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Formula 1

Nei test di Barcellona la W10 è davanti anche con Mazepin. 3° Fuoco, problemi per RB





Non importa che tu sia Lewis Hamilton, Valtteri Bottas o Nikita Mazepin. Quel che importa, per far sì che tu possa agguantare la prima posizione in classifica, è che tu sia al volante di una Mercedes W10 Hybrid. 

© Steve Etherington / Mercedes AMG F1 Press
© Steve Etherington / Mercedes AMG F1 Press

E’ stata infatti la Freccia d’Argento a chiudere davanti a tutti nel corso della seconda ed ultima giornata dei test in-season andati in scena sull’asfalto del Montmelo. La monoposto di Brackley, affidata per l’occasione al giovane russo orbitante nella galassia Racing Point, ha completato 128 giri riuscendo a fermare il cronometro sull’1’15″775 (un crono più lento di appena due decimi rispetto a quello fatto segnare da Bottas nel corso del Day 1), riuscendo una volta di più a scavare un solco importante rispetto ai suoi diretti inseguitori. E’ infatti superiore ad 1″3 il distacco che separa Mazepin da Alexander Albon, 2° al volante della Toro Rosso grazie al suo 1’17″079 messo a segno con gomme C4, ed è addirittura maggiore di 1″5 il gap accumulato dalla Ferrari di Antonio Fuoco, 3° alla fine di questo Day 2. L’italiano (che a differenza di Mazepin ed Albon non ha causato alcuna bandiera rossa) a bordo di una SF90 che si è concentrata principalmente sulla raccolta di dati aerodinamici, ha completato 120 passaggi – il migliore dei quali in 1’17″284 -, cercando di accumulare quante più informazioni possibili nel tentativo di curare il male oscuro che sembra aver afflitto la monoposto di Maranello.

4^ posizione virtuale poi per Kimi Raikkonen, che nonostante le Pirelli C5 non è andato oltre un 1’17″393 ma che pare aver trovato la quadra sulla sua Alfa Romeo C38 per quel che riguarda il ritmo nei long run, mentre in 5^ piazza si è messo Jack Aitken, salito a bordo della Renault ed in grado di inanellare 75 passaggi chiudendo la giornata in 1’17″621. Al 6° posto troviamo invece Kevin Magnussen: per il danese sono 106 i giri completati, con un 1’18″101 messo a segno con mescola C3 che gli vale come miglior tempo e che per poco più di un decimo gli consente di precedere Nick Yelloly, salito a bordo della RP19 anche nel corso di questa giornata conclusiva. Il britannico ha totalizzato 83 tornate (la più rapida delle quali in 1’18″212 con Pirelli C5), mettendosi così dietro per circa 3 decimi la Williams FW42 di Nicholas Latifi, oggi meno attiva in pista in virtù degli 88 giri percorsi.

Qualche problema di troppo l’ha invece accusato Daniel Ticktum, salito a bordo della Red Bull RB15: il giovane inglese è infatti riuscito a mettere assieme solamente 79 passaggi per via di una serie di problemi tecnici che hanno afflitto la sua monoposto, e si è dovuto quindi accontentare della 9^ posizione virtuale con un 1’19″458 messo a segno con Pirelli C3. Pochi (52) sono stati poi anche i giri percorsi da Oliver Turvey a bordo della McLaren – che infatti non è andata oltre un ben poco indicativo 1’20″712 fatto segnare con mescola C3 -, ma ancora meno sono stati quelli completati da Sergio Sette Camara: il brasiliano, alternatosi al volante della MCL34 assieme al britannico, è stato infatti il fanalino di coda di giornata con i suoi 19 giri percorsi ed il suo 1’21″565 messo a segno addirittura con le Pirelli C2. 

Lavoro differenziato, infine, per la Ferrari SF90 di Charles Leclerc. Il monegasco, così come Vettel nel corso della prima giornata, ha lavorato con la sua monoposto testando le mescole Pirelli che verranno utilizzate nel corso delle prossime due stagioni. Il #16 – che ha completato 127 passaggi contro i 133 messi a referto da Vettel ieri – ha chiuso la giornata con un 1’17″349, un tempo che però, dato che non si conoscono le mescole utilizzate da Pirelli su questi pneumatici sperimentali, è difficile da giudicare. 

Ecco la classifica completa al termine della seconda giornata di test:

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Tags : Day 2f1f1 2019formula 1test barcellona
Piergiuseppe Nicoli

The author Piergiuseppe Nicoli