Sono i dominatori finora incontrastati del campionato, sono ampiamente in testa tanto nella classifica costruttori quanto nella classifica piloti eppure, in Casa Mercedes, proprio non vogliono saperne di accontentarsi.
L’interruzione della striscia di doppiette consecutive, anzi, sembra aver ulteriormente motivato il team di Brackley, ora più che mai deciso a colmare il gap che la W10 paga in alcune – leggasi poche – aree della monoposto. In occasione del GP del Canada, 7° appuntamento di questo 2019 della Formula 1, dovrebbe fare il proprio debutto la seconda Power Unit argentea, quella con cui i motoristi di Brixworth puntano a ricucire il distacco che sembra separare il propulsore della W10 da quello della SF90. Rispettando con precisione più elvetica che teutonica il calendario – con 3 PU a disposizione per ciascun team l’introduzione della seconda unità alla 7^ gara su 21 rientra perfettamente nei programmi -, la Mercedes punta dunque a centrare un altro successo in quella terra canadese che lo scorso anno ha invece visto trionfare la Ferrari di Sebastian Vettel, ed è ovvio che a sbarcare in Nord America con la motivazione dei giorni migliori sia Lewis Hamilton, attuale leader del Mondiale.
“Dopo il GP di Monaco abbiamo fatto tantissime analisi” – ha dichiarato il #44 – “In particolare, ci siamo concentrati per cercare di ottenere una migliore comprensione delle gomme, sia dal punto di vista dell’auto che dal mio punto di vista, in collaborazione con gli ingegneri. So bene che anche i ragazzi in fabbrica stanno lavorando moltissimo sugli sviluppi… Credo che in Canada avremo a disposizione un nuovo motore per la prossima gara, quindi la macchina continuerà a migliorare le proprie prestazioni e noi speriamo di riuscire a fare lo stesso“. La Mercedes sfoggerà la nuova freccia della sua faretra in mezzo ad avversari che, dal punto di vista dei primi sviluppi motoristici, le proprie cartucce le hanno già sparate: Honda ha infatti introdotto l’evoluzione della propria PU in Azerbaijan, mentre Ferrari e Renault hanno imitato il costruttore nipponico in occasione del GP di Spagna.
E’ dunque anche per massimizzare questa sorta di vantaggio che Lewis Hamilton spera di incrementare ulteriormente il proprio livello di guida, finora secondo lui solamente nella media. “Credo che dal mio punto di vista ho fatto vedere prestazioni di guida nella media“ – sostiene infatti l’inglese – “Forse a volte sopra di essa, ma credo che sia stato tutto abbastanza nella norma per essere nelle prime sei gare. Diciamo che mi sento come se avessi ottenuto il massimo che potessi centrare. Sono arrivato preparato al meglio, ma dal punto di vista del tirar fuori il top della prestazione dall’auto ho come la sensazione di aver faticato un pochino nel corso di questi primi 6 GP”. “Credo che questo inizio di stagione sia molto simile a tanti altri” – prosegue l’inglese – “Certo, senza dubbio miglioreremo per via dell’esperienza che si accumula nel corso della stagione, gara dopo gara, specialmente nel gestire le gomme di quest’anno, caratterizzate da una ridotta finestra di utilizzo“. “Spero di riuscire a sistemare le cose che non hanno funzionato finora, e di tornare ad avere lo stato di forma che so di poter avere. Non so esattamente dire quando questo accadrà, se alla prossima gara o se tra 1o, ma sono davvero concentrato nell’assicurarmi di correggere tutti i miei errori“, ha concluso un Hamilton più che mai intenzionato ad intimidire i propri avversari.