Per fortuna che El Cabroncito raggiungerà la piena forma fisica solamente a maggio. La MotoGP inizia il proprio 2019 nel segno di Marc Marquez, con Rins e Viñales a fargli da sparring partners.
Passano gli anni, cambiano le moto, i piloti e le persone che compongono il circus del Motomondiale. Solo una cosa resta certa: il caldo torrido di Sepang. Il nero nastro d’asfalto malese si è confermato adatto per la cottura di bacon e uova, con oltre 55°C per tutte le otto ore di questa prima sessione. Per ovviare alle elevate temperature sono apparse soluzioni particolari sulle moto.
Ducati in questo caso si è distinta molto dalle altre, con una carenatura dalla sezione a goccia messa ad avvolgere i foderi della forcella. Con questo dettaglio la Gigi’s Band ha cercato di aumentare l’efficienza del radiatore, pulendo il flusso d’aria, oltre a permettere un lieve miglioramento della penetrazione aerodinamica. Novità aerodinamiche anche per Honda, che oltre ad una evoluzione delle ali stile ‘pescegatto’, soluzione lanciata due anni fa da Suzuki e ripresa pure da Yamaha lo scorso anno, ha portato un musetto più corto, stretto e verticale.
Nessuna novità in campo aerodinamico da parte della casa di Iwata, che per ora a Sepang ha utilizzato soluzioni già viste a Jerez. Ma ci sono anche novità celate sotto le carene. KTM si è fatta notare per un nuovo scarico e per la velocità massima più elevata, con Pol Espargarò lanciato ad oltre 329 km/h. Inoltre Kallio ed Oliveira sono stati vittime di guasti nel corso del pomeriggio malese. Tre indizi che fanno pensare ad un motore pesantemente rivisto, alla ricerca di una potenza da vertice di categoria.
Alla fine il miglior tempo è stato del convalescente Marc Marquez, in 1’59’’621: appena 29 i giri completati dal #93. Secondo tempo per l’arrembante Rins, staccato di oltre due decimi e mezzo, mentre è terzo Vinales, in 1’59’’983. Sesto tempo per Rossi con l’altra M1 Monster, ad un decimo e mezzo dal compagno di squadra, mentre la miglior Ducati è stata quella guidata da Tito Rabat, quarto ed ultimo a scendere sotto il muro dei 2′ appena davanti a Danilo Petrucci. Ottavo tempo per Andrea Dovizioso dietro a Nakagami, entrambi ad oltre mezzo secondo da Marquez, con Bradl e Pol Espargarò a completare la Top10.
Il migliore tra i Rookie è stato Bagnaia, 15° (+1”073) davanti ad Oliveira, terzo tra i debuttanti è stato Quartararo, che pure si è distinto per il tempo trascorso in pista: è lui lo stakanovista di giornata con 65 giri completati. Oltre sessanta giri anche per Rins, Vinales, Bradl, Morbidelli e Zarco.
Male Zarco e Iannone, entrambi oltre la 20/a posizione, mentre Aleix Espargarò con l’altra Aprilia è 13°. Sotto tono Mir, appena 23°.