A Sebastian Vettel, per tornare sul taccuino degli Steward, è stata sufficiente una sola sessione di prove libere. È stato infatti nel corso delle FP1 che il tedesco, appiedato improvvisamente dalla sua Aston Martin per via di un guasto alla PU Mercedes che lo ha poi costretto a saltare anche le successive FP2, si è reso protagonista di un gesto poi punito dalla FIA.
Il #5, una volta terminata la sessione, è tornato ai box in autonomia grazie a uno scooter. Vettel, per rientrare in pit lane, né è stato accompagnato da uno dei Commissari né ha utilizzato una delle stradine di servizio che costeggiano il circuito: salito a bordo del motorino, il tedesco è entrato in pista e, con il casco sollevato sopra la fronte, ha percorso il terzo settore dell’Albert Park a bassa velocità salutando di tanto in tanto il pubblico che lo acclamava.
Il suo comportamento è stato subito notato dalla Federazione, che sin dai minuti immediatamente successivi allo sventolare della bandiera a scacchi ha fatto sapere di avere avviato un’investigazione per “utilizzo non autorizzato di uno scooter in pista”. E ora, dopo diverse ore di quella che immagino sia stata un’approfondita consultazione, la stessa FIA ha deciso di comminare a Sebastian Vettel 5.000 € di multa per avere infranto l’articolo 26.7 del Regolamento Sportivo della Formula 1.
“Al termine della sessione e dopo avere subito un guasto tecnico, Vettel ha cercato un modo per tornare al suo box” – si legge nel comunicato della Federazione – “Un commissario era nei pressi, e Vettel ha chiesto a quest’ultimo se potesse guidare il suo scooter fino alla pit lane. Il commissario ha acconsentito ma Vettel, dopo essere salito a bordo del motorino e avendo constatato come il commissario non fosse dietro di lui, è partito alla volta dei box senza avere preventiva autorizzazione”. “Nello stesso frangente, il commissario stava però cercando di mettersi in contatto con la Direzione Gara per ricevere istruzioni più precise” – prosegue il comunicato – “In più, nel suo tornare ai box Vettel non ha utilizzato l’apposito percorso ma è invece entrato in pista, infrangendo così l’articolo 26.7 del Regolamento Sportivo della Formula 1 a norma del quale nessuno (tranne il personale identificato) può entrare nel tracciato nei cinque minuti successivi al termine della sessione. Non è previsto un simile permesso per i piloti, a meno che non siano specificamente autorizzati a fare ciò”.
Al tedesco, pur venendo concessa la possibilità di presentare appello, toccherà dunque sborsare i 5,000 € di multa per via di una decisione che, vista la particolare tematica toccata, farà certamente discooter…