Una copia carbone dello scorso anno: questa è la prima analisi che viene in mente osservando la classifica del Rally di Sardegna al termine del Day 1. L’improbabile coppia che ha occupato i primi 2 gradini del podio 2019 è incredibilmente nelle stesse posizioni in cui si trovava allora, con Dani Sordo che si ritrova in testa ad una corsa fin qui dominata, e Teemu Suninen che insegue non troppo lontano.
Il pilota spagnolo, che nel 2019 ha ereditato un trionfo grazie al problema meccanico occorso in Power Stage a Tanak, in questa prima giornata è riuscito in qualcosa che non è proprio caratteristico della sua lunga carriera: dominare. Vincitore di 4 speciali su 6, il pilota part-time di casa Hyundai ha messo in scena una delle migliori prestazioni della sua vita, e si trova ora con un buon vantaggio su tutti gli inseguitori.
Il primo tra essi, come già scritto, è nientemeno che Teemu Suninen (+17.4), al volante di una Ford che sembra la cugina competitiva dello sconsolante mezzo visto nelle prime uscite stagionali. Grazie anche ad un pacchetto aggiornamenti che ha funzionato alla grande, il pilota finlandese è stato costantemente la seconda forza in strada per quasi tutta la giornata. Il classe ’94, che ha anche portato una gomma di scorta in eccesso durante le PS mattutine, ha ammesso di aver corso qualche rischio in più rispetto al solito, ma se il risultato è questo allora nè vale decisamente la pena.
Thierry Neuville (+35.2) completa il podio provvisorio al termine di una giornata in cui ha patito alcuni problemi alla frizione: in due occasioni, la macchina si è infatti spenta in uscita da dei tornanti, richiedendo diversi secondi per ritornare operativa e, potenzialmente, costando la seconda piazza al belga. Una prova comunque non negativa, anche se la difficile situazione in termini di classifica richiederebbe una vittoria per tornare in gioco.
Segue, a distanza molto ravvicinata, Sebastien Ogier (+36.0), rallentato rispetto ad alcuni concorrenti dal fatto di essere secondo nell’ordine di partenza. Il francese è stato comunque autore di una buona giornata, e, nonostante abbia lamentato una mancanza di grip per buona parte della giornata, è ancora perfettamente in lizza per il podio.
Quinta posizione per Elfyn Evans (+51.9), che, partito per primo stamattina, è stato l’unico a trovare una superficie stradale peggiore di quelle di Ogier. A tratti, il gallese ha definito le condizioni come “impossibili”, ed a fine giornata paga un distacco importante, anche se in parte fisiologico, dalla vetta.
Segue la seconda Ford, pilotata da un Gus Greensmith (+1:07.1) in netto miglioramento rispetto alle uscite precedenti, sicuramente anche grazie ai buoni aggiornamenti portati da M-Sport per questo evento. Il pilota di Manchester è molto soddisfatto della prestazione, ed afferma di aver trovato una fiducia nel mezzo che precedentemente gli mancava.
Settimo posto per la wild card Pierre-Louis Loubet (+1:33.5), corridore solitamente molto meno competitivo di quanto non abbia fatto vedere oggi: anche il 23enne transalpino fa progressi a bordo di queste macchine che sono difficilissime da interpretare, e si avvicina a livelli di competitività accettabili per il Mondiale maggiore.
Solo ottavo Ott Tanak (+1:53.7), che accusa un ritardo pesante a causa di problemi ad una sospensione accusati nella PS 1 e riparati solo al primo parco assistenza, prima della PS 5. Le 4 speciali corse con questo deficit gli costano carissime, e le chance mondiali vanno assottigliandosi: il Sardegna è un rally che proprio non gli porta fortuna, ricordando anche gli eventi accaduti nell’edizione 2019.
Kalle Rovanpera (+2:32.3) chiude la classifica delle WRC Plus al termine di una giornata disastrosa a dir poco. Una scelta di gomme sbagliata gli fa perdere mezzo minuto già in mattinata, mentre nel pomeriggio problemi all’impianto sterzante lo fanno precipitare fino al nono posto. Quella di essere uno dei soli due piloti full-time a non essersi ancora ritirati quest’anno, è solo una magra consolazione.
Lo stesso non si può dire per lo sfortunatissimo Esapekka Lappi, per la prima volta in stagione a bordo di una vettura decisamente competitiva, costretto a fermarsi lungo la PS 2 per via di una rottura del motore, che è andato in fumo insieme alle speranze del finnico, unico pilota full time a non essere salito sul podio in questo pazzo 2020. Ritirato anche Takamoto Katsuta, incappato in un incidente lungo la PS 4.