Bautista, imprendibile, vince anche una mini-Superpole Race e Gara-2. Seguono Rea e Lowes, riproponendo il podio di Gara-1.
Bautista – Rea – Lowes: se avete già sentito questi nomi in quest’ordine ieri grazie alla Superpole e a Gara-1, li avrete risentiti anche oggi in questa maniera perché è anche l’ordine di arrivo della Superpole Race. Una sprint race ancora più breve, ridotta oggi da 10 a 6 giri a causa di una bandiera rossa dovuta all’incidente che, in curva 3, ha coinvolto Camier e Warokorn. Brutta giornata per i due piloti: l’inglese è stato dichiarato unfit per Gara-2 a causa della distorsione al ginocchio destro con relativo trauma alla colonna vertebrale, mentre si aspettano notizie dall’ospedale di Buriram per il #99, in osservazione a causa dei traumi a torace e testa.
Inizio di gara battagliato fra Bautista e Rea (il quale aveva dichiarato che sarebbe stato meno cauto per le gomme grazie alla durata ridotta della corsa, ma che si è presentato alle interviste deluso dalla mancanza di miglioramenti che si aspettava dalla moto), seguiti da un Lowes deciso a ridurre il distacco. Dietro di loro van der Mark che ha guadagnato ben sei posizioni, partendo dalla decima piazza, bruciando Melandri che, a causa di due lunghi, è arrivato dietro anche al compagno di squadra Cortese. A chiudere la top ten, Davies, Razgatlıoğlu e Sykes. Quinta la Kawasaki di Haslam.
Da ricordare la decisione di Dorna di includere anche i risultati della Tissot Superpole Race nelle statistiche e nei dati storici; la partecipazione alla gara viene ora considerata con la partecipazione al Campionato e vittoria, podio e giro veloce risultano a tutti gli effetti come tali all’interno del WorldSBK.
Gara-2 si conclude con le sette posizioni di testa identiche a quella della Superpole Race. Bautista, per la sesta volta su sei gare disputate fino ad ora, sale sul gradino più alto del podio. Scarseggiano sue inquadrature a causa della corsa quasi totalmente in solitaria che porta lo spagnolo ad accumulare 10.053 secondi di vantaggio su Rea; l’unica cosa che pare infastidirlo un attimo è un uccellino che osa passargli davanti: il coraggioso pennuto esce indenne dall’incontro, così come Alvaro che descrive il suo weekend come “incommentabile e assolutamente perfetto”. Felice, ma apparentemente rassegnato (mai, mai fidarsi di Rea!) è l’inglese che considera la seconda piazza come la sua normale posizione quest’anno… La stagione è lunga è sicuramente il re della Superbike non ha intenzione di cedere la corona così facilmente.
È al secondo giro che le inquadrature sono tutte per le posizioni immediatamente fuori dal podio: Davies si inventa un sorpasso sulle due Yamaha di Melandri e van der Mark, per poi contendersi la posizione anche con Haslam e l’altra GRT Yamaha di Cortese. Quella che pare una rinascita per la stagione del ducatista viene presto interrotta da problemi tecnici che portano l’inglese a parcheggiare la sua moto e tornare ai box. Arrivano al traguardo nel seguente ordine: van der Mark, Haslam, Melandri e Cortese. A seguirli, un ottimo Rinaldi, ottavo, con Razgatlıoğlu e Torres a chiudere la top ten. Anche il giro veloce è di Bautista che, con un 1’32″785, sfiora il suo stesso record di 1’32″724 segnato ieri in Gara-1. Assente in entrambe le gare odierne Eugene Laverty, ieri coinvolto in una caduta a causa di un guasto ai freni: il pilota è uscito indenne grazie alla sua prontezza del saltare via dal mezzo, ma la moto è andata praticamente distrutta e non è stato possibile ripararla in tempo.
Dopo sei gare e sei vittorie di Bautista nei primi due round del WorldSBK, la via è già segnata o il campione in carica Rea è deciso a riprendersi ciò che gli spetta? Il prossimo appuntamento è per il weekend del 5-7 aprile per il Motocard Aragon Round.