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4 RuoteFormula 1Su pista

Tre su tre: Hamilton primo nelle FP3, ma Vettel è a soli 92 millesimi. Penalità per Verstappen, bene le Renault





Hamilton piglia tutto: le FP3 se le aggiudica ancora il pilota inglese. Grandissimo il feeling tra il #44 e la pista di Austin, ma dovrà guardarsi negli specchietti. Le Ferrari sono sempre in zona e la qualifica (in diretta sulla Rai e su Sky dalle 23.00) si preannuncia caldissima.

© formula1.com
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Lewis Hamilton ritorna al casco giallo e bianco e impone un 1’34”478 su gomme UltraSoft. Tre sessioni di prove libere su tre, ma con un vantaggio di soli 92 millesimi sull’avversario Sebastian Vettel. Il tedesco della Ferrari infatti firma un tempo di 1’34”570 a parità di gomma. La SF70H di Vettel è stata rimaneggiata a lungo: sostituito il cambio (senza penalità a causa di motivi d’affidabilità) e anche il telaio. La Scuderia temeva le preoccupazioni del #5 sull’anteriore e ha deciso di cambiare tutto a tempo di record, ritornando alla precedente configurazione delle sospensioni. Rispetto al compagno Raikkonen, Sebastian indossa il nuovo diffusore e un nuovo fondo con 4 profili posteriori anziché 5. Da segnalare anche l’ala anteriore modificata alla ricerca di maggiore efficienza aerodinamica. 19 i giri percorsi dal ferrarista, contro i 15 del rivale inglese.

Seguono poi le seconde guide: Valtterri Bottas con 1’34”692 e Kimi Raikkonen con 1’34”755, entrambi a quota 17 giri. Mentre le Mercedes hanno provato soltanto set di gomme UltraSoft, le Ferrari hanno effettuato un primissimo giro con la mescola SuperSoft. Quinto Max Verstappen (1’35”103, a +0’625) con 14 giri in saccoccia e qualche problemino. È andato lungo alla curva 7 a causa del forte vento che destabilizzava la vettura (nello stesso tratto si è girato Romain Grosjean su Haas, causando una VSC di una decina di minuti a metà sessione). Poi ha girato a lungo in regime di bandiera gialla per effettuare qualche collaudo. Il pilota olandese sconterà 15 posizioni di penalità sulla griglia di partenza a causa della sostituzione del motore termico, scelta che però gli garantisce l’uso della nuova specifica Renault.

Lo segue un buon Felipe Massa in 6^ posizione (1’35”346 e 11 giri all’attivo). Buone le prestazioni di entrambi i piloti Renault, con Nico Hulkenberg (1’35”608) che precede di soli 42 millesimi il nuovo compagno di team Carlos Sainz (1’35”650). La performance di Sainz è accentuata dal fatto che Hulkenberg monta anch’egli la nuova specifica Renault: ma non sappiamo se il programma di lavoro dei due è stato differenziato. Il #27 chiude la sessione con 5 giri in più del figlio d’arte.

© Getty Images / Red Bull ContentPool
© Getty Images / Red Bull ContentPool

Chiudono la Top 10 Daniel Ricciardo (1’35”723) e la Force India di Sergio Perez (1’35”802). Subito dietro c’è il compagno di squadra Esteban Ocon (1’35”965), e la seconda Williams di Lance Stroll (1’36”118). Le due Force India hanno concluso qualche stint con gomme SuperSoft. Finalmente troviamo anche le McLaren di Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne. Lo spagnolo si piazza 14° (1’36”239 a +1’761) e il team-mate lo segue a quattro decimi (1’36”599). Nel box McLaren per questa gara c’è Michael Andretti, team manager di Alonso alla 500 Indy del 2016: la colorazione “Indy” del suo casco è un omaggio all’ospite?

Ancora una volta chi ha girato più a lungo è il rookie Brendon Hartley, 15° con 26 giri in saccoccia e un inizio sessione dedicato a verifiche aerodinamiche con la paraffina (la vernice fluo spalmata sull’ala posteriore). Il neozelandese firma un 1’36”818 dopo aver sperimentato anche la mescola Soft. Tra l’altro è notizia di poche ore fa che Pierre Gasly ha perso il mondiale SuperFormula: aveva saltato il GP degli States per tentare il colpaccio, ma un tifone ha annullato la gara…

Dopo Hartley ci sono Kevin Magnussen (1’37”271), Marcus Ericsson (1’37”319) e Pascal Wehrlein (1’37”807): il pilota Haas ha provato le SuperSoft mentre le Sauber hanno assaggiato le Soft. Chiudono mestamente il gruppo Romain Grosjean (+3’413) e Daniil Kvyat (+4’022). Il primo è andato in testacoda in curva 7, mentre il secondo ha avuto all’improvviso un problema al volante che l’ha costretto a rientrare. Sul finire della sessione i meccanici intervenivano sulla sua sospensione.

Ecco la classifica completa della FP3:

Classifica FP3 GP USA




Tags : FP3 gp usalewis hamiltonsebastian vettel
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.