuti)
- Sabato 31 agosto
-F3: Gara 1: 10.35 (17 giri/40 minuti)
-F2: Gara 1: 16.45 (25 giri/60 minuti)
- Domenica 1 settembre
-F3: Gara 2: 09.45 (17 giri/40 minuti)
-F2: Gara 2: 11.15 (18 giri/45 minuti)