E’ un Max Verstappen visibilmente indispettito quello che si presenta davanti ai microfoni delle TV al termine delle qualifiche del GP della Cina. Viene da dire che non potrebbe essere altrimenti, dato che è stato proprio l’olandese il pilota maggiormente penalizzato dalla quasi surreale situazione che si è venuta a creare nei secondi conclusivi della Q3.
Il #33, che come il compagno di team ed il duo Haas ha visto sfumare la possibilità di mettere a segno un secondo tentativo cronometrato per essere transitato sul traguardo quando era già stata esposta la bandiera a scacchi, visto il potenziale che aveva espresso nel primo giro veloce ha decisamente più di qualcosa da recriminare, con la RB15 che avrebbe potuto rompere le uova nel paniere delle due Ferrari e lottare così per un posto in seconda fila.
“E’ frustrante, perché la sensazione è che oggi avremmo avuto la possibilità di lottare per la terza posizione“ – ha infatti commentato Verstappen – “Partendo dalla 5^ casella vuol dire invece che in gara dovremo cercare di fare qualche sorpasso in più”. Il #33, che domani scatterà alle spalle delle due SF90 ed al fianco della RB15 del compagno di team Gasly, stigmatizza non tanto il comportamento avuto da Hamilton in testa al trenino delle monoposto quanto quello avuto da chi, resosi conto a differenza sua che il tempo stringeva, ha pigiato il pedale dell’acceleratore superandolo da ogni parte all’altezza delle ultime curve.
“Stavamo semplicemente cercando di seguire la Ferrari che avevo di fronte (quella di Leclerc, ndr), e stavo cercando di essere…educato” – sostiene infatti l’olandese – “Avrei potuto superarlo, ma non è questo che si fa durante le qualifiche“. “E’ come se ci fosse una regola non scritta, che non devi far altro che rispettare quando arrivi al terzo settore: bisogna soltanto rimanere uno dietro l’altro. Io lo stavo facendo, ero alle spalle di Charles…solo che all’improvviso, a partire dall’uscita del tornante, mi hanno iniziato a superare. Non è stato bello, ma me lo ricorderò: almeno nel corso della prossima qualifica saprò già cosa fare“, ha concluso Verstappen.
Tra coloro che hanno sopravanzato improvvisamente il #33 e la sua RB15 figura, neanche a farlo apposta, una Ferrari, nel caso specifico quella di Sebastian Vettel. Il #5, che ha artigliato la terza posizione grazie a quell’ultimo giro veloce iniziato quando mancavano pochi secondi allo sventolare della bandiera a scacchi, dal canto suo ha ovviamente difeso il proprio operato. “Tutti quanti siamo scesi in pista con lo stesso tempismo, quindi era ovvio che ci saremmo lanciati pressoché nello stesso momento“ – ha dichiarato al termine delle qualifiche il tedesco – “Essere alla fine del trenino com’ero io era difficile, e così quando mi hanno comunicato che eravamo rimasti con un margine di appena 10” ho dovuto pensare a qualcosa“. “Non so se agli altri piloti sia stata comunicata la stessa cosa, perché credo che se tutti avessimo accelerato un minimo ce l’avremmo sicuramente fatta senza problemi. Sembrava quasi che non lo sapessero…“, ha concluso infine il #5.