Mancano ormai 21 giorni all’edizione 2019 della 24 Ore di Daytona, la prima grande classica endurance di questa annata motoristica che sta lentamente iniziando a scaldare i propri motori. I preparativi fervono per tutti i piloti ed i team che parteciperanno all’iconica corsa in Florida, e per alcuni di loro il lavoro di rifinitura che si sta effettuando in questi ultimi giorni di test sarà decisamente più importante rispetto a molti altri.
E’ questo ad esempio il caso di BMW Motorsport, alle prese su una delle M8 GTE che prenderanno parte alla corsa con delle esigenze del tutto particolari. A bordo della vettura #24 gestita dal team RLL Motorsport ci sarà infatti Alex Zanardi, pilota che non ha bisogno di alcun tipo di presentazione e che dalle parti di Monaco di Baviera conoscono piuttosto bene per via delle precedenti esperienze nel WTCC e nel DTM. Il pilota bolognese, al quale vennero amputate entrambe le gambe a seguito del terrificante incidente del Lausitzring, farà infatti parte dello squadrone con cui la Casa dell’Elica cercherà di conquistare la vittoria in una delle grandi classiche di durata della Storia del Motorsport, ed il dover condividere l’abitacolo con altri piloti ha messo i tecnici BMW di fronte ad una sfida che i tedeschi vincono ormai continuamente da diversi anni: adattare un’auto da corsa in modo tale da renderla indistintamente guidabile sia da un pilota che possa fare affidamento su mani e piedi sia da chi, come Alex Zanardi, sia invece costretto ad utilizzare solamente le braccia.
A bordo della M8 GTE sono stati trasferiti tutti i meccanismi che nel corso del round di Misano del DTM hanno reso più facile la vita a Zanardi – la leva del freno con il comando per scalare le marce, l’anello al volante che funge da acceleratore… -, ma in una gara Endurance come la 24 Ore di Daytona si deve fare i conti anche con un altro fattore: il cambio pilota. Far posto a bordo della propria auto ad un altro membro dell’equipaggio è un’operazione tanto fondamentale quanto delicata, nel corso della quale è importante non perdere secondi preziosi e non intralciare tutte le altre operazioni che vengono svolte durante il Pit Stop: una missione non semplice, soprattutto se la vita ha deciso di privarti di entrambe le gambe.
“Bisogna sempre ricordare che, oltre al normale cambio pilota, noi dobbiamo anche sostituire il volante“ – ricordava infatti Zanardi pochi mesi fa a margine di un test effettuato con la M8 GTE sul circuito di Miramas – “Ci siamo riusciti in meno di 20″, ed alcune volte abbiamo gestito tutta l’operazione in addirittura 15″. Veder uscire me dalla vettura è sicuramente un po’ diverso rispetto all’osservare un pilota ‘normale’ farlo: tolgo l’imbracatura, rimuovo il volante, lo passo a qualcuno e salto fuori dall’auto in meno di 3 secondi“. “Poi mi giro” – proseguiva Zanardi – “aspetto che arrivi Jesse (Jesse Khron, pilota che si alternerà con Zanardi alla guida della M8 GTE, ndr), salgo di nuovo in macchina, aggancio la gamba nel telaio, aiuto Jesse con la radio e l’imbracatura, passo l’altro volante, chiudo la rete e scendo al volo dalla macchina“. “E’ davvero impressionante, sembra un po’ come se fosse una danza: continueremo a lavorare sul perfezionamento del cambio“, concludeva Zanardi al termine dei test di novembre.
E, a giudicare dai primi video che iniziano a circolare in questi ultimi giorni pre-Daytona, direi che il perfezionamento sembra procedere decisamente a gonfie vele…