Le FP2 del Gran premio degli Stati Uniti sono trascorse quasi deserte: la pioggia ha dissuaso gran parte dei piloti a scendere in pista. E dopo un’ora a vuoto, è scattato il delirio: tutti in pista. Alla fine, davanti a tutti, dalla roulette è uscito Lewis Hamilton.
Lewis Hamilton ripete i risultati mattutini e all’ultimo firma la miglior prestazione con 1’48”716. Il #44 ha messo insieme il giro più veloce nelle ultimissime battute della seconda sessione di prove. La spiegazione è molto semplice: le condizioni della pista sono migliorate, con la pioggia che si è pian piano fermata e quasi asciugata. Difatti il Campione in carica (e in predicato di replica) ha girato montando le gomme Intermedie. Non va però svalutato il lavoro in casa Mercedes, che stacca di oltre un primo pieno Pierre Gasly.
È proprio il francese della Toro Rosso a stupire tutti, sul secondo gradino del podio delle FP2. Si è messo dietro Max Verstappen, alfiere della Red Bull e suo futuro compagno di squadra. Sembrava stesse migliorandosi all’ultimo, ma alla fine si è dovuto accontentare dell’1’49”728. Ottimo risultato, considerando che la Toro Rosso può vantare anche il sesto posto di Brendon Hartley (+3”789). Peccato che le due vetture di Faenza debbano scontare delle penalità per via della sostituzione del motore.
Max Verstappen ci ha provato ma non è riuscito ad andare oltre la terza piazza. La Red Bull non ha mandato in pista Daniel Ricciardo (autore anche di una specie di karaoke in corso della sessione), ma ha schierato il #33. L’olandese ha tentato un time attack (rivelatosi fallimentare) per togliere l’argento del venerdì a Pierre Gasly. Va segnalato che, come molti, la Red Bull è scesa in pista solo quando le gomme intermedie hanno recuperato in competitività.
I tifosi ferraristi si augurano che la 9^ e 10^ piazza di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel sia stata cosa voluta e non difficoltà. In particolare il finlandese è stato tra i primissimi a saggiare l’asfalto del COTA, quando ancora c’era parecchia acqua in pista e aveva stampato il primo tempo sul diluvio (1’53”443). Ma era primo di sole sette autovetture. Vettel ha fatto il suo debutto in pista direttamente con le gomme intermedie: alla fine ha concluso con 1’53”912. E tra l’altro sul tedesco è anche caduta la tegola delle 3 posizioni di penalità in griglia. Seb non aveva infatti rallentato in regime di bandiera rossa durante le FP1: bandiera sventolata per via del testacoda del suo futuro compagno di squadra, Charles Leclerc.
That’s it. We’re deploying the specialists. #USGP pic.twitter.com/Wa2o2AdqJW
— Racing Point Force India F1 (@ForceIndiaF1) October 19, 2018
Risultati positivi anche per la McLaren, che schiera Fernando Alonso a ridosso del podio (1’51”728), e per la Renault con Nico Hulkenberg a chiudere la top 5 (1’52”208). In particolare la squadra arancione, che da questo weekend vanta anche una sponsorizzazione della Coca Cola, può essere orgogliosa anche dell’8^ posizione di Stoffel Vandoorne (1’53”354).
A differenza del solito Marcus Ericsson batte Charles Leclerc sul giro secco. Lo svedese della Sauber finisce le FP2 in Top 10 (7° a +4”354 da Hamilton), mentre il futuro pilota Ferrari è 11° (1’54”101). Tutti e due gli alfieri dell’Alfa hanno girato sia con le gomme Wet sia con le Intermediate. Nelle posizioni di rincalzo ci sono la Williams di Stroll (12° nonostante abbia girato solo con le Wet e impostato il tempo con il diluvio), seguita da seguito dalle Force India di Perez (13° a ben +6”247 da Hamilton) e Ocon (14° a +6”632). Chiude il gruppo dei piloti cronometrati Sirotkin, che assieme a Vandoorne era stato il primo a scendere in pista.
Sainz ha fatto una fugace apparizione con gomme Intermedie ma non ha segnato alcun tempo. Non si sono fatti vedere nemmeno Daniel Ricciardo e Valterri Bottas, oltre alle due Haas-Ferrari. Inutile precisare che durante tutta la prima ora di inattività, le squadre si sono prodigati in numerosi siparietti. Tra questi segnaliamo un “episodio di mobbing” in McLaren: il team di Woking ha costretto il suo futuro pilota, Lando Norris, a portare il caffè al due volte campione del mondo Alonso. Insomma, puoi anche essere tra i migliori della Formula 2, ma pur sempre uno stagista resti. Così va il mondo.