5° al termine delle FP1, 7° al termine delle FP2: Max Verstappen, nella storia recente e recentissima del Circus, ha abituato gli appassionati di Formula 1 a ruolini di marcia ben diversi da quello mandato a referto nel venerdì del GP dell’Emilia Romagna.
Pur trattandosi solamente della prima giornata di prove libere del weekend – e dunque ben consapevole del fatto che in Red Bull Racing possano trovare il bandolo della matassa di una situazione apparentemente ingarbugliata – il #1 ha innegabilmente faticato più del previsto tra i cordoli e le curve del tracciato del Santerno. Tra errori commessi alle Acque Minerali e alla Rivazza, il nervosismo palesato nei confronti di Lewis Hamilton e il passo gara poco esaltante mostrato nella parte finale della sessione, l’olandese della Red Bull ha vissuto uno dei venerdì peggiori degli ultimi due anni, ed è lo stesso #1 ad ammetterlo senza troppi giri di parole.
“È stato un primo giorno complicato” – ha dichiarato Verstappen ai microfoni dei media una volta terminate le FP2 – “Non mi sono sentito a mio agio in macchina: la monoposto si muoveva molto, e perdere la vettura in queste situazioni diventa facilissimo. Ci sono alcune cose che dovremo rivedere, perché questo venerdì è andato decisamente male”.
Senza scomodare dietrologie connesse all’assenza di Adrian Newey o alla concomitanza con la 24 Ore del Nürburgring su iRacing, è evidente che in Red Bull sia stato l’assetto deliberato sulla base dei riscontri al simulatore a non avere funzionato come accade praticamente sempre. Entrambe le RB20 non sono parse alla pari delle Ferrari e delle McLaren nelle prime sgambate, e i numerosi interventi correttivi effettuati sulla monoposto di Verstappen hanno confermato come gli uomini di Milton Keynes si siano trovati di fronte alla necessità di risolvere un rompicapo inaspettato.
“Anche il long run è stato pessimo” – ha infatti proseguito l’olandese – “Dobbiamo sicuramente mettere a punto alcuni aspetti se vogliamo essere competitivi sabato e domenica, perché in questo venerdì siamo stati davvero molto lontani”. È evidente come Verstappen confidi parecchio nel lavoro degli ingegneri del team, che in più di un’occasione si sono rivelati capaci di raddrizzare tra il venerdì e il sabato dei weekend nati apparentemente storti. “Credo comunque che peggio delle FP1 e delle FP2 non si possa fare, giusto? Valuteremo diverse cose che potremo migliorare, fermo restando che sembra che gli altri abbiano effettivamente compiuto dei passi avanti. Da parte nostra posso dire invece che si è trattato solo di una giornata piuttosto brutta”, ha infine concluso l’olandese.
Verstappen e l’intera Red Bull Racing sono ora attesi a una riscossa nel corso delle FP3, in programma a partire dalle 12:30. Vedremo se la terza e ultima sessione di prove libere saprà raccontare una storia diversa da quella vista nel venerdì di Imola rendendo, per l’ennesima volta in queste ultime due stagioni, il #1 la lepre che fugge davanti a una muta di cacciatori che pare essersi notevolmente infoltita.