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Assolo Rovanpera al Rally Croazia: rifila 1 minuto a tutti dopo 8 PS!





Schiacciasassi, dominatore, maestro: difficile trovare i termini corretti per definire la prestazione di Kalle Rovanpera in questo Day 1 del Rally Croazia, con il finlandese apparso in assoluto controllo della gara dal primo all’ultimo metro competitivo.

L’asfalto viscido che tanto temevamo in sede di Preview non ha rappresentato un problema per il leader del Mondiale, il quale ha approfittato della strada pulita fornitagli dal numero 1 nell’ordine di partenza per conquistare ben 6 delle 8 PS di giornata mentre dietro di lui succedeva il finimondo. A questo punto il suo lavoro si riduce al tenere la macchina in strada per i prossimi due giorni, nella speranza di non incappare in noie meccaniche o problemi di sorta.

C’è stato, tuttavia, un nome che per qualche tempo ha tentato di insidiare il pilota Toyota: si tratta di Thierry Neuville (+1:04.0), capace di vincere una Speciale e di tenere un ritmo simile a quello del rivale per tutta la giornata. Pesa come un macigno il problema all’alternatore che ha lasciato l’equipaggio a piedi dopo l’ultima PS, costringendo i belgi a condurre la Hyundai a spinta: i 4 minuti di ritardo al timbro si traducono in 40 secondi di penalità e realisticamente escludono il #11 dalla lotta per la vittoria.

L’ibrido sembra non voler dar pace a Ott Tanak (+1:23.3): ancora una volta, la parte elettrica che consente ai piloti di avere un boost di potenza ha causato problemi all’estone, rischiando di causarne il ritiro lungo la PS 8. Una foratura occorsa lungo la PS 7 completa il danno, allontanando dalla vetta il pilota Hyundai più di quanto non meriterebbe. Nota positiva: grazie al fatto che diversi altri piloti hanno avuto un venerdì peggiore del suo, una giornata da dimenticare si trasforma miracolosamente in un podio provvisorio.

L’unico possibile ostacolo alle due Hyundai è rappresentato da un Craig Breen (+1:35.2) non velocissimo ma molto costante a bordo della sua Ford Puma Rally1. L’irlandese, alla prima uscita con il nuovo mezzo su asfalto bagnato, ha pagato oltre 10 secondi a speciale dai migliori, ma non ha sbagliato praticamente nulla durante tutto il giorno eccezion fatta per un lungo occorso durante la PS 2. Se i valori in campo dovessero rimanere questi anche domani, tuttavia, la quarta piazza rappresenterebbe il miglior risultato possibile per casa M-Sport.

Un testacoda ed un piccolo incidente rallentano la gara di Oliver Solberg (+2:38.5), quinto dopo le prime 8 PS. L’asfalto si conferma la superficie meno gradita, e i tempi messi in mostra lo confermano: lo svedese ha tuttavia dato dimostrazione di intelligenza quando, capendo che non aveva un passo sufficiente per stare con i migliori, ha semplicemente dichiarato “andiamo piano ed aspettiamo che gli altri abbiano problemi; qua è facile bucare una gomma o rompere qualcosa”.

Sesto posto per un Elfyn Evans (+2:49.1) che, trovandosi non troppo lontano, potrebbe iniziare a considerare seriamente una visita a Medjugorje. Due forature dell’anteriore sinistra nell’arco di una mattinata, probabilmente arrivate a causa di tagli troppo estremi, hanno compromesso irrimediabilmente la sua gara dopo neanche 50 km disputati. Continua l’inizio campionato da incubo, in un 2022 che finora lo ha visto racimolare solo 4 punticini.

L’ultima Rally1 a punti è quella di Takamoto Katsuta (+3:28.0), molto lento nelle prove del mattino e anch’egli incappato in una foratura nel pomeriggio. Una gara sottotono per il giapponese, che solitamente compensa all’incostanza con tempi piuttosto competitivi, ma è anche vero che si tratta di una delle prime uscite Mondiali su asfalto.

Da segnalare la giornataccia di Gus Greensmith, mai in palla fin dal mattino, che chiude 27esimo a +13:14.1 dopo aver perso un’eternità in un incidente occorso lungo la PS 8.

Ritirato Esapekka Lappi, che ha spezzato una sospensione contro un sasso nella prova di apertura, così come Adrien Fourmaux, finito nel giardino privato di un’abitazione a soli 200 mt dal via della PS 3.

Va bene che M-Sport è solita avere pazienza con i giovani piloti, specie con quelli promettenti come il francese, ma attenzione, perché è anche vero che una scuderia come quella di Wilson non può permettersi di riparare Ford Puma Rally1 tutti i venerdì sera.





Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.