È giunta a conclusione la prima giornata di gara all’ACI Rally Monza, ultimo appuntamento del Mondiale Rally 2020: andati in archivio Shakedown e PS 1, con quest’ultima che ha già causato il primo ritiro tra le WRC Plus, possiamo iniziare a trarre un primissimo bilancio della situazione.
Fin da subito, Sebastien Ogier mostra a tutti la posizione in cui vuole trascorrere il weekend: il francese fa infatti segnare il miglior tempo in 3:31.5, marginalmente davanti alla prima delle Hyundai. Sebbene le speciali in Autodromo di domani promettano di essere ben più complesse di questa, data la maggiore lunghezza e la presenza più frequente di passaggi altamente tecnici, trionfare su un percorso simile è certamente un ottimo modo per iniziare il weekend, e consente di guardare con ottimismo alle prossime giornate.
In seconda posizione troviamo un pimpante Thierry Neuville (+0.5), incollato alla coda del rivale di sempre al termine di un’ottima PS 1. Il belga si è distinto stamattina facendo segnare il miglior tempo nello Shakedown, e, evento piuttosto singolare, riuscendo nell’impresa al primo passaggio sulla prova: un segnale di fiducia anche per lui, che ha assolutamente bisogno della vittoria per poter sperare ancora nel titolo iridato.
Segue Ott Tanak (+2.0), che al termine della prima speciale di gara ha ammesso di aver utilizzato il percorso come banco di prova per la giornata di domani. Prova superata secondo l’estone, che è soddisfatto della propria performance, e che, esattamente come il compagno di team Neuville, ha disperatamente bisogno di una vittoria per poter continuare a sognare.
Elfyn Evans (+2.7) chiude l’elenco dei contendenti al titolo, dopo una prova in cui ha messo in pista un buon tempo, seppure con qualche rischio di troppo. Durante un passaggio su una chicane, ha infatti perso per qualche istante il controllo della sua Toyota, riuscendo ad evitare all’ultimo di finire in testacoda, per poi rischiare di colpire un muretto qualche centinaio di metri dopo.
Il gallese aveva già rischiato di tirare la sua Yaris WRC contro il muro nel corso dello Shakedown corso stamane, quando ha affrontato male una variante finendo intraversato sull’erba. Per sua fortuna, la manovra si è conclusa senza conseguenze, ma tanto dall’errore iniziale, quanto dai tempi non ottimi fatti segnare nel resto della mattinata di allenamento, in questo momento si può desumere una sorta di mancanza di affinità tra il #33 e le PS corse sull’asfalto viscido dell’Autodromo.
A seguire possiamo trovare un tandem tutto finlandese, composto da Kalle Rovanpera (+3.0) ed Esapekka Lappi (+3.7), entrambi autori di una PS pulita e senza grandi sbavature, mentre Dani Sordo (+3.7) si colloca a parimerito con l’alfiere di casa M-Sport.
Ottavo posto per Gus Greensmith (+4.0), mentre gli ultimi due di classe WRC, ovvero Teemu Suninen (+6.4) ed Ole Christian Veiby (+6.8) concludono la loro prova dietro al leader del WRC-3 Jari Huttunen (+5.8), issatosi in nona posizione Overall anche grazie all’agilità ed alla maneggevolezza della sua Hyundai NG i20, molto efficace in prove dalla bassa velocità media come questa.
È purtroppo costretto al ritiro Takamoto Katsuta, il quale, dopo aver sbagliato strada nella prima deviazione che dalla pista conduce verso le strade di servizio, è rientrato sul percorso con troppa velocità, finendo contro un muretto e danneggiando la sospensione. Se lo desidererà, il giapponese potrà rientrare grazie alla regola del Rally 2, ma ovviamente la sua corsa è già compromessa per quanto riguarda la possibilità di giocarsi le posizioni che contano.