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Rovanpera vince la Power Stage, ma non basta: Ogier vince il suo 9° Rallye Monte-Carlo!





Sebastien Ogier vince – ancora – il Rallye Monte-Carlo. Il WRC manda in archivio così, con una notizia che poi notizia non è, il primo round della stagione 2023 apertasi nella nottata di giovedì. Alle spalle del fenomeno di Gap, ora diventato il pilota più vincente nella storia della gara monegasca, Kalle Rovanpera e Thierry Neuville.

rallye monte-carlo
© World / Red Bull Content Pool

Neppure le nuvole che hanno coperto il cielo del sud della Francia nella domenica del Rallye Monte-Carlo 2023 sono riuscite a offuscare lo scintillante talento di Sebastien Ogier. È infatti il francese, 40 anni a settembre, a trionfare nel primo appuntamento stagionale del Mondiale Rally 2023, quello che per scelte personalissime continuerà ad affrontare part-time e non integralmente come tanti suoi fan vorrebbero. 

In quello che può a tutti gli effetti essere considerato il suo giardino di casa, Ogier – navigato da Vincent Landais – ha centrato il nono sigillo personale di una carriera che ha pochi eguali nella storia di questo sport. Mai nessun altro pilota ha vinto così tante volte il Rallye Monte-Carlo, e già ci si chiede se il suo eterno rivale Sebastien Loeb – ora fermo a quota 8 – cercherà di rimettere in pari gli equilibri nel 2024. Romantiche ipotesi sul futuro a parte, il francese ha disputato la gara vestendo i panni del dominatore assoluto: leggermente rimontato da Kalle Rovanpera nel pomeriggio del sabato, Ogier ha infatti rintuzzato gli attacchi del giovane compagno di squadra finlandese senza però rischiare di commettere lo stesso errore del 2022, quando una foratura gli è costata la vittoria proprio in favore di Loeb. Il #17 ha oggi conquistato la PS 15 e la PS 17, lasciando che il Campione del Mondo in carica si sfogasse nella PS 16 e – soprattutto – nella conclusiva Power Stage.

Rovanpera, infatti, può comunque dirsi soddisfatto al termine del Rallye Monte-Carlo 2023. Certo, la vittoria gli è stata scippata da un anzianotto francese, ma il figlio d’arte sa bene che (per fortuna sua e degli altri) Ogier non sarà presente in tutti gli appuntamenti del 2023 e che dunque tra le Alpi francesi erano altri i piloti sui quali era importante guadagnare punti. Il finlandese ha chiuso 2°, staccato di 18”8 dall’alieno di Gap, ma il bottino di punti è reso decisamente più ricco dalla meritatissima vittoria conquistata al termine di una Power Stage stellare. Costretto già a rincorrere il Campione del Mondo 2022 è quindi Thierry Neuville, 3° e ancora preda di una Hyundai i20 che nonostante i km e gli eventi macinati non vuole saperne di essere efficace come la Toyota Yaris. Il belga – 4° nella Power Stage – chiude la gara distante 44”6 dalla vetta, decollando però verso la Svezia con la consapevolezza di essere stato uno dei pochi in grado di rompere qualche uovo nel paniere della Casa giapponese. 

Ai piedi del podio si è invece fermato Elfyn Evans, giunto 3° nella Power Stage e con più di qualche rammarico per quella foratura che gli è costata secondi preziosi all’inizio del rally. Il britannico, chiamato a riscattarsi dopo una stagione 2022 durante la quale è parso non solo opaco ma persino involuto, si era dimostrato velocissimo nelle prime battute della gara salvo poi essere costretto a perdere moltissimo tempo che non è poi più riuscito a recuperare. Evans è comunque riuscito a chiudere davanti a Ott Tanak, che dal canto suo è riuscito a sfatare il personalissimo tabù Monte-Carlo tornando a transitare sul traguardo per la prima volta dal 2019. L’estone, accasatosi in inverno alla corte di M-Sport e dunque al suo primo evento al volante della Puma, ha mostrato sprazzi del suo talento che gli sono per esempio valsi il 2° posto nella Power Stage ma è stato purtroppo rallentato da qualche problema di affidabilità palesatosi sulla sua Ford. Così come Evans, anche Tanak è atteso da una stagione di segno inverso rispetto a quelle vissute durante l’incolore parentesi Hyundai: il Rallye Monte-Carlo, in questo senso, potrebbe avere fornito spunti positivi.

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© Jaanus Ree / Red Bull Content Pool

Chiude la gara al 6° posto Takamoto Katsuta, il grande deluso di questa domenica rallystica. Il giapponese, che al via della Power Stage era in lotta proprio con l’estone per la 5ª piazza, si è ritrovato infatti con la sospensione posteriore sinistra pesantemente danneggiata a seguito di quello che – a suo dire – si è trattato di un improvviso cedimento meccanico. Katsuta le ha davvero provate tutte per cercare di limitare i danni, ma pur con tutta la buona volontà del mondo non è riuscito a evitare i 58”2 di distacco accumulati nella sola ultima Speciale. Per sua fortuna, comunque, neppure la disastrosa Power Stage di cui è stato incolpevolmente protagonista è bastata per permettere a Dani Sordo di ricucire il gap su di lui. Lo spagnolo, che per tutto il weekend del Rallye Monte-Carlo ha vissuto una vera e propria crisi relazionale con la sua Hyundai i20, ha faticato moltissimo anche nella giornata di domenica non riuscendo mai a trovare il giusto ritmo sulle stradine delle Alpi francesi. Sordo ha chiuso 7°, e il gap di 3’47” accusato dal crono complessivo di Ogier dovrebbe dirla davvero lunga sulle difficoltà da lui patite durante l’intero fine settimana.

A non poter dormire sonni troppo tranquilli è però forse l’intero team Hyundai, che vede un’altra delle proprie i20 Rally1 in gravissima difficoltà. Esapekka Lappi non è infatti riuscito ad andare oltre l’8ª posizione – a quasi 4’ di ritardo dalla vetta della classifica – al termina di una gara che lo ha visto remare per larghi tratti delle Stage. Il suo ritmo è andato migliorando man mano, ma il distacco accusato dai più veloci del lotto nelle giornate di apertura gli ha impedito di centrare un risultato migliore di un semplice piazzamento in top ten. A rendergli più semplice la conquista di un simile risultato ha peraltro provveduto l’assenza delle altre due Rally1 iscritte all’evento, ovverosia le Puma di Jourdan Serderidis e di Pierre-Louis Loubet: se dal greco era assolutamente lecito non aspettarsi prestazioni da urlo, è stata la sfortuna a porre un pesantissimo freno alla gara del francese, unico tra i piloti delle Rally1 a essere addirittura costretto al ritiro. Loubet è stato infatti rallentato prima dalla rottura del servosterzo, poi da quella della sospensione posteriore destra ed infine ha dovuto alzare bandiera bianca a seguito di una perdita di fluidi del motore occorsa alla sua Ford Puma. 

Ora, con il Rallye Monte-Carlo ormai in archivio, per il WRC è già tempo di pensare al prossimo appuntamento: il Rally di Svezia, in programma dal 9 al 12 febbraio, è infatti praticamente dietro l’angolo.





Tags : rally montecarlorallye monte-carloWorld Rally Championshipwrcwrc 2023
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow