Evidentemente c’era già stata una sufficiente quantità di colpi di scena venerdì e sabato, con auto in altissima classifica che si sono fermate una dietro l’altra. Fatto sta che la domenica del Rally di Portogallo ha regalato prove senza troppi colpi di scena, in cui ogni pilota è riuscito a difendere la posizione in cui si ritrovava ieri sera.
Il vincitore è dunque un estasiato Elfyn Evans, capace così di vendicare la sconfitta subita in Croazia grazie ad una prova magistrale per tutte e tre le giornate. Il gallese è stato praticamente perfetto, riuscendo a gestire alla perfezione la propria Toyota anche quando essa era visibilmente inferiore alle Hyundai rivali, ed è stato premiato quando le auto della casa coreana hanno iniziato a ritirarsi, lasciando in gara solamente un Dani Sordo in difficoltà.
Lo spagnolo, dopo aver esibito un gran passo fino alla PS 16, non ha potuto fare molto per contrastare l’avversario nell’arco di quest’ultima giornata. Nonostante gli ordini di Adamo, che intimavano senza mezzi termini di vincere la corsa, il pilota di riserva del team non è riuscito ad innescare la sperata rimonta, perdendo secondi su secondi e finendo a +28.3 dalla testa nell’arco di una manciata di speciali.
Se Evans è certamente colui che esce da questo weekend con le sensazioni più positive, anche Sebastien Ogier (+1:23.6) ha molto di cui festeggiare. Una gara che sembrava compromessa già dopo poche speciali va a concludersi sul podio grazie alle defezioni di avversari per il titolo Mondiale. Ancora una volta, il francese riesce a limitare i danni in un weekend tutt’altro che perfetto, portando a casa punti pesanti anche quando tutto sembra andare per il verso sbagliato.
Miglior piazzamento in carriera per Takamoto Katsuta (+2:28.4), autore di ottimi tempi per 2/3 del weekend e calato solamente nelle prove di domenica, in cui ha accumulato un discreto distacco. Questo importa poco alla luce delle note positive che il giapponese ha mostrato nell’arco di venerdì e sabato, riuscendo finalmente a mettere insieme velocità e costanza.
Le due Ford completano lo schieramento delle WRC non ritirate, con Gus Greensmith (+4:52.7) davanti ad Adrien Fourmaux (+5:03.4), mentre Thierry Neuville, Kalle Rovanpera ed Ott Tanak chiudono fuori dalla zona punti dopo essere rientrati in gara con lo scopo di fare qualche punto in Power Stage.
Il loro tentativo non è stato vano: i tre sono riusciti a piazzarsi bene nella prova conclusiva, con Tanak vincitore davanti a Neuville, mentre Rovanpera si è piazzato quarto dietro ad Ogier. Per tutti si tratta di misero premio di consolazione al termine di una gara che lascerà tante domande, una delle quali già si staglia sopra alle altre: “Come diamine abbiamo fatto a perdere?”.