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Rally Croazia: Rovanpera rischia ma rimane al comando, disastro Neuville





Basta un attimo di distrazione per mandare tutto all’aria: un postulato che non ha bisogno di dimostrazioni in quanto caratterizza la storia di questo sport, e che oggi ha rischiato di compromettere definitivamente il Rally Croazia di un Kalle Rovanpera altrimenti perfetto su ogni dettaglio.

Una foratura occorsa lungo la PS 11 ha infatti eroso quasi tutto il vantaggio che il finlandese si era costruito nell’arco delle 10 prove precedenti, con il redivivo Ott Tanak che ha avuto dunque modo di rifarsi sotto dopo un inizio sottotono. Il pilota Toyota è stato tuttavia in grado di incassare il colpo e ripartire alla grande, tenendo duro nel momento di difficoltà e riuscendo a riaprire un gap di sicurezza prima della fine della giornata.

L’estone, dopo aver fiutato il sangue per qualche ora, è stato dunque ricacciato a +19.9 dalla vetta a sole 4 speciali dalla fine: ora solo un miracolo può togliere a Rovanpera il trionfo che varrebbe il primo, vero allungo in classifica Mondiale, oltre a nuove certezze dal punto di vista della concretezza. Perché essere in grado di trarre il miglior risultato possibile da una gara nonostante le difficoltà è proprio quello che separa un bravo pilota da un pilota da Titolo.

Chi sta cercando di racimolare il possibile da questo evento è Craig Breen (+1:13.4), che da brava formichina si ritrova sul podio provvisorio nonostante un passo gara non invidiabile. Considerando che l’ordine supremo erogato da M-Sport è quello di non spaccare la macchina, la gara dell’alfiere Ford è stata fin qui pressoché perfetta: fa eccezione un unico brivido, un pericoloso lungo occorso durante la PS 12, che per fortuna gli è costato solo qualche secondo.

Il vero deluso di giornata, come spesso è accaduto negli ultimi due anni, risponde al nome di Thierry Neuville: ai 40 secondi di penalità ricevuti ieri si sommano altri 60 secondi a causa di un folle eccesso di velocità in trasferimento (156 km/h con il limite a 80 km/h), per un totale di 1:40. Considerando che il distacco dalla vetta è di soli +1:18.3, con un po’ di fortuna in più ed un po’ di nervosismo in meno il belga avrebbe potuto già ipotecare la vittoria dell’evento.

Mai soddisfatto del mezzo, e questo si è tradotto nelle prestazioni: il Rally Croazia di Elfyn Evans (+2:08.2) continua ad andare di male in peggio, con problemi di setup che hanno inficiato la sua prestazione fin dai primi metri. Il rassegnato gallese si è lasciato scappare un sospiro di sollievo dopo l’ultima speciale, affermando che “almeno siamo ancora in gara…”.

Così come, nonostante l’avvio turbolento, è ancora in gara Takamoto Katsuta (+5:47.7), finalmente tornato al suo consueto, altalenante livello. Tra un tempone ed una foratura, il giapponese sembra almeno aver trovato una sua confidenza con l’asfalto balcanico. Considerando le numerose uscite, i punti del sesto posto non sono poi così male.

Giornata da dimenticare per Gus Greensmith, 17esimo Overall dopo essere incappato in 2 forature (per un totale di 4 nel weekend), mentre Lappi, rientrato con il Rally 2, ha messo in scena un buon passo, che fa sperare di poter ottenere qualche punto durante la Power Stage di domani.





Tags : kalle rovanperaRally di CroaziaThierry NeuvillewrcWRC 2022
Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.