Si è aperto nel segno della Ferrari di Sebastian Vettel il venerdì del GP della Cina, 3° appuntamento stagionale del Mondiale di F1 2019. Il #5, voglioso di riscattare il deludente weekend del Bahrain, su una pista presentatasi particolarmente sporca – come da aspettative – è stato l’unico pilota a rompere il muro dell’1’34”, riuscendo a fermare il cronometro sull’1’33″911.
Quella del tedesco è una prestazione che assume una certa rilevanza soprattutto alla luce del fatto che sia stata centrata utilizzando un set di Pirelli Medium, compound di uno step più duro rispetto a quello che ha sfruttato Lewis Hamilton per issarsi in seconda posizione grazie al suo 1’34″118. L’inglese, fermatosi a poco più di 2 decimi dal riferimento di Vettel, per 49 millesimi è riuscito a propria volta a mettersi alle spalle Charles Leclerc: il #16, 3° a quasi 26 centesimi dalla vetta della classifica, è in questo venerdì alla ricerca di conferme da parte della propria Power Unit, la stessa che lo ha tradito mentre era saldamente al comando del GP del Bahrain. Ai piedi del podio virtuale si mette poi Max Verstappen in 1’34″334, con una RB15 pesantemente rimaneggiata a seguito dei test in-season in Bahrain che si toglie – almeno per ora – lo sfizio di chiudere davanti a Valtteri Bottas, 5° in 1’34″653.
Primo degli altri è un buon Daniel Ricciardo, che grazie al suo 1’35″239 precede Pierre Gasly (ancora una volta ben distante dal riferimento del compagno di squadra) e Daniil Kvyat, 8° in 1’35″447. Una discreta 9^ posizione la centra poi Lance Stroll, mentre a chiudere la Top Ten di questa prima sessione di prove libere del 1000° GP della storia della F1 provvede Romain Grosjean in 1’35″507.
Appena fuori dai primi dieci – e staccato dal compagno di squadra di soli 10 millesimi – è poi Kevin Magnussen, che con la Haas si è messo dietro un Nico Hulkenberg apparso finora piuttosto attardato rispetto a Ricciardo ed un Lando Norris che ancora una volta invece riesce a mettere le proprie ruote davanti a quelle del più esperto Sainz. 14° in 1’35″695 è Alexander Albon, mentre solamente 15^ è la prima delle Alfa Romeo Racing: la C38 #7 di Kimi Raikkonen non è infatti andata oltre un ben poco esaltante 1’35″729, un crono che ad Iceman è bastato giusto per tenersi dietro Carlos Sainz e Sergio Perez, rispettivamente distanti 1″8 ed 1″9 dalla vetta della classifica di queste FP1. In 18^ e 19^ piazza troviamo infine le Williams di Kubica e Russell, autori di poco esaltanti 1’36″847 ed addirittura 1’37″619 ma riuscite, per pure sventure altrui, a non essere le ultime monoposto dello schieramento: il ruolo di fanalino di coda in queste prime prove libere lo ricopre infatti Antonio Giovinazzi, che per via di un problema di installazione alla PU della sua Alfa Romeo non è riuscito neppure a portare a termine un giro cronometrato.
Poche sono state le indicazioni che le FP1 hanno saputo invece darci dal punto di vista del passo gara: l’asfalto particolarmente sporco del circuito di Shanghai ha infatti consigliato prudenza a team e piloti, che si sono riservati il diritto di svolgere long run più convinti nel corso delle più indicative FP2.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: