Ormai non ci stupiamo più nel vedere una classifica finale che di poco si discosta da quanto fatto vedere nel corso della mattinata. Da ormai diversi giorni a questa parte, infatti, tutti i team di F1 nel corso dei pomeriggi mandano in pista i loro piloti con l’intento di concentrare il lavoro sulle simulazioni gara piuttosto che sulla ricerca della prestazione secca – al netto dei settori nei quali qualcuno ha alzato il piede…
Ecco perché, forte dell’1’19″024 centrato questa mattina, c’è ancora Sebastian Vettel davanti a tutti. Il tedesco della Ferrari ha portato a 156 il numero dei giri percorsi, risultando il pilota più presente in pista nel corso di questo Day 3. Nel corso della simulazione di gara odierna, il tedesco della Ferrari – al suo ultimo assaggio della SF70-H prima delle FP1 di Melbourne – ha girato con due treni di Soft sul passo dell’1’24” alto – 1’25” basso, per poi montare un set di Medium e girare sul piede dell’1’23” basso, sulla falsariga di quanto fatto vedere nel corso dei giorni scorsi. Dietro di lui, con lo stesso numero di giri e lo stesso crono della mattinata (rispettivamente 52 e 1’19″352) c’è Lewis Hamilton, che nel pomeriggio è sceso dalla W08 Hybrid per far posto a Valtteri Bottas. Chiude il podio virtuale, sempre grazie all’1’20″161 messo a segno nella prima parte della giornata, Esteban Ocon, che porta però a 137 il computo totale dei giri percorsi dalla sua VJM10.
Stesso discorso vale anche per Kvyat: il russo si tiene stretta la sua quarta posizione grazie all’1’20″416 del mattino, con la sua STR12 che riesce ad inanellare 94 passaggi prima che un problema al cambio non costringa lei ad alzare bandiera bianca ed i commissari a sventolare bandiera rossa. Si prende invece la quinta posizione Kevin Magnussen, uno dei pochi ad aver migliorato il proprio riferimento cronometrico nel pomeriggio: sfruttando un set di UltraSoft il danese chiude la giornata in 1’20″504, riuscendo peraltro a completare 119 giri complessivi sulla sua VF-17. Scala in sesta piazza Daniel Ricciardo, anche lui oltre quota 100 passaggi conclusi (128): l’australiano nel corso della simulazione di gara ha girato sul passo dell’1’26” con gomme Medie, salvo poi abbassare il suo ritmo fino all’1″24 una volta calzata la mescola Soft. Un comportamento diametralmente opposto dunque a quello fatto vedere da Sebastian Vettel. Rimane invece invariato il riferimento cronometrico del #3, fermo sull’1’20″824 del mattino.
Non si migliora neppure Stoffel Vandoorne, che rimane con la sua MCL32 fermo al 7° posto con il suo 1’21″348. Tuttavia la cosa più grave è che la McLaren non migliora di molto neppure nel computo dei giri percorsi: sono infatti solamente 48 le tornate messe insieme da Vandoorne, delle quali 33 in mattinata prima che si verificasse il doppio guasto alla Power Unit Honda. Attualmente solo la scuderia di Woking e lo sfortunato Palmer non sono riusciti a mettere insieme quantomeno una parvenza di simulazione gara. 8° è poi Bottas, che ha completato la bellezza di 95 giri (147 in totale quelli della W08 Hybrid) nel solo pomeriggio chiudendo il proprio miglior passaggio in 1’21″819 – sfruttando un set di Soft -, con una simulazione gara che ha continuato ad evidenziare un passo molto simile a quello delle Ferrari su gomme Medium.
Sul fondo dello schieramento, infine, troviamo il duo Williams: Felipe Massa è salito sulla FW40 nel pomeriggio, ed ha completato 80 giri, il più veloce dei quali è stato in 1’24″443 mentre calzava gomme Medie. E dietro di lui invece Lance Stroll, sceso dalla monoposto per cedere il volante al brasiliano, ha mantenuto invariati i riferimenti del mattino: dunque un miglior giro in 1’24″863 ed 85 giri percorsi.
Ecco la classifica completa al termine del Day 3 della seconda sessione di test a Barcellona: