L’ePrix numero 50 è stato movimentatissimo. Corso all’insegna del duello tra Lotterer e Bird, si conclude con un tamponamento all’ultimo giro. Bird taglia il traguardo per primo, Lotterer affonda, ma la direzione gara ha qualcosa da dire. Penalità di 5 secondi per Bird: e così, l’oro di Hong Kong va nelle mani del nostrano Edo Mortara. Che ha saputo resistere nientemeno che a Di Grassi.
La pole position del 50° ePrix è andata a Stoffel Vandoorne, inseguito da Oliver Rowland. La pista per di più è umida e presenta problemi di aderenza. Alla partenza Vandoorne resiste a Rowland ma poi è costretto a cedere. È un inizio deludente per il belga, che poco dopo deve cedere anche l’argento virtuale a Sam Bird. E subito sventolano le bandiere gialle: Nasr va a muro e Wehrlein lo colpisce in pieno. La direzione gara mette in pista la Safety Car dopo nemmeno 4’ di gara.
Ma rimuovere le macchine di Nasr, Wehrlein e D’Ambrosio è difficile: i commissari sventolano bandiera rossa. Per venti minuti la corsa è ferma. Si riparte in regime di SC e (quasi) tutte le automobili attivano l’attack mode. La prima azione di gara la realizza Lotterer ai danni di Vandoorne: il Campione WEC gli strappa la terza piazza. Ma subito dopo, colpo di scena: Rowland ha un problema e sprofonda in 10^ posizione.
La leadership passa a Sam Bird. Ma a essere in palla è André Lotterer: l’inglese perde aderenza in curva e il Campione WEC gli soffia la prima posizione. Anche se il tedesco paga il 3% in più di batteria… I due si marcano a uomo, scavando un divario di 3” sul terzo (Vandoorne). Dalle retrovie, nota di colore il duello ingaggiato da Di Grassi (6°) contro Paffett (5°). Ma anche il doppio sorpasso di Vergne su Dillmann e Lopez non scherza.
A 21’ dalla fine la coppia di testa prende fuoco. Sam Bird si infila all’esterno di Lotterer, ma il tedesco resiste e mantiene la leadership. Intanto Mortara ha soffiato il bronzo virtuale a Vandoorne, mentre Di Grassi (5°) si avvicina dopo essersi sbarazzato di Paffett. Ma a quel punto doppio disastro: Buemi si ritira, e Vandoorne va a muro mentre duellava con Mortara. Entra in pista la safety car, che annulla il vantaggio di 9” raggranellato dalla coppia di testa.
Ma a poco serve che venga ridata bandiera verde. Rowland si spalma contro il muro e la safety rientra in pista. Passano i minuti, corrono le lancette dell’orologio. Viene data bandiera verde a soli 2” dalla fine. Ricomincia allora il duello serrato tra Lotterer e Bird: l’inglese tampona il tedesco, che però mantiene il controllo e la leadership. Dietro di loro Edoardo Mortara consolidava la terza posizione.
Una corsa scandita dai colpi di scena non poteva che concludersi con un colpo di scena. André Lotterer subisce i postumi del tamponamento: la sua gomma cede, e lui perde la 1^ posizione. A mietere la vittoria è perciò Sam Bird, autore di una grande gara d’attacco ma incapace di conquistare in pista la leadership del gruppo. Gran peccato per Lotterer – che francamente meritava di vincere –, soltanto 14° al traguardo. Completano il podio un ottimo Edoardo Mortara (partito 6° a causa di una penalizzazione in qualifica) e il redivivo Lucas Di Grassi.
La direzione gara però ha ritenuto di dover intervenire. Troppo facile vincere tagliando le gomme agli avversari. E così Sam Bird si becca una penalità di 5 secondi. Che fa scivolare la vittoria nelle mani proprio di Edoardo Mortara. L’italiano ha così festeggiato la sua prima vittoria nella categoria. Anche se – bisogna dirlo – è possibile che i commissari abbiano sentito il peso delle aspre parole di Vergne. Che giusto qualche giorno fa accusava la Formula E di “non essere motorsport“, e di assomigliare tremendamente a un autoscontro.
Brusco cambio in classifica piloti: adesso il 1° è Sam Bird (54 pt). Lo insegue il povero Jerome D’Ambrosio, fermo a quota 53. Fanno balzi in avanti anche Di Grassi (52), e Mortara (anche lui 52) in 4^ posizione in graduatoria. Tra le squadre svetta adesso la Virgin Racing (97 pt). L’Audi Abt, 2^ a quota 86, ha sorpassato la Mahindra Racing (83).