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Anno nuovo, vita vecchia: al Montecarlo è ancora Ogier vs Neuville!





I grandi cambiamenti avvenuti quest’inverno all’interno dell’ambiente del WRC, specialmente per quanto riguarda il mercato piloti, avrebbe potuto far supporre qualche cambiamento nelle dinamiche di vertice. Specialmente il passaggio in Citroen di Ogier aveva destato molta curiosità, con diversi tifosi che si chiedevano come se la sarebbe cavata il 6 volte Campione del Mondo nel team che giunse largamente ultimo nel Campionato Costruttori 2018.

Anno nuovo, vita vecchia: al Montecarlo è ancora Ogier vs Neuville

Ora, dopo solo una giornata e mezza di gara, possiamo affermare che vi è una buona possibilità che questo 2019 possa essere la copia carbone della stagione passata. Fin da subito, infatti, a dettare il ritmo sono stati i 3 contendenti al titolo dell’anno passato, in grado di fare la differenza su tutti i concorrenti. Purtroppo per lui, Ott Tanak ha portato con sé anche alcune magagne che hanno compromesso la sua corsa al titolo.

L’estone di casa Toyota ha infatti bucato uno pneumatico lungo la PS 7 di oggi pomeriggio, venendo costretto ad effettuare un cambio gomma in prova che gli è costato un paio di minuti. Tanak ha affermato di non aver capito in quale frangente è avvenuta la foratura, ma a causa di quest’evento si ritrova ora settimo a +2:34.9.

Il difensore del titolo Sebastien Ogier, invece, non ha avuto di questi problemi, e si è assicurato la leadership provvisoria a 2 giorni dal termine dell’evento. Il transalpino, che ha sempre avuto un ottimo feeling verso quest’evento, sta compiendo un capolavoro, ritrovandosi così in alto a bordo di un mezzo con il quale è all’esordio per quanto concerne le competizioni ufficiali.

Tuttavia il rivale Thierry Neuville non vuole assolutamente lasciarlo scappare, ed insegue con un ritardo di soli 2 secondi netti. Il belga, che prima dell’ultima prova di giornata pagava un distacco ben più consistente, ha sfruttato una gestione gomme migliore di quella del rivale nella PS 8: tale prova, presentando una superficie decisamente ghiacciata, ha messo in difficoltà la Citroen al comando, che aveva ormai consumato tutti i chiodi presenti sulla propria gommatura. Se solo il #11 di casa Hyundai non avesse commesso all’ultimo un errore che gli ha fatto perdere diverso tempo, a quest’ora sarebbe anche potuto essere davanti a tutti!

Al terzo posto, lontanissimo, troviamo Andreas Mikkelsen (+1:17.7), risalito fino alla zona podio grazie ai problemi in cui sono incappati alcuni piloti che lo precedevano. Il norvegese, intervistato, ha dichiarato di aver trovato ancora una Hyundai piuttosto nervosa: certamente i vertici della casa coreana avevano sperato che l’ex Volkswagen ci avrebbe messo di meno a raggiungere il livello di Neuville, anche solo per aiutare l’amico e compagno di team.

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In seguito alla defezione di Tanak la prima Toyota è soltanto quarta: si tratta di quella condotta da Jari-Matti Latvala (+1:25.1). Il finlandese ha sbagliato la scelta di gomme per la mattina, andando a preferire compound più morbidi che hanno poi patito le temperature più alte della media stagionale. Nel pomeriggio una scelta migliore gli ha consentito di tenere all’incirca il passo dei migliori.

Segue Sebastien Loeb (+1:25.9), alla prima uscita del suo programma part-time con Hyundai, che ha perso molto tempo soprattutto nella PS 2 di giovedì sera, in cui la scelta di gomme chiodate si è rivelata molto penalizzante su una strada non troppo innevata. Il cannibale ha comunque lasciato un bel segnale, vincendo 2 speciali e portandosi ai margini della zona podio.

È stata una giornata difficile per l’altalenante Elfyn Evans (+1:47.5), che ha alternato PS incolori ad altre in cui è giunto a pochi secondi dal miglior tempo. Una prova non troppo concreta del primo pilota di casa M-Sport, la quale in questo weekend pare aver confermato il ridimensionamento delle sue ambizioni per questo 2019.

Dietro a Tanak, menzionato in precedenza, si classifica il rientrante Kris Meeke (+5:33.0), che ha danneggiato un cerchione della sua Yaris WRC lungo la PS 7, perdendo così diverso tempo. In intervista, il nordirlandese ha accusato la fragilità del suo mezzo, che a suo dire sarebbe dovuto essere più resistente.

In 22esima posizione, dietro a diverse R5, troviamo Teemu Suninen (+16:21.1), rientrato con il Rally 2 in seguito all’incidente di ieri sera.

Ritiro per Esapekka Lappi, che ha danneggiato la vettura dopo aver colpito una roccia, e per Pontus Tidemand, fermatosi a metà della PS 7 per via della rottura di una sospensione.

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Da menzionare, purtroppo, l’annullamento della PS 3 per via dell’elevato numero di spettatori in posizioni non sicure. Un qualcosa che si verificò già 2 anni fa quando, dopo l’investimento mortale di un fotografo giovedì sera, in condizioni simili si optò per l’annullamento di una delle speciali di domenica. È una situazione che vorremmo non dover affrontare, dal momento che a pagarne le peggiori conseguenze sono proprio i tifosi che hanno trascorso ore al freddo per poter ammirare i passaggi delle auto da Rally più prestazionali al mondo.





Tags : Rally di MontecarlowrcWRC 2019
Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.