Era il 2 giugno 2013 quando, per l’ultima volta, i motori delle auto iscritte al Campionato del Mondo avevano rombato sull’istmo di Corinto. Da quel momento in poi il Rally dell’Acropoli, presente quasi ininterrottamente dalla fondazione del WRC avvenuta nel 1973, era stato costretto a cercare altri lidi, affidando le proprie strade al Campionato Europeo.
Questo lunghissimo digiuno, che sembrava destinato a durare almeno fino al 2022, avrà invece termine un anno prima. In sostituzione dell’annullato Rally del Cile, il cui svolgimento è reso impossibile dalla Pandemia imperante nel Paese, è stato infatti annunciato il rientro della leggendaria corsa greca, che avrà luogo nel secondo weekend di settembre: il palco di partenza sarà il solito, sotto l’Acropoli di Atene, mentre il percorso, ancora ignoto, probabilmente ricorderà quello delle ultime edizioni corse negli anni ’10.
Raramente terra di conquista di Sebastien Loeb, vincitore di “sole” 3 edizioni alla pari di Sainz, Rohrl e Biasion, la corsa ellenica ha in Colin McRae il proprio recordman: il Campione del Mondo 1995, il migliore della storia per quanto riguarda il Rally degli Dei, ha infatti trionfato nel 1996, 1998, 2000, 2001 e 2002, trovando su questi ostici sterrati di montagna ben 5 delle sue 25 vittorie complessive.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Jona Siebel, promoter del Mondiale:
L’Acropoli rappresenta un capitolo illustre nella storia del WRC, e apprezziamo il grande impegno del governo greco per portarlo nuovamente nella massima serie rallistica: bentornati!
Tutti ricorderanno il valore storico di questa gara, ma contemporaneamente si tratta di un’Acropoli più moderno, che si colloca senza problemi di fianco alle altre 11 gare. Questo tuttavia non significa che la sfida sarà minore, e siamo sicuri che le difficili strade montane rappresenteranno un’ardua sfida.
Il Cile era stato un’aggiunta molto ben accolta nel 2019. Sfortunatamente, il Paese ha sofferto tanto a causa della Pandemia, e la situazione rimane difficile. Siamo molto dispiaciuti di aver perso l’evento di quest’anno, ma il Cile rimane un importante membro della famiglia del WRC.
Nell’arco dei prossimi mesi verrà divulgato il percorso ufficiale, che, come tutti i fan, speriamo vada ad includere la leggendaria Prova Speciale “Tarzan”, una delle sfide più ardue nella storia del Mondiale con i suoi 30 km di saliscendi sulle montagne della Grecia centrale.
E chissà che, in virtù della sua particolare collocazione come terzultima gara del WRC, questo spettacolare ritorno non possa andare a rappresentare un punto di svolta per quanto riguarda l’intero Mondiale.