Schiacciasassi. Questo è probabilmente l’unico attributo che si può dare al totale dominatore di questo sabato del Rally di Svezia, in cui Ott Tanak ha vinto ben 3 speciali costruendosi un vantaggio decisamente rassicurante in vista delle PS domenicali. Difficile dire qualcosa di più sulla prova dell’estone, dal momento che è sempre difficile giudicare qualcosa di quasi perfetto: il #8 di casa Toyota è stato irraggiungibile per tutti e, con la vittoria ormai in pugno, si appresta ad assaporare la leadership della classifica Mondiale al termine della competizione.
Tuttavia, se in vetta i giochi sembrano abbastanza decisi, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le posizioni a podio, per le quali vi è un serratissimo pacchetto di mischia composto da 3 corridori. Dapprima troviamo Andreas Mikkelsen (+54.5) il quale, dopo un ottimo venerdì, non è andato altrettanto forte in questo sabato, vedendosi recuperare diverso tempo da ambo gli inseguitori. Buona parte del tempo perso proviene dalla PS 13, quando il pilota Hyundai ha rischiato grosso finendo contro un mucchio di neve, fortunatamente per lui senza danneggiare eccessivamente l’auto.
Esapekka Lappi (+54.5), si trova perfettamente appaiato al norvegese, condividendo con lui il tempo di gara fino alla prima cifra decimale. Il finnico è stato autore di una grandissima rimonta inaugurata lungo la PS 8 di venerdì, che gli ha consentito di risalire dalla nona alla terza piazza. Le cose si stanno mettendo bene per il #4 e Citroen ha nel mirino il secondo podio in altrettante gare, dopo averne ottenuti solo 5 in tutta la stagione scorsa.
Sarebbe tuttavia sbagliato fare i conti senza Thierry Neuville (+56.8), in rimonta dal settimo posto del Day 1, che agguantando il secondo posto potrebbe limitare i danni in Classifica Generale. È stata decisamente una buona giornata quella del belga che, grazie ad una posizione di partenza decisamente migliore, è stato in grado di far valere quelle qualità che gli consentirono di vincere l’evento nel 2018.
Più lontana la prima delle Ford, pilotata da Elfyn Evans (+1:08.7): sembra che il primo podio stagionale di M-Sport dovrà aspettare ancora, con la casa di Malcolm Wilson che continua ad affrontare una ricaduta sulla terra dopo i due anni spaziali con Ogier.
Non benissimo Kris Meeke (+1:36.5), che a lungo si è lamentato della propria posizione di partenza odierna, a suo dire estremamente svantaggiosa rispetto a quella dei rivali. Il nordirlandese ha lungamente patito una generale mancanza di grip, e non esce soddisfatto da questa giornata di gara.
Settima piazza per Sebastien Loeb (+1:38.1), che come al Montecarlo paga una cattiva scelta di gomme: in una giornata in cui queste si consumavano molto velocemente, la decisione di risparmiare peso portando solo uno pneumatico di scorta non ha pagato, facendogli perdere diverso tempo specialmente nel pomeriggio.
Pontus Tidemand (+3:08.0), dopo essere scivolato in fondo per i problemi all’acceleratore, ha guidato per il semplice gusto di farlo, senza obiettivi particolari da raggiungere. Lo svedese, nonostante la poca esperienza con le WRC Plus, ha fatto segnare dei tempi assolutamente dignitosi, confermando il talento che era naturalmente emerso in classe R5.
Pessima giornata per Teemu Suninen: il finnico, leader venerdì sera, è infatti andato a sbattere lungo la PS 10, perdendo in quell’occasione diverso tempo dai primi. Come se non bastasse, il pilota di casa M-Sport ha avuto un secondo incidente lungo la PS 14: questo impatto, peggiore del primo e con tanto di cappottamento, lo ha costretto al ritiro.
Rientrati con il Rally 2, Jari-Matti Latvala e Sebastien Ogier potranno portare punti a casa solo attraverso la Power Stage: buone specialmente le possibilità del francese, vincitore oggi di 3 speciali ed apparso generalmente molto veloce.