close
4 RuoteSu pistaWEC & Endurance

WEC, strapotere Porsche nella 1812 KM del Qatar. Penske #6 trionfa in Hypercar, PureRxcing #92 in LMGT3





La stagione WEC 2024 non poteva iniziare al meglio: dopo 335 giri intensi il successo è tutto di Porsche, che trionfa in entrambe le Classi e occupa le prime 3 posizioni in classe Hypercar. La Porsche Penske 963 #6 è la vincitrice della prima 1812 KM del Qatar, al termine di 10 ore condotte magistralmente da Estre/Lotterer/L. Vanthoor ma non senza un brivido finale. A vincere in Classe LMGT3 è invece la Porsche 911 GT3 R #92 del team Manthey PureRxcing, con l’equipaggio Malykhin/Sturm/Bachler che inaugurano la nuova era GT nel World Endurance Championship.

1812 km qatar
© Porsche Newsroom

La prima gara del WEC in Qatar non ha sicuramente deluso le aspettative; dopo 335 giri e 10 ore di intensa battaglia, a spuntarla sono stati Kevin Estre/Andre Lotterer/Laurens Vanthoor a bordo della Porsche Penske #6 , grazie ad una 1812 KM del Qatar condotta con autorevolezza e senza commettere particolari errori di guida e – soprattutto – strategici. La gara della 963 ha vissuto solo un momento di grande tensione quando, a poco meno di 60′ dalla bandiera a scacchi, Kevin Estre si è toccato con una Lexus LMGT3 in curva 9 perdendo il display led posizionato sulla fincata sinistra.

Per evitare ogni possibile sanzione, gli uomini Penske hanno pensato “all’americana”: pronti con un adesivo riportante il #6, pit-stop rapidissimo a 7 giri dalla fine, una bella strofinata alla carrozzeria e…questo è un Art Attack!

Vittoria che solo la Peugeot 9X8 #93 è riuscita a tratti a mettere in discussione. L’indecifrabile vettura francese è stata protagonista di una gara priva di errori e molto costante. Questo fino a 2 giri dalla bandiera a scacchi. In un colossale deja-vu al sapore di Toyota, la vettura guidata da Jean-Eric Vergne ha subìto un problema tecnico ad un passo dal miglior risultato nel WEC, dopo un grande lavoro svolto lungo tutto il weekend e un’ottima strategia. Per il francese e i suoi compagni Mikkel Jensen e Nico Muller la delusione è atroce, essendo stati in grado di tagliare il traguardo solamente in 7a posizione. Non meglio è andata alla #94, centrata al via dalla Cadillac di Alex Lynn e protagonista di una gara travagliata.

A chi giova tutto questo? Al Hertz Team Jota, che conquista il primo podio per un prototipo “cliente” nel WEC e anche il primo personale in classe Hypercar grazie alla grande prestazione di Callum Ilott (una grandissima sorpresa), Will Stevens (ormai una conferma tra i prototipi) e Norman Nato, autore di una consistente prima prova. Podio che, oltre le due Porsche 963 appena citate, è completato – guarda un po’ – dalla Porsche Penske #5. Partito dalla pole, il prototipo guidato da Christensen/Campbell/Makowiecki ha sofferto una prima parte di gara travagliata, con il danese in sofferenza a causa di pesanti vibrazioni; tempo perso e strategia non eccezionale hanno consentito alla gemella #6 di diventare l’auto su cui puntare. L’ultima parte di gara, svolta principalmente da Estre, è stata quella in cui il recupero si è fatto più evidente, consentendo nel finale di farsi trovare pronti e ottenere quello che ormai sembrava un insperato podio.

La terza grande Endurance dell’anno – dopo la 24h di Daytona di gennaio, valida per l’IMSA, e la 12h di Bathurst vinta da Campbell/Guven/Vanthoor – ha dunque inaugurato in Qatar una nuova era del WEC con l’ingresso di marchi come Lamborghini, BMW, Alpine, Isotta Fraschini (Hypercar) e Ford Mustang, Lexus e McLaren nella nuova Classe LMGT3 creata in sostituzione delle pensionate GTE. Una griglia foltissima – qui l’entry list completa del WEC 2024 – e, come visto lungo le 10 ore di Losail, davvero in grado di far divertire e appassionare.

1812 KM del Qatar partita in maniera eccellente per Ferrari, con Miguel Molina capace di balzare dalla 4a alla 1a posizione con una staccata perfetta all’esterno di Curva 1, dove la Porsche #5 di Michael Christensen non riesce a mantenere la pole position conquistata nella qualifica di ieri.

Prima gara del World Endurance Championship che però, per gli uomini di AF Corse, si è rivelata più amara del previsto. Proprio lo spagnolo della #50 si è visto comminare – dopo 60′ di gara – un drive-through per aver tagliato la linea bianca in ingresso della pit-lane, nonchè 5″ di penalità aggiunti al pit-stop (a 2 ore dalla fine) a causa di una sosta non svolta in maniera regolamentare. Per non farsi mancare nulla, a 60′ dalla bandiera a scacchi James Calado è costretto a scontare nuovamente un drive-through sulla Ferrari #51 dopo aver accompagnato gentilmente Julien Andlauer e la sua Porsche #99 verso il muretto dei box.

Non meglio è andata alla vincitrice della 24 ore di Le Mans del Centenario corsa nel 2023: la #51, infatti, ha visto la sua gara complicarsi enormemente dopo aver perso il blocco posteriore del bodywork, volato via a causa dell’aria penetrata sotto la parte danneggiata da un lieve contatto. La migliore 499P, ironicamente – ma neanche troppo – è risultata dunque la nuova entrata #83 gestita in autonomia da AF Corse, con Robert Kubica/Yifei Ye/Robert Shwartzman capaci di gestire al meglio l’Energy Tank, gli pneumatici Michelin e rimanendo fuori dai guai per concludere in 6a posizione contro l’8a della #50 di Nielsen/Fuoco/Molina.

© AF Corse

Posizioni di centro gruppo che ha occupato – assieme a Cadillac #2, poi rediviva e costante nel finale tanto da ottenere una buona 4a posizione con Lynn/Bamber/Bourdais, bravi in economia della gara – la Toyota GR010. La vettura nipponica, assoluta mattatrice delle ultime stagioni del WEC, ha vissuto in Qatar il peggior weekend da 7 anni a questa parte. Mai in lotta per il podio, mai al passo, vettura difficile da guidare. I volti di Buemi/Hartley/Hirakawa (sulla #8 alla fine 10a) sono sicuramente più cupi di quelli di De Vries/Conway/Kobayashi che, tra i due equipaggi, sono coloro che hanno sofferto di meno chiudendo in 7a piazza.

Guai che, in partenza, hanno colpito la Peugeot #94 di Paul di Resta, centrato dalla Cadillac #2 di Alex Lynn e spedito in testacoda. Un vero peccato per la casa francese, costretta a rincorrere e successivamente ritirare nel garage la #94 per una sostituzione (durata 30′) della batteria. Un peccato reso ancor più evidente e amaro guardando al passo – e al potenziale risultato – dalla gemella #93, dimostratasi davvero un osso durissimo grazie a un BoP favorevole, ad una pista adatta alle peculiari caratteristiche della 9X8 e alla maestria di Jean-Eric Vergne/Nico Muller/Mikkel Jensen. Solo il destino – sottoforma di carburante terminato – ha impedito ai ragazzi del team francese di ottenere il miglior risultato nel WEC proprio nella gara antecedente all’appuntamento di Imola (qui il calendario WEC 2024), dove è previsto il debutto della versione EVO della particolare 9X8.

Ma per Peugeot TotalEnergies non è finita: Jean-Eric Vergne, nel tentativo di tagliare il traguardo con la #93 dopo che questa si era mestamente fermata in Curva 2, ha completato gli ultimi due giri senza carburante e con il solo aiuto della parte elettrica, risultando però in contrasto il regolamento che ne permette l’attivazione solamente oltre i 150 Km/h.

Risultato? Squalifica dalla gara, nessun punto guadagnato. Oltre il danno, la beffa atroce. Che fregatura.

© Peugeot Sport

In Classe Hypercar, doveroso analizzare anche i debutti Alpine, Lamborghini, BMW e Isotta Fraschini al termine della 1812 KM del Qatar.

Partendo da quella che nel complesso si è dimostrata più solida, Alpine ha sviluppato una vettura – la A424 – capace di ottenere punti alla prima chiamata con la #35 di Chatin/Habsburg/Milesi. Più opaca la prestazione della #36, con Lapierre/Mick Schumacher/Vaxiviere spesso coinvolti in escursioni fuori pista e non al passo della gemella.

Passando a BMW, la M Hybrid V8 al debutto nel WEC si dimostra quella vista in IMSA; parecchio lavoro sembra da fare sulla vettura della Casa dell’Elica che, nonostante equipaggi di prim’ordine, paga l’adattamento a nuovi pneumatici e la regolazione fine non ancora a punto, senza dimenticare problemi di affidabilità che hanno costretto la #15 di D. Vanthoor/Marciello/Wittmann a non concludere la 1812 KM del Qatar.

1812 km qatar
© Peugeot Sport

Arriviamo dunque al capitolo Isotta Fraschini. Capitolo che si chiude a metà gara circa, quando il team meneghino supportato da Duqeine – dopo un avvio travagliato che aveva visto Vernay fermo prima dello start – è stato costretto a rientrare ai box con un evidente problema all’asse anteriore destro. Non si contano poi le infrazioni commesse – sia dal punto di vista tecnico che sportivo – con la magia di Bennett che debutta nel WEC salendo in macchina e ottenendo subito una penalità per aver superato i limiti di velocità in corsia box. “Chi ben comincia…”, si suol dire. In ogni caso, per battere Golia a Davide servirà tempo, calma e apprendimento, e non vediamo l’ora di vederlo in grado di farlo.

1812 km qatar
© Manthey (X)

Passando alla nuova Classe LMGT3, nulla da dire riguardo la condotta di gara della Porsche 911 del Team PureRxcing, supportato da Manthey. Malykhin si è dimostrato il gentleman più in forma della giornata, dimsotrando capacità di attacco e di difesa in molte situazioni. Il passo della #92 è risultato imprendibile, con i più diretti insegutiori – la #27 di Heart of Racing (Mancinelli/James/Riberas) – che hanno sprecato una grande occasione per rimanere in contesa per la vittoria a causa di un errore di Alex Ribeiras in curva 4. Completa il podio un’altra Aston Martin Vantage AMR, la #777 di D’Station Racing con Mateu/Bastard/Sorensen che agguanta il podio davanti alla BMW M4 più riconoscibile del pianeta.

1812 km qatar
© DPPI/FIA WEC

Valentino Rossi, al debutto assoluto nel WEC con BMW da pilota ufficiale dopo 2 anni di crescita continua nel GTWC e reduce da una grande prestazione a Bathurst, si è dimostrato totalmente all’altezza della situazione imprimendo un passo costante e compiendo manovre decise quando necessario. Bene anche Al Harthy, gentleman che ha effettuato le prime 3 ore 20 di gara, e bene anche il solido Maxime Martin.

Questa la classifica finale del FIA WEC 1812 KM del Qatar:

WEC 1812 KM QATAR – RIASSUNTO DELLA GARA

© Ferrari Hypercar

ORA 1 – Parte la stagione WEC 2024

19 Hypercar, 18 LMGT3, 1812 KM da percorrere o 10 ore di gara da completare; a Losail è tutto pronto per dare il via alla prima gara dell’attesissimo World Endurance Championship 2024.

Bandiera verde in Qatar per la prima gara di una nuova golden era del WEC! Parte a fionda la Ferrari 499P #50 di Miguel Molina, che passa dalla 4a posizione alla prima nel giro di 500m aggirando la Peugetot #93, la Jota Sport #12 e la Porsche #5 in un colpo solo all’esterno della prima curva! Poco più dietro, la Peugeot #94 è spedita in testacoda dopo un contatto con la Cadillac di Alex Lynn e finisce in via di fuga, ma Paul di Resta è abile nel riprendere il controllo e continuare, seppur in 16a piazza. Tutte le Hypercar sono partite con le Michelin a mescola dura, caratterizzate dalla banda rossa.

La bandiera verde a Losail inaugura anche la nuova era per la Classe LMGT3 che, con i piloti Bronze al volante, regalano una partenza tutto sommato regolare e senza particolari scambi di posizioni; davanti a tutti rimane la Corvette Z06 #81 di Tom Van Rompuy, seguita dalla Porsche #92 del team Pureraxing guidata da Malykhin, molto aggressivo nei primi passaggi senza tuttavia trovare il modo di sbarazzarsi della gialla di TF Sport fino al giro 8 quando, con una bella manovra three wide con l’Aston #777 e la Corvette #81, salta quest’ultima in staccata di Curva 4. Fuori dai giochi la McLaren #59 di United Autosport, con un problema alla posteriore destra investigato all’interno del garage.

Giro 9, sbavatura per Christensen che a momenti la lancia in Bahrain la sua Porsche 963 #5 nel tentativo di agganciarsi alla Ferrari #50 di Molina, leader della 1812 KM del Qatar. Questo dà l’opportunità alla Peugeot 9X8 #93 di Nico Muller di farsi vedere negli specchietti dello spagnolo dopo un gran sorpasso sull’alfiere Porsche, passando in 2a posizione.

Giro 15, e belle manovre tra la Ferrari 296 Vista AF Corse di Thomas Flohr #54 (in 5a posizione) e l’Aston Martin #777 guidata da Ian James (in 4a posizione) porta spettacolo, e successivamente anche un contatto tra quest’ultima e la Corvette #81, scesa in 3a piazza. Nel contempo, in Classe regina c’è un cambio di leadership! La Peugeot 9X8 #93 di Nico Muller raggiunge la Ferrari #50 di Molina e la passa con una grande manovra all’esterno di Curva 1, prendendo poi un margine di 5″. Un giro dopo tocca a Will Stevens regalare spettacolo, con una grande staccata in Curva 7 con cui passa la Porsche #5 (partita dalla pole) portando la sua Porsche Jota Sport #12 in 3a posizione.

Fino a questo momento non pervenute le Toyota GR010 (con la #7 di Conway in 8a e la #8 di Buemi in 14a), Lamborghini SC63 di Iron Lynx (17a piazza con Kvyat) e Isotta Fraschini Tipo6 LMH (che paga 1″ di passo su Lambo ed è 19a e ultima). Discretamente bene le BMW M Hybrid V8, con la #20 di Renè Rast in 11a posizione e la #15 di Marco Wittmann in 12a che pagano circa 1″ sul passo rispetto ai leader.

Le due grandi novità in LMGT3, ossia Lexus e Ford Mustang, arrivano al contatto causato proprio dalla #78 di Akkodis ASP ai danni della meravigliosa macchina bestia #88 di Proton Competition guidata dal nostro Giorgio Roda; Arnold Robin, dunque, si piglia un drive-through da scontare.

Primi pit-stop in Hypercar, con la Isotta Fraschini Tipo6-C che si ferma dopo 47′ seguita, un giro dopo (dunque al 28°), dalla Ferrari #50 di Miguel Molina che si trovava in 2a posizione; solo cambio gomme di sinistra, lo spagnolo rimane in macchina. La Peugeot #93, leader in Hypercar, rientra al giro 33 (quindi 5 passaggi dopo la Ferrari #50), seguita da tutti gli altri prototipi. Cambi pilota per Porsche Jota #12 (fuori Stevens, dentro Nato), Porsche Jota #38 (fuori Hanson, dentro Button che debutta su prototipo nel WEC), BMW WRT #15 (fuori Wittmann e dentro Raffaele Marciello, anch’esso al debutto nel WEC). Chi perde più tempo è però la Cadillac #2 di Alex Lynn che, dopo una buona qualifica, è piombata indietro dopo un contatto in partenza con la Peugeot #94 che ha danneggiato il faro anteriore sinistro e costringe gli uomini di Chip Ganassi Racing a cambiare il muso della V8 Series.

Momento di Pit-Stop anche in LMGT3, con la Porsche #92 di Purerxcing che (da leader) si ferma al giro 28 per fare solo rifornimento. Fanno lo stesso tutti gli altri, con una classifica che alla fine del primo giro di soste recita: Porsche #92, Aston Martin #27, Ferrari #54, BMW #46 per le prime 4 posizioni. In lotta per la 5a piazza, le ragazze di Iron Dames (Lamborghini #85) scendono in 13a dopo essere state le uniche ad effettuare il cambio pilota. Scesa la veloce Bovy, in macchina Michelle Gatting.

E poco prima del termine della prima ora della 1812 KM del Qatar, il primo colpo di scena: la Ferrari #50 di Miguel Molina si becca un drive-through per aver tagliato la linea bianca nel momento del rientro ai box. LA FREGATURA. Lo spagnolo, dopo aver occupato la testa della corsa e la 2a posizione, torna in pista solamente 12°.

ORA 2 – Ferrari soffre, Porsche e Peugeot all’attacco

Dopo il giro di soste, in Hypercar c’è un uomo in missione: Laurens Vanthoor, ritrovatosi in 2a posizione dietro la Peugeot #93, al giro 45 prova a passa all’esterno, mette il muso avanti per un secondo ma poi si allarga, con un leggero bacio alla 9X8 che rimane davanti! Nico Muller è ora sotto pressione, e ricomincia a spingere; sfortunatamente per lui, Vanthoor non molla e gli resta incollato.

In Classe LMGT3 sembra non esserci partita tra la Porsche 911 GT3 R di Aliaksandr Malykhin e il resto del gruppo, con il team Manthey Purerxing ad aprire un gap di 25″ sull’Aston Martin #777 del team D’Station seguita a sua volta dalla BMW M4 #46 del Team WRT guidata dal Bronze Ahmad Al Harthy ma sulla quale dovranno balzare, nei prossimi stint, uno tra Valentino Rossi e Maxime Martin.

Cambio di leader in Hypercar! Al giro 54 è la Porsche Penske #6 di Laurens Vanthoor ad approfittare di un lungo della Peugeot #93 di Muller in Curva 1 per passare in testa alla 1812 KM del Qatar!

Ma 3 giri dopo, ecco il disastro per la Ferrari #51. Dopo un leggero contatto con la McLaren di United Autosport nel secondo settore, con la parte posteriore della 499P coinvolta, ecco che all’improvviso l’intero blocco posteriore del bodywork si stacca a causa dell’aria svolazzando liberamente sull’asfalto di Losail. LA FREGATURA (pt. 2). Prima Full Course Yellow della 1812 KM del Qatar, tutti a 80Km/h. Questo dà un po’ di pace anche alla Porsche #6, che soffre evidenti e fastidiose vibrazioni che rallentano Christensen.

Siamo a 1 ora e 48 minuti di gara, e il secondo giro di soste è inaugurato dalla Ferrari #50, impegnata nel recupero dopo la penalità rimediata da Molina; lo spagnolo lascia ora il posto a Nicklas Nielsen. Dopo 8′ si ferma anche la #38 di Jota Sport, sulla quale sale Rasmussen al posto di Button.

ORA 3 – Corvette #81 si ritira, Marciello debutta su BMW LMDh

Raffaele Marciello, sulla LMDh BMW #20, sfanala alla LMH Totoya GR010 #8 di Brendon Hartley, Campionessa WEC 2023. What a time to be alive.

Lello, in modalità A22 del Brennero, pressa il kiwi ormai da parecchi giri e sembra pronto a conquistare la 9a posizione in Hypercar. Poco più dietro, l’altra BMW M Hybrid V8 #15 perde una posizione (l’11a) sulla Cadillac #2 (guidata ora da Bourdais e impegnata nella difficile rimonta) ma soprattutto soffre di problemi elettronici che impediscono a Robin Frijns di avere dati e informazioni a portata. Per le vetture del Team WRT non è comunque finito l’impegno, perché dietro di loro plana rapidamente la Ferrari 499P #50 di Nielsen che, dopo essersi sbarazzato del debuttante Mick Schumacher su Alpine #36, si lancia all’attacco delle due LMDh pur avendo 5 giri in più sui propri pneumatici.

Sono passate 2 ore e 35 minuti (e 90 giri) dalla bandiera verde, e un ulteriore colpo di scena si palesa in Qatar: la Corvette #81 del team TF Sport è ferma in ingresso della pit-lane per un problema tecnico; gli uomini di Tom Ferrier corrono a recuperarla per verificarne la natura, ma per la vettura partita dalla pole position di Classe LMGT3 le cose diventano drammaticamente complicate. Lo stesso Team Principal rivela che la natura dei problemi riguarda la trasmissione e la relativa parte elettronica.

Giro 99/335, Porsche Penske opera la terza sosta sulla #6, leader della 1812 KM del Qatar, con Kevin Estre a compiere un doble-stint. Ai box battaglia tra Toyota #8 e Cadillac #2, con la Campionessa 2023 a rientrare davanti e a riemergere dietro (e di parecchio) a causa del cambio di gomme anche al posteriore operato dagli uomini Gazoo Racing. Cadillac ora 9a con Bourdais, Toyota #8 in 12a ancora con Brendon Hartley alla guida.

ORA 4 – Valentino Rossi debutta nel WEC su BMW #46

Si entra nella 4a ora, dopo 3 soste a testa per i team di Classe Hypercar, con questa classifica:

© FIA WEC

Per quanto riguarda la Classe LMGT3, all’inizio della 4a ora le strategie mostrano i primi 9 su 3 soste, mentre dal 10° al 18° su 4.

Giro 117/335 della 1812 KM del Qatar, 3 ore e 28 minuti dalla bandiera verde. Valentino Rossi fa il suo debutto ufficiale nel WEC alla guida della BMW M4 #46 del Team WRT! Il Dottore (pilota Silver) rileva il volante dal Bronze Ahmad Al Harthy che, dopo 3 ore e 22 validi per il conteggio del tempo di guida minimo, ha rispettato il regolamento e può riposarsi. Il pilota dell’Oman è stato costante e ha portato la #46 ai box quando si trovava in 7a posizione, avendo fatto segnare 1’55″960 come suo tempo migliore. Sarà interessante valutare le prestazioni di Rossi e Maxime Martin che si alterneranno sino alla fine.

Giro 124/335, 3 ore e 40 minuti dentro la gara: si ferma ancora una volta in anticipo la Ferrari 499P #50 di AF Corse, che scende dalla 10a alla 17a posizione effettuando il cambio pilota tra Nielsen e Antonio Fuoco. Si ferma anche la #83 di AF Corse, che viaggiava in 5a posizione: dopo una prima parte di stint alternati tra Ye e Kubica, la vettura “privata” di Amato Ferrari si appresta a tornare in pista 12a con Robert Shwartzman alla guida. Sosta anche per gli inseguitori della leader Porsche #6, ossia Peugeot #93; cambio pilota (fuori Jensen, dentro Vergne), e sostituzione pneumatici Michelin di sinistra (ancora mescola dura). Un giro dopo, ecco proprio la Porsche Penske #6 ai box; sosta con cambio pilota per i leader, con Kevin Estre che lascia il sedile a Andrè Lotterer; servizio completo, montate 4 gomme nuove a mescola dura. Il margine sin qui accumulato e un tempo molto simile a quello di Peugeot durante la sosta consente alla 963 di Stoccarda di tornare in testa alla 1812 KM del Qatar con 37″ di vantaggio sulla #93. Dietro di loro si fermano anche Porsche Jota Sport #12 (+50″) e Porsche Penske #5 (+55″), seguite a distanza ravvicinata da un ottima Ferrari AF Corse #83 che, con Shwartzman, si libera con un gran sorpasso in Curva 1 della Toyota #7 guidata ora da Kamui Kobayashi.

ORA 5 – Toyota arranca, Mancinelli protagonista in LMGT3

Toyota GR010 che inizia la 5a ora con una vettura, la #8, inseguita e messa sotto pressione dalla Ferrari #50 di Antonio Fuoco; Ryo Hirakawa si è fermato da soli 5 giri, e ha gli penumatici non perfettamente in temperatura. L’italiano, dal canto suo, ha effettuato la sua sosta 14 passaggi fa e viaggia 2 decimi più rapido del nipponico. A proposito di italiani, Valentino Rossi con la BMW #46 si prende la 4a posizione con una bella manovra ai danni della Porsche Manthey EMA #91, che ha il Gentleman Shahin alla guida. In questa fase, il ritmo del pilota di Tavullia si attesta sul 1’55″3, circa 1″ più rapido del compagno Al Harthy.

Al giro 150/335 una piccola ma cruciale sbavatura alla penultima curva costa alla Toyota GR010 di Hirakawa la 9a posizione, agguantata dalla Ferrari #50 di Antonio Fuoco dopo un’estenuante pressione. Ferrari AF Corse che con la #51, 18esima, si ferma per la 5a solta di giornata (contro le 4 dei team su regolare strategia, fermi a 4) a causa di quella forzata dalla perdita del blocco posteriore.

Seconda Full Course Yellow chiamata a 5 ore e 28 minuti dal termine a causa di un detrito in pista; tutto si risolve in 3 minuti, e si riparte a spingere. Chi spinge parecchio è però Daniel Mancinelli a bordo della Aston Martin #27 di Heart of Racing. L’italiano, categoria Silver, dopo una bella rincorsa raggiunge e sorpassa la Porsche Manthey Purerxcing #92 all’ultima curva e si prende la testa della Classe LMGT3!

ORA 6 – Isotta Fraschini spezza i cuori degli appassionati

Siamo a metà della 1812 KM del Qatar, e…il debutto di Isotta Fraschini si ferma qui. La storia di Davide contro Golia si conclude, per questo primo capitolo, con un il sistema della sospensione anteriore destra totalmente piegato; Tipo6-C dentro al garage e tanto lavoro da compiere sul blocco anteriore prima di eventualmente essere riportata in pista. Cosa che non avverrà mai, costringendo il marchio meneghino a interrompere anzitempo la prima esperienza ufficiale.

La situazione in classifica al giro di boa della 1812 KM del Qatar è la seguente:

© FIA WEC

Finisce il primo turno di guida per Valentino Rossi, composto da 2 stint consecutivi, con il primo molto buono e il secondo con qualche difficoltà maggiore – a causa della maggior gommatura del tracciato che comporta più stress sugli pneumatici – ma comunque molto consistente. La BMW M4 fregiata col #46 è ancora 4a e in potenziale lotta per il podio.

Bella lotta ai margini della top-10 tra due LMDh, ossia Porsche Proton #99 (con Andlauer) e Alpine #36 (con Vaxiviere) che arrivano ai ferri corti in Curva 1, uscendone con la vettura di Stoccarda in 10a posizione e la debuttante Alpine A424 in 11a.

Giro 192/335, si ferma la Peugeot 9X8 #93 (2a in classifica) che effettua cambio pilota (fuori Vergne, dentro Muller) e cambia solo gli pneumatici di sinistra. Bisogna aspettare solo 2 giri per vedere la Porsche Penske #6, leader della 1812 KM del Qatar fino a questo momento, fermarsi ai box per effettuare un cambio pilota: fuori Andrè Lotterer, autore di un turno non pulitissimo ma comunque veloce, e dentro Laurens Vanthoor. Fase critica, con i leader con due giri di temperatura i meno sulle gomme, e una pista che in questo momento è scesa a 32.30°. Mentre ci avviciniamo alla fase del tramonto e all’accensione delle luci artificiali, Porsche #6 mantiene comunque un discreto gap attorno ai 15″, ma Peugeot #93 rimane al passo.

ORA 7 – Porsche #6 allunga, cambio di leadership in LMGT3

Dopo più di mezz’ora e 20 giri persi, la Peugeot 9X8 #94 è pronta a tornare in pista dopo aver subìto un cambio batteria, che ha reso totalmente da cestinare l’appuntamento Qatariota per Vandoorne/Duval/Di Resta. Problemi anche per Lamborghini, con l’unica SC63 ferma al giro 212/335 per problemi alla parte posteriore (trasmissione) esaminati nella piazzola dei box; torna in pista 17a dopo un lungo pit-stop, e ultima delle Hypercar ancora in gara.

In Classe LMGT3 disastro per la #27 di Heart of Racing! Alex Ribeiras (pilota Gold), dopo essersi preso la leadership e aver accumulato 5″ di margine, è autore di un testacoda in Curva 4 che, dopo una sosta fuori programma, costringe i meccanici a dover ripulire la macchina, verificarne l’integrità e cambiare pneumatici; sulla Vantage AMR LMGT3 sale dunque nuovamente Daniel Mancinelli. La Classifica LMGT3, a 3 ore e 28 minuti rimanenti, vede la Porsche 911 GT3R di Manthey Purerxcing #91 in testa con Klaus Bachler ora al volante, seguita proprio dalla #27 di Heart of Racing (+1 giro) e dalla BMW M4 #46 del Team WRT sulla quale è salito l’asso belga Maxime Martin.

Proprio la #92, leader di Classe, torna ai box al giro 223/335 per effettuare l’8a sosta della prima gara del WEC in Qatar. Dopo un buonissimo stint di Klaus Bachler (pilota Platinum dell’equipaggio), sale a bordo Joel Sturm (categoria Silver). Classe LMGT3 che rischia di creare caos, con un fortuito contatto tra la Lexus #78 di Akkodis e la BMW #31 di WRT a collidere in approccio di Curva 1. Disastro: sfiorato.

ORA 8 – Campbell e Button ai ferri corti, Porsche #6 ancora davanti

Mancano 100 giri, e la situazione sembra stabile. Non per Mick Schumacher che, al debutto nel WEC proprio in Qatar con la Alpine A424 #36, si ritrova per ghiaia dopo un contatto con la Ferrari 296 LMGT3 #55 di Vista AF Corse in approccio di Curva 8. Tutto a posto, ripreso fiato, di nuovo in pista (in 9a posizione).

Battaglia durissima, corpo a corpo, tra la Porsche Penkse #5 di Campbell e la #38 di Jota Sport di Jenson Button che arrivano addirittura al contatto, con l’australiano ad avere la meglio sul debuttante Campione del Mondo F1 2009. Porsche ufficiale di nuovo 3a, Button torna ai box e lascia il sedile a Phil Hanson che torna in pista 8°.

2 ore e 24 minuti alla fine, giro 256/335, ed è 8a sosta per la Peugeot #93; balza fuori Muller, entra Mikkel Jensen. Si ferma ancora due giri dopo la Porsche Penske #6, leader della gara, che cambia piloti inserendo Kevin Estre per far riposare Laurens Vanthoor in quest’ultima parte di apertura WEC in Qatar.

Giro 289/335 e dalla 2a posizione si ferma la Peugeot #93; mantiene le gomme medie montate all’inizio dello scorso stint, e si appresta a percorrere il terzultimo sullo sullo stesso set. Solo carburante e cambio pilota, con Vergne che rileva il sedile da Jensen e torna in pista in 3a posizione, dietro alla Porsche #5 di Matt Campbell che sale così alle spalle della leader #6 ma dovrà effettuare una sosta più lenta prossimamente.

La strategia inizia a diventare cruciale per evitare uno splash & go nel finale: al giro 291/335 (quindi sempre due giri dopo, come da pattern impostato da inizio gara in poi) è la volta anche della Porsche Penske #6. Kevin Estre torna in pista di nuovo in testa con 53″ di vantaggio sulla gemella #5, che si ferma con Campbell al giro 294 per riemergere 4a, alle spalle della #12 di Jota Sport che si è fermata al giro 282/335.

In tutto questo, grande dura battaglia tra James Calado sulla Ferrari 499P #51 e Julien Andlauer sulla Porsche #99 di Proton Competition che, aggressiva in uscita dall’ultima curva, viene gentilmente accompagnata verso il muretto dei box dall’inglese di AF Corse. Direzione Gara al lavoro, ma sorpasso completato e 11a posizione conquistata.

ULTIMA ORA – Porsche #6 rischia, Peugeot azzarda, Jota prova a rispondere

© FIA WEC

Entra in azione Callum Ilott sulla Porsche Jota #12, che raggiunge la Peugeot #93 di Vergne grazie ad un ritmo impressionante (1’42” per Ilott, 1’44″3 per Vergne su gomme medie usate in un doppio stint), e al giro 305/335 l’attacco è maturo. Ma attenzione! Sulla Porsche #6 in testa alla 1812 KM del Qatar si è rotto ed è mancante il pannello led indicante la posizione della vettura, che da regolamento deve essere acceso! Questo significa che, in caso di sosta forzata per Estre/Vanthoor/Lotterer potrebbe esserci la concreta possibilità che un sorpasso per la 2a posizione diventi determinante per la vittoria.

Dopo 27 giri termina lo stint di Ilott, che porta la sua Porsche #12 nella piazzola di Jota per tentare un undercut nei confronti della Peugeot #93. Mancano 47′, la sosta dura 1’21” e, a tutti gli effetti, dovrebbe essere l’ultima per la vettura dorata. Jota che, se da un lato gioisce, dall’altro vive un bel problema: la #38 di Rasmussen rientra ai box, ma sembra soffrire un problema elettrico che rende pericoloso avvicinarsi alla vettura. Purtroppo si tratta di un ritiro per la seconda vettura del team inglese.

Arriva finalmente la notizia: il pannello della Porsche #6 non necessita di essere sostituito. A meno di clamorosi colpi di scena, a 35′ dalla bandiera a scacchi sulla 1812 KM del Qatar la prima posizione di Estre/Lotterer/L. Vanthoor sembra al sicuro.

Le posizioni di podio sono ancora incerte: deve fermarsi la Peugeot #93 che occupa la 2a posizione, e lo fa al giro 318/335. Rabbocco di carburante molto breve (forse troppo?), mentre la Porsche Penske #5 passa sul rettilineo del traguardo; 59 secondi di pit-stop consentono alla 9X8 di rientrare davanti alla Jota Sport #12, destinata a non fermarsi più: posizione dunque guadagnata.

© Jota Sport

In LMGT3, nel frattempo, la Porsche #92 continua a mantenere la leadership nei confronti delle Aston Martin #27 di Heart of Racing e #777 di D’Station, che precedono una buonissima BMW M4 LMGT3 #46 con Al Harthy/Valentino Rossi/Maxime Martin a compiere un bel lavoro nel loro debutto nel World Endurance Championship.

Piove sul bagnato, invece, in casa Ferrari AF Corse: secondo drive-through per la #51, a causa dell’azzardata manovra sulla Porsche #99 di Andlauer.

L’ultima vettura di testa che necessita di fermarsi è la Porsche Penske #5 che, con Campbell, si ferma al giro 324/355 per uno splash & go dopo uno stint di 31 giri. La vettura partita in pole position, nonostante una sosta molto breve, torna in pista ai piedi del podio, solamente 4a.

Mancano solo 7 giri, ma di nuovo qualcosa di clamoroso sta per succedere: gli uomini di Penske sono pronti e attendono la Porsche #6, leader della gara, per appiccicare un adesivo riportante il numero sulla fiancata priva del pannello led! Il vantaggio su Peugeot si è ora ridotto a 37″, con JEV che gira su un buono 1’42″811 ma sicuramente non sufficiente per andare a prendere Kevin Estre.

Sufficiente potrebbe però essere il ritmo di Matt Campbell, davvero impressionante, per andare a riprendersi quantomeno la 3a posizione ai danni di un fenomenale Callum Ilott su Porsche Jota #12.

Ma ancora una volta, incredibile colpo di scena! A due giri dalla bandiera a scacchi sulla 1812 KM del Qatar, sfuma il podio per la Peugeot 9X8 #93, che rallenta improvvisamente a causa di un problema tecnico non definito e lascia sfilare la Porsche Jota Sport #12 e la Porsche Penske #5!

Dopo 335 giri arriva l’agognata bandiera a scacchi, sotto la quale passa per primo Kevin Estre che, con i compagni Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor, porta a casa una nuova grande vittoria per una Porsche 963 che sembra veramente aver fatto un passo avanti enorme rispetto al 2023. La prima 1812 KM del Qatar della storia parla tedesco.

Che finale da cuore in gola, con la vittoria che arriva anche per la Porsche #92 del Team Manthey Purerxcing che trionfa con Malykhin/Sturm/Bachler diventando la prima LMGT3 a vincere nel WEC.

Un primo appuntamento della stagione WEC 2024 che afferma l’inizio di una nuova golden era non poteva regalare spettacolo migliore. Prossimo appuntamento: 6 ore di Imola, 21 aprile 2024!





Tags : GT3Hypercarporsche 963qatar 1812 kmwecwec 2024world endurance championship
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.