Alla fine la tanto temuta esclusione è arrivata. Fernando Alonso, al termine delle sessioni di qualifica che hanno determinato la lista dei 33 piloti partenti alla 103^ edizione della 500 Miglia di Indianapolis, non è riuscito a ritagliarsi un posticino sulla griglia di partenza. L’asturiano è stato infatti escluso alla fine del cosiddetto “Bump Day” (quello in cui vengono decretate le ultime tre caselle dello schieramento, ndr), e non senza qualche rimpianto ha dovuto porre anticipatamente fine alla sua avventura a stelle e strisce.
La giornata del #66 ancora una volta non era iniziata nel migliore dei modi, con un problema tecnico occorso in delle prove libere dalla durata accorciata per via dell’arrivo della pioggia, ma è sicuramente proseguita peggio nel momento in cui il due volte Campione del Mondo della F1 si è ritrovato fuori dai partecipanti ammessi all’edizione 2019 della Indy 500. Lo spagnolo, dopo una difficile prima giornata di qualifiche, ha chiuso il proprio run di qualificazione con una velocità media di 227.373 miglia orarie, rivelatasi insufficiente per contenere l’assalto finale lanciato dallo statunitense Kyle Kaiser: il pilota a stelle e strisce, ultimo a scendere sull’asfalto dell’iconico catino dell’Indiana, con le sue 227.391 miglia orarie di velocità media è risultato infatti più rapido di Alonso, che ha visto così sfumare non solo la possibilità di partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis, ma anche quella di conquistare la tanto ambita Triple Crown.
E’ stata una settimana difficile, non ci sono dubbi. Abbiamo fatto del nostro meglio, provando anche con un set up ed un approccio diverso, ma nonostante i 4 giri fatti al massimo non siamo stati abbastanza veloci. Non è mai semplice guidare qui ad oltre 227 miglia orarie e ritrovarsi a voler essere ancora più veloci…Ce l’abbiamo messa tutta e siamo stati anche coraggiosi, ma ci sono state persone che hanno fatto meglio di noi. Il successo o la delusione arrivano solamente quando si affrontano grandi sfide, quindi accettiamo il verdetto. Ora testa al prossimo obiettivo!
L’asturiano – che al termine delle qualifiche non ha rilasciato dichiarazioni, affidando i propri pensieri ad un post su Instagram -, avrebbe avuto comunque la chance di schierarsi al via della Indy 500 qualora, assieme al team, avesse deciso di acquistare un posto in griglia. Tuttavia Zak Brown, CEO di McLaren, parlando ai microfoni di AP ha seccamente smentito questa eventualità: “Torneremo a combattere, noi l’accesso alla 500 Miglia non vogliamo comprarlo, vogliamo guadagnarlo. Chiunque potrebbe comprarsi un posto in griglia, noi vogliamo correre solamente per nostri meriti“, ha infatti detto Brown. Dichiarazioni forti, questo è certo, ma dichiarazioni che difficilmente leniranno l’amarezza lasciata da questa fallita spedizione americana.