Quello che ha aperto il fine settimana ungherese della Formula 1 è stato un venerdì davvero di difficile comprensione. Le incerte condizioni meteo, che per la maggior parte delle FP2 hanno reso la pista troppo umida per le slick ma troppo asciutta per le Intermedie e che solamente nei minuti conclusivi hanno bagnato con più decisione l’asfalto dell’Hungaroring, hanno infatti condizionato pesantemente il lavoro di team e piloti, chiamati ad affinare i propri set up solamente nel corso delle FP3 di domani mattina.
Davanti a tutti nella seconda sessione di prove libere si è comunque messo Pierre Gasly, che nei pochi minuti di pista asciutta che hanno preceduto l’esposizione della bandiera rossa per via dell’incidente di Alexander Albon ha fermato il cronometro sull’1’17″854, un crono di 55 millesimi più rapido rispetto a quello messo a segno da Max Verstappen, 2° al termine di questa seconda sessione. Alle spalle del duo Red Bull si piazza poi la coppia Mercedes, con Lewis Hamilton che in 1’17″995 precede per poco meno di due decimi Valtteri Bottas: il #77, una volta risolti i problemi sulla sua W10, è tornato normalmente in pista, inanellando 18 giri senza particolari patemi d’animo. 5° è Daniel Ricciardo, che precede un buon Kimi Raikkonen e Charles Leclerc: il monegasco non è andato oltre un 1’18″852 in questa seconda sessione, accumulando quasi 1″ di ritardo dalla vetta della classifica e riuscendo a precedere per appena 4 centesimi Nico Hulkenberg, 8° con la seconda delle Renault. Discreta è anche la prestazione di Antonio Giovinazzi – 9° in 1’18″909 -, mentre guadagna qualche posizione Daniil Kvyat, 10° a completare la top ten virtuale.
Appena fuori dai primi dieci si piazzano le due Haas, con Grosjean a precedere Magnussen per meno di 30 millesimi, mentre solamente 13° è Sebastian Vettel. Il #5 della Ferrari si è accontentato di un 1’19″254 che lo ha portato ad accumulare un gap di 1″4 dalla vetta, ma le prestazioni odierne lasciano davvero il tempo che trovano: nel corso delle prime FP, infatti, il ferrarista ha messo a segno un crono di quasi 2″ netti più rapido di questo, e dunque i tifosi di Maranello non dovranno preoccuparsi troppo osservando questa classifica. 14° è Sainz, anche lui tornato in pista dopo le difficoltà tecniche che hanno colpito la sua McLaren nel corso delle FP1, mentre in 15^ e 16^ posizione si piazzano le Racing Point, con Perez a precedere Stroll per poco più di mezzo decimo. Si conferma 17° in 1’19″889 George Russell, che precede un Lando Norris autore di soli 6 giri, Robert Kubica ed Alexander Albon: il #26 non è riuscito a mettere a segno neppure un giro cronometrato a causa di un incidente nel suo out lap, quando all’altezza di Curva 14 la sua STR15 è finita con due ruote sull’erba intraversandosi prima e finendo contro le barriere poi.
Inesistenti, ovviamente, anche le indicazioni relative al passo gara. Nessun team ha infatti cercato di effettuare dei long run con pista bagnata dato che le condizioni parlano di una domenica asciutta e soleggiata, e dunque per capire quali possano essere i reali valori in campo bisognerà quantomeno attendere la mattinata di domani.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: