Martedì mattina nel glamouroso porto di Monaco il sei volte campione del mondo ha annunciato il debutto della sua squadra nel campionato cadetto del mondiale.
Max Biaggi, alla presenza del principe Alberto di Monaco, suo amico di lunga data, ha presentato la Sterilgarda Max Racing Team, che vedrà come unico pilota il talentino di Corbera de Alcira, Aron Canet. A gestire il team sarà Peter Öttl, padre di Philip ed ex pilota del Motomondiale dal 1986 al 1997 con discreti risultati. Il fornitore sarà KTM. Le aspettative sono alte. Per i più nostalgici il ritorno del pilota romano sotto i riflettori del circus rianima l’eterna sfida con Valentino Rossi, già da anni impegnato nelle classi minori con il VR46 Sky Racing Team. Tuttavia, proprio l’esempio del VR46 dovrebbero mettere in guardia Max Biaggi su quanto sia difficile e tortuosa la strada per la competitività e per il raggiungimento di un equilibrio interno al team: la velocità e la classe di Aron Canet potrebbero non bastare ad ottenere grandi risultati, per lo meno in questa stagione.
Il pilota valenciano è giovanissimo e, come già detto, velocissimo. Classe ’99, è già alla terza stagione di Moto3 completata, con risultati promettenti ma mai del tutto soddisfacenti. Questo è il più grande punto di domanda. Negli ultimi due anni il buon Aron è sempre partito come contendente al titolo ma si è sempre perso per strada per errori suoi o per sfortuna. L’ultimo anno è stato esemplare sotto questo punto di vista: quattro podi, sei ritiri e una gara non disputata. Troppo poco per un ragazzo considerato uno dei talenti più cristallini del motociclismo spagnolo. Troppo poco per un team nuovo che cerca continuità e stabilità, privo dei meccanismi di gestione del week-end di gara (e delle difficoltà che quest’ultimo può comportare).
Biaggi sembra essere consapevole della difficoltà del salto da campionati nazionali (CIV e CEV) al mondiale: “Faremo il massimo, ma come ogni cosa servirà anche un pizzico di fortuna perché tutto vada a posto e non ci siano intoppi”. Il passaggio di categoria di Martin, Bezzecchi e Di Giannantonio potrebbe sicuramente aiutare Canet, che già vola nei test pre-stagionali, alla rincorsa al titolo ma potrebbe non bastare. Non resta che aspettare i primi riscontri della pista.