Frederic Vasseur, in un’intervista alla testata tedesca Auto Motor und Sport, ha analizzato l’inizio della stagione 2023, parlando delle difficoltà a capire la nuova SF-23, di come uno specifico reparto di Maranello abbia bisogno di migliorare e del confronto tra Leclerc e Sainz.
Non è stato un inizio facile quello della Ferrari targata Vasseur. Erede di una buona ma non eccelsa F1-75, ci si aspettava dalla SF-23 che fosse in grado di lottare per il mondiale. In fondo i tempi sembravano maturi, tanto che lo stesso amministratore delegato, Vigna, si era lasciato scappare che “Questa vettura non ha precedenti in termini di velocità”.
La realtà però è un’altra. Il Cavallino ha iniziato la stagione zoppicando, dimostrandosi più lenta, inaffidabile e meno capace di gestire le gomme non solo della Red Bull, ma anche dell’Aston Martin, mentre restano ancora da capire i rapporti di forza rispetto alla Mercedes. Proprio a proposito del travagliato inizio di stagione, Frederic Vasseur ha parlato alla testata tedesca Auto Motor und Sport, ammettendo che non sono ancora ben chiari i motivi per cui la Ferrari abbia così tanti problemi.
“Il nostro problema è che non possiamo sfruttare regolarmente il potenziale della monoposto, prima dobbiamo capire come possiamo ottimizzare il nostro pacchetto. Solamente allora potranno esserci le fasi di sviluppo”.
Vasseur ha poi ammesso come a Maranello si possa migliorare, soprattutto per quanto riguarda una parte specifica “C’è un reparto che deve migliorare, ma lo tengo per me“. “I benefici arrivano da tutti, compresa la parte di logistica perché ciò che viene risparmiato può finire direttamente per sviluppare la macchina. E non vale solo per aerodinamica e motore. Questa è la mentalità che voglio“
“Molte persone mi hanno detto che la Ferrari sarebbe stata difficile da gestire internamente e non è del tutto vero. L’atmosfera e la collaborazione all’interno del team sono buone, abbiamo più pressioni dall’esterno. Se mi riferisco alla stampa italiana? È il mio lavoro. Questi commenti possono influenzare il morale in squadra, anche se non hanno nulla a che fare con la realtà“
Infine, Vasseur ha concluso parlando dei due piloti, Charles Leclerc e Carlos Sainz, precisando come non esista una prima guida definita (come se adesso fosse necessario in questo momento, tra l’altro) “Ho lavorato trent’anni nelle categorie minori (è stato a capo della ART Grand Prix, ndr), e lì non c’è un primo e un secondo pilota, nonostante tutti abbiano lo stesso materiale a disposizione. Se si può fare nelle formule propedeutiche, non vedo perché la Ferrari non abbia questa capacità. Poi certo, ad un certo punto della stagione magari si deve prendere una decisione, ma abbiamo due piloti che possono vincere GP, fare podi e conquistare punti. Possiamo spingere a fondo con entrambi” ha concluso il Team Principal francese.