Follia. Semplicemente follia. Nessuna altra parola risulta in grado di descrivere adeguatamente questo Day 2 del Rally di Turchia, caratterizzato da una serie di colpi di scena mozzafiato a dir poco.
Ci eravamo lasciati ieri sera, con Thierry Neuville in prima posizione inseguito da Sebastien Ogier a breve distanza. Ebbene, nessuno dei due è stato in grado di giungere alla fine della giornata di oggi.
Il belga si è arreso alla PS 8, conclusa con quasi 2 minuti di ritardo a causa della rottura della sospensione anteriore sinistra: a quanto pare il problema non è stato causato da un’uscita di strada, dal momento che Neuville non ha sentito colpi sospetti durante la speciale, motivo per cui si sospetta un cedimento strutturale. La riparazione di fortuna messa in atto non è stata sufficiente, e l’equipaggio è stato infine costretto al ritiro.
Il 5 volte Campione del Mondo ha rischiato di incappare in un destino simile lungo la PS 10, in cui ha ceduto la sospensione anteriore destra. Il francese, a differenza del rivale, è riuscito a tornare sano e salvo al Parco Assistenza, ma i guai non erano finiti: lungo la prova successiva, Ogier ha mal compreso una nota dettata dal copilota Ingrassia, interpretando male una sequenza di curve lente e finendo in un fosso a velocità pressoché nulla. Nonostante non vi fossero danni, tuttavia, la macchina era rimasta incastrata senza possibilità di uscita: game over anche per il francese.
A questa notevole lista si sono aggiunti quest’oggi diversi altri equipaggi: la vettura di Craig Breen, che aveva iniziato a rilasciare fumo lungo la PS 11, ha preso fuoco al termine della stessa. L’aiuto di Tanak, accorso ad aiutare con il suo estintore, non è stato sufficiente e la C3 WRC #11 è bruciata completamente.
Ritiro anche per Esapekka Lappi, incappato in un incidente simile a quello di Ogier, con l’auto rimasta incastrata in un fosso senza particolari danni ma anche senza possibilità di uscita. Anche Mads Ostberg è stato costretto ad arrendersi per problemi al turbo occorsi lungo la speciale di apertura di oggi.
Al comando troviamo dunque Ott Tanak, che ha completamente ribaltato la difficile situazione in cui si trovava ieri sera anche grazie alla sorprendente affidabilità della sua Yaris WRC. Se le cose rimanessero come sono al momento, l’estone sarebbe in grado di sopravanzare Ogier in classifica e di portarsi a -11 da Neuville, senza contare l’eventuale bonus della Power Stage. Un risultato incredibile comunque vada a finire, se si pensa che 3 gare fa la differenza era di circa 70 punti.
L’unico che teoricamente potrebbe impensierire il #8 sarebbe il compagno di team Jari-Matti Latvala (+13.1). Utilizziamo il condizionale perché, molto probabilmente, al finlandese non sarà consentito di insidiare la posizione dell’altra Toyota per ovvi motivi di classifica Mondiale. Rimane quella che, finora, sarebbe la miglior posizione di arrivo in una stagione veramente complicata.
Terzo posto per l’incredulo Hayden Paddon (+1:10.5), che fino a ieri pareva completamente escluso dalla lotta per il podio. Il neozelandese, iscritto al Mondiale con un programma part-time, raccoglierebbe dunque il primo piazzamento nella top 3 in stagione dopo 2 quarti posti, aumentando leggermente le probabilità di rinnovo per il prossimo anno.
Grazie all’ecatombe avvenuta davanti a lui, Teemu Suninen (+3:22.2) riesce a raccogliere un ottimo quarto posto provvisorio nonostante l’approccio molto conservativo adottato in questo evento. Il finlandese non ha mai spinto, essendo stato iscritto prevalentemente per imparare ad approcciare una superficie poco conosciuta, eppure si appresta a raccogliere uno dei migliori risultati in stagione.
Quinto posto per Andreas Mikkelsen (+6:25.4), che ha patito le pene dell’inferno nel pomeriggio quando la sua i20 ha perso la trazione integrale diventando una WRC a trazione posteriore per un problema al differenziale. Un vero peccato per il norvegese, che si stava giocando la vittoria fino a quel momento.
Un insospettabile Henning Solberg (+11:55.5) coglie la sesta piazza. Insospettabile perché il norvegese, fratello del Petter Campione del Mondo 2003, è iscritto su una Fabia R5. Purtroppo per lui, il tipo di iscrizione che ha scelto non gli consentirà di accumulare punti validi per il Mondiale WRC-2, ma tutto sommato è probabile che questo fatto non gli interessi troppo.
Elfyn Evans (+16:49.0), rientrato con il Rally 2, chiude l’elenco delle WRC Plus a punti, mentre tra le WRC-2 troviamo Jan Kopecky (+17:05.9) al comando davanti a Simone Tempestini (+17:50.4). Chiude il podio provvisorio Chris Ingrham (+18:38.2).