La modica cifra è di 10000€ (sospesa) fino alla prossima infrazione. Questa la multa comminata a Toyota Gazoo Racing a seguito delle dichiarazioni, rilasciate dal Direttore del team Rob Leupen e non consentite dal Regolamento Sportivo del Mondiale, riguardanti il Balance of Performance in uso nel WEC.
Era la settimana della vigilia della 6 Ore di San Paolo, poi vinta dalla Toyota GR010 #8 di Hartley/Buemi/Hirakawa, quando Rob Leupen – ai microfoni dell’edizione olandese di Motorsport.com – si era lasciato andare a considerazioni piuttosto dirette riguardanti l’applicazione e le modalità di definizione del BoP da parte di FIA e ACO.
Sacrosanto, giusto? Giustooo?
Leggendo il Regolamento Sportivo del World Endurance Championship, infatti, andando al punto 6.2.1 è possibile leggere: “Costruttori, Concorrenti, Piloti e qualsiasi persona o entità associata alle loro iscrizioni non devono cercare di influenzare la definizione del BoP o commentare i risultati, in particolare attraverso dichiarazioni pubbliche, media e social network. Qualunque infrazione ai principi di cui sopra sarà sanzionata dai Commissari Sportivi, in qualsiasi momento della competizione, incluso il post-gara“.
Giusto? Sbagliato? Giusto e sbagliato allo stesso tempo? Vorremmo poter dire che non spetta a noi dirlo, ma in realtà essendo questo un articolo giornalistico riteniamo giusto riportare l’opinione personale di chi scrive in modo da sviscerare un tema fino ad adesso rimasto quiescente.
E l’opinione è piuttosto negativa, nella considerazione del fatto che l’intenzione della regola di imporre un veto su qualsiasi commento riguardo al delicato sistema di bilanciamento delle prestazioni viene totalmente meno nel momento in cui episodi come questo vengono alla luce. Basta una frase, un rapido controllo e una multa per scatenare tante discussioni quante ce ne sarebbero state (o forse di più?) nel caso di libertà di parola sul tema. Non saranno 10000€ a rovinare i bilanci di colossi come Toyota, Ferrari, Porsche, General Motors, Volkswagen, BMW, Renault.
Ecco, magari Isotta Fraschini dovrà per forza di cose stare un pochettino più all’erta d’ora in poi, ma il divieto di commentare aspetti che – per forza di cose – possono determinare per natura il risultato pista (e non potrebbe essere altrimenti nel Mondiale Endurance) pare stare stretto a molti addetti ai lavori; ci ricordiamo, ad esempio, le parole di Akio Toyoda – presidente Toyota – che nel weekend della 24 Ore di Le Mans 2023 aveva dichiarato di aver “perso per colpa della politica” e di non voler assistere ad una “battaglia politica chiusa che nessuno può vedere“, riferendosi alla decisione unilaterale di FIA/ACO di modificare ampiamente i parametri del BoP anche a stagione in corso, balzando a piè pari la regola che voleva solo cambiamenti minimi e il coinvolgimento dei costruttori.
Così come non saranno 10000€ a prosciugare i conti in banca degli interessati, non saranno di certo schermaglie e tecniche di comunicazione ad infierire sul buon funzionamento del Balance of Performance; parole contro calcoli e algoritmi matematici? Vedendola in questo modo, sembrerebbe per assurdo che FIA/ACO non nutrano certezze sul loro sistema di bilanciamento delle prestazioni tra LMH, LMDh e LMGT3 tutte diverse tra loro, con il timore che i numeri vengano cambiati da parole riportate da testate giornalistiche o pronunciate in conferenze stampa. Sarebbe molto strano. Bilanciamento che, in ogni caso, è invece assolutamente funzionale e – anche se non perfetto – ha regalato sino ad ora una splendida stagione WEC.
Ovviamente, al lettore l’onere di sua interpretazione e opinione a riguardo.
A parere della Federazione, però, ad essere violato da Toyota non è stato solo l’articolo 6.2.1 del Regolamento Sportivo del WEC; la multa ai nipponici è arrivata anche a causa della riscontrata violazione dell’articolo 12.2.1.f del Codice Sportivo Internazionale, che prevede una punizione per chi abbia pronunciato “Qualsiasi parola, atto o scritto che abbia causato danni morali o perdite, danni morali o perdite alla FIA, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti e, più in generale, all’interesse della FIA“
E le parole del Direttore di Toyota Gazoo Racing non sono passate inosservate al Media Delegate di FIA/ACO che, richiamati gli Stewards ad approfondire la questione, ha scoperchiato – per la prima volta dall’introduzione – il vaso di Pandora.
Sul documento Decision n. 7 pubblicato sul portale ufficiale del WEC si legge: “Il Sig. Leupen ha riconosciuto di aver risposto alle domande di un giornalista, Sig. Laurens Stade, in merito all’argomento BOP nel campionato WEC, che ha portato a un articolo di stampa pubblicato il 12 luglio 2024 sul sito web motorsport.com, nelle sue versioni olandese, italiana e inglese. Il Sig. Leupen ha chiesto di prendere in considerazione solo la versione olandese al fine di valutare le violazioni regolamentari per le quali è stato convocato davanti per le quali è stato convocato davanti ai Commissari Sportivi. In mancanza di un traduttore giurato a disposizione della giuria, si è deciso che il Presidente della Giuria leggesse parola per parola la versione inglese delle dichiarazioni rilasciate [dal Direttore Toyota], consentendo di valutare eventuali distorsioni, come da lui sostenuto, presenti nella versione inglese [quella notata dal Media Delegate, ndr] rispetto a quella olandese“
“Le dichiarazioni del Sig. Leupen sostengono che nella stagione 2023 la FIA avesse pubblicato il BoP una settimana prima della 24 ore di Le Mans e che questo <<non fosse conforme ai regolamenti applicabili>>, oltre a dichiarare che nel 2024 la metodologia della FIA <<non sia trasparente>> e che in futuro sia necessaria <<onestà>>“
“Queste dichiarazioni mettono in dubbio l’imparzialità della FIA, gettano sospetti sulla sua integrità e causano quindi un danno morale, in particolare considerando che l’articolo in questione è stato diffuso in più Paesi. Inoltre, questi commenti hanno la conseguenza diretta di mettere in dubbio l’integrità dei risultati sportivi del Campionato e di danneggiarne la credibilità“
Il quadro, dunque, è stato delineato e dovrebbe portare ad una sanzione certa e definita. Giusto?
“Assolutamente no.”
FIA/ACO
Ecco infatti il colpo da maestri dei Commissari Sportivi, che nel documento ufficiale affermano che “questa sia una grave violazione delle regole, ma dato che si tratta della prima applicazione di questo regolamento nel campionato, hanno scelto di sospendere la multa per tutto il 2024, a condizione che non ci siano ulteriori violazioni di questo regolamento da parte di nessuno associato al concorrente. Tutti i concorrenti sono avvisati che le future violazioni non potranno ricevere la sospensione della sanzione”.
Più o meno la stessa situazione che si sperimenta spesso alle scuole superiori, dove l’intera classe rischia di finire in punizione per colpa di un compagno che ha osato dire una parola di troppo alla intransigente professoressa: la temutissima Sig.ra Fede Razione.
Uomo avvisato, mezzo salvACO.