La prima volta non si scorda mai. Max Verstappen centra la prima pole position della propria carriera nel corso delle qualifiche del GP d’Ungheria, con un 1’14″572 che vale all’olandese anche il nuovo record sul giro in prova. La RB15 del #33 è riuscita ad avere la meglio di entrambe le Mercedes – con Bottas davanti ad Hamilton -, mentre per le Ferrari è un sabato dal sapore amarognolo. Bene le McLaren, Grosjean e Raikkonen, deludono clamorosamente Ricciardo e le Racing Point. Ecco la cronaca completa.
E’ Max Verstappen a chiudere davanti a tutti la prima manche delle qualifiche del GP d’Ungheria, andandosi a prendere la prima posizione provvisoria in 1’15″817. Il #33 si è messo davanti alle due Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, separate tra di loro da appena 10 millesimi, ed all’ottimo Kevin Magnussen, 4° davanti a Charles Leclerc.
E’ proprio il #16 a rendersi protagonista del colpo di scena che scuote questa Q1: percorrendo Curva 14 durante il proprio secondo tentativo, infatti, il monegasco perde il posteriore della propria SF90, finendo con il retrotreno contro le barriere e facendo temere per il prosieguo delle sue qualifiche. Con Vettel 6°, la lotta si accende come sempre nelle ultime posizioni per cercare di accedere al Q2, un’impresa oggi solamente sfiorata da George Russell: il #63, primo degli esclusi con una Williams – e già questo farebbe notizia – non riesce ad approdare ad una Q2 clamorosa per soli 53 millesimi, quelli che Nico Hulkenberg riesce a rifilargli proprio all’ultimo tentativo utile. Assieme al giovane britannico della Williams sono poi clamorosamente esclusi Sergio Perez e Daniel Ricciardo (che lamenta però un rallentamento ad opera di Lance Stroll), lo stesso Stroll (che a propria volta accusa Antonio Giovinazzi di averlo ostacolato) e Robert Kubica.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
Nella Q2 tutti i piloti dei tre top team decidono di scendere in pista con le Pirelli Medium, tentando dunque di accedere al Q3 con la mescola “gialla” in modo tale da poterla utilizzare in partenza nel GP di domani. A chiudere davanti a tutti è questa volta Lewis Hamilton, che stampa un rapidissimo 1’15″548 che gli consente di staccare per 25 millesimi Verstappen e per 121 millesimi Bottas. 4° è Leclerc, che torna dunque regolarmente in pista dopo le riparazioni del caso sulla sua SF90, mentre è 5° Vettel, leggermente più staccato dalla vetta rispetto al suo compagno di squadra. Nella seconda manche delle qualifiche ungheresi non si assiste a particolari colpi di scena, e come sempre la vera sfida è tra i piloti che combattono per giocarsi le prime dieci posizioni della griglia di partenza. A spuntarla sul finale è Kimi Raikkonen, che agguanta la 10^ posizione proprio all’ultimo tentativo utile, mentre a finire esclusi sono Nico Hulkenberg, le due Toro Rosso di Alexander Albon e Daniil Kvyat, l’Alfa Romeo di Giovinazzi e la Haas di Kevin Magnussen, che vede la vettura gemella in “versione Melbourne” approdare invece in Q3 con Romain Grosjean e la sua 8^ posizione.
Ovviamente nella terza e decisiva manche nessuno scende in pista con gomme diverse dalle Pirelli Soft, e la lotta per la pole position entra definitivamente nel vivo. A chiudere davanti a tutti il proprio primo tentativo è Max Verstappen, che stampa un clamoroso 1’14″958 che vale all’olandese 178 millesimi di vantaggio su Valtteri Bottas e 188 millesimi di vantaggio su Lewis Hamilton, con Vettel e Leclerc rispettivamente in 4^ e 5^ posizione. A pochi minuti dallo sventolare della bandiera a scacchi tornano tutti in pista con un set di Soft fresche, ed al termine del secondo giro veloce è nuovamente Max Verstappen a regolare la concorrenza: l’olandese migliora ulteriormente il proprio riferimento, mettendo a segno un 1’14″572 che per soli 18 millesimi gli vale la prima pole position della sua straordinaria carriera. Vicinissimo è infatti Valtteri Bottas, che in 1’14″590 si tiene dietro Lewis Hamilton, mentre più distanti sono le Ferrari: Leclerc e Vettel occupano sì la 4^ e 5^ posizione, ma i loro distacchi sono superiori ai 4 decimi e dunque simbolici di come a Maranello ci sia ancora parecchio da lavorare. 6° – e ad 878 millesimi dal crono di Verstappen – è Pierre Gasly, che si tiene dietro le due McLaren di Norris e Sainz (separati tra di loro da poco più di 5 centesimi), la Haas di Grosjean e l’Alfa Romeo di Raikkonen.
Ecco la griglia di partenza del GP d’Ungheria: