Al termine della PS 11 del Rally di Estonia, si è ormai fatta chiara la supremazia di una casa sulle altre due. Gli sterrati baltici hanno infatti esaltato le caratteristiche della Hyundai i20 WRC, con le auto della casa coreana in grado di vincere più di metà delle PS di giornata, dimostrando una superiorità che è ulteriormente ribadita dalla classifica.
Il leader della corsa, nonostante una foratura lungo la PS 2, è Ott Tanak, salito al comando quasi immediatamente ed in grado di accumulare secondi in quasi tutte le prove. L’idolo di casa, profondo conoscitore di queste strade e tre volte vincitore dell’evento, ha saputo evitare di correre troppi rischi su un percorso velocissimo ed insidioso, garantendosi così un’ottima chance per portare a casa la prima vittoria con il suo nuovo team.
Sorprendentemente, la seconda Hyundai non è quella di Thierry Neuville, ma è la #42 pilotata da Craig Breen (+11.7), alla seconda uscita stagionale nella massima serie rallistica. L’irlandese ha ecceduto le migliori aspettative della squadra, dimostrandosi molto veloce già dal primo passaggio sullo Shakedown e facendo esattamente quello che viene richiesto ad un secondo pilota: mettersi tra il compagno ed i rivali in classifica.
Ma se abbiamo parlato di un’ottima performance di Hyundai, dove si trova Neuville? Il belga è purtroppo stato costretto al ritiro in seguito ad un incidente avvenuto lungo la PS 7, in occasione del quale ha completamente divelto la ruota posteriore destra della sua i20 WRC, venendo costretto a fermarsi ed a constatare la gravità del danno: si tratta del secondo ritiro consecutivo dopo il problema elettrico occorsogli in Messico, e, prospettandosi una stagione cortissima a causa delle cancellazioni legate al Covid, potrebbe essere il colpo di grazia per le sue aspirazioni iridate.
In terza piazza sale dunque Sebastien Ogier (+28.7), che allo stato attuale manterrebbe comodamente la testa della classifica mondiale. Il fenomeno francese, nonostante sia arrivato in fondo alla PS 7 fatale a Neuville con una gomma fuori dal cerchione (problema peraltro occorso anche a Breen), ha forse ottenuto il miglior risultato possibile, considerando l’apparente inferiorità della Yaris WRC ed il fatto che è stato costretto a fare da battistrada per tutte le 11 PS odierne.
Kalle Rovanpera (+34.9), nonostante la lunga pausa, non ha perso la brillantezza dimostrata ad inizio stagione, ritrovandosi ancora una volta nelle prime posizioni. Dopo una mattinata affrontata con cautela, il finlandese ha dato tutto nel pomeriggio, risultando il secondo migliore in strada e perdendo meno di 3 secondi da Tanak nelle ultime 5 PS.
A chiudere il gruppetto che potrà giocarsi il podio nella giornata di domani, troviamo Elfyn Evans (+36.8), che ha patito problemi con le gomme per tutta la giornata. Per due volte ha subito la delaminazione di uno pneumatico, con il risultato di perdere una posizione proprio nell’ultima PS. Il pilota di casa Toyota avrà ancora le prove di domani per dimostrare di possedere realmente il ruolo di anti-Ogier.
Più lontano Takamoto Katsuta (+1:01.9), che durante la giornata ha commesso diverse imprecisioni, nessuna delle quali talmente grave da costringerlo al ritiro. Il giapponese ma è comunque in grado di chiudere il buon quartetto Toyota, che occupa con successo le posizioni tra la terza e la sesta.
Più lontane le Fiesta, con Esapekka Lappi (+1:41.7) e Teemu Suninen (+1:50.9) in chiara difficoltà per tutto il giorno. Eccezion fatta per un lungo senza conseguenze di Lappi, i due non hanno commesso troppe sbavature, ma, purtroppo per i due finlandesi, il mezzo sembra inferiore a quelli della concorrenza.
Chiudono la top 10 Pierre-Louis Loubet (+2:15.2) e Gus Greensmith (+3:03.1), comunque quasi certi di chiudere la corsa in zona punti.