Si tinge di argento anche la terza ed ultima giornata della prima sessione di test pre-stagionali sull’asfalto del Circuit de Catalunya. Alle 18:00 la bandiera a scacchi è stata fatta sventolare sul tracciato iberico, con team e piloti che hanno cominciato a fare armi e bagagli per tornare nelle rispettive factory e dare così inizio all’analisi dei dati raccolti nel corso di questi primi tre giorni.
Alle spalle di Valtteri Bottas, leader della classifica finale di questo Day 3 grazie all’1’15″732 messo a segno in mattinata, si è infatti piazzato Lewis Hamilton: il #44, alternatosi con il #77 al volante della Mercedes W11, si è issato fino alla 2^ posizione grazie al suo 1’16″516, un crono arrivato grazie ad un set di Pirelli C4 al termine di uno dei 73 giri completati dal pilota inglese. I due alfieri delle Frecce d’Argento sono inseguiti da Esteban Ocon – sceso dalla Renault R.S. 20 nel corso del pomeriggio e per il quale fanno dunque fede i riferimenti ottenuti nella sessione mattutina – e da Lance Stroll, che completa 116 passaggi totali non andando a migliorare quell’1’17″338 messo a segno prima della pausa pranzo.
Si piazza 5° (anche lui con il crono ed i giri completati nella sola mattinata) Daniil Kvyat, mentre è 6° Antonio Giovinazzi: il #99 è stato quest’oggi il pilota più attivo in pista, riuscendo ad inanellare ben 152 giri – molti dei quali percorsi con la vernice flow viz sull’Alfa Romeo C39 – e siglando un 1’17″469 come miglior prestazione. 7° posto, al netto di uno stop forzato che ha causato l’esposizione della bandiera rossa, per Daniel Ricciardo: l’1’17″574 ottenuto dal #3 in uno dei 93 giri percorsi gli ha permesso di chiudere in classifica davanti a Max Verstappen, che non ha né migliorato il proprio crono né aumentato il computo dei giri totali per via dell’alternanza con Alexander Albon al volante della RB16. Dietro al #33, con 59 tornate effettuate ed un miglior giro siglato in 1’17″783 si piazza Pierre Gasly, mentre 10° è proprio il #23: Albon ha chiuso la propria sessione di test con oltre 2″4 di ritardo dalla vetta della classifica, riuscendo però a completare un numero di giri (83) che consente alla scuderia di Milton Keynes di guardare con un certo ottimismo all’affidabilità raggiunta dalla propria vettura.
Appena fuori dai primi dieci troviamo Carlos Sainz e Romain Grojean, rispettivamente impossibilitati a migliorarsi per via della presenza pomeridiana di Lando Norris e Kevin Magnussen, mentre scala fino alla 13^ piazza Sebastian Vettel. Il tedesco della Ferrari, tornato in pista dopo circa 40′ dal semaforo verde che ha dato il via alla sessione pomeridiana, ha portato a 100 il numero dei giri complessivi non andando però oltre un 1’18″384 come miglior prestazione: come sosteniamo da ormai diversi anni i tempi sono l’ultima cosa che deve essere tenuta in considerazione nel corso di una sessione di test, ma da Barcellona giungono voci di un retrobox Ferrari in cui – soprattutto dopo il cedimento della PU avuto in mattinata – sembra essersi intaccata quella patina di ottimismo che il Cavallino Rampante aveva ostentato nelle prime due giornate di prove. 14° è poi Lando Norris, che completa 49 passaggi e chiude ad oltre 2″7 dal crono messo a segno da Valtteri Bottas, mentre Nicholas Latifi non migliora la propria prestazione assoluta – che resta dunque l’1’19″004 messo a segno al mattino – ma che porta a 72 il numero dei giri completati quest’oggi. Fanalino di coda, con soli 4 passaggi all’attivo ed un 1’19″789 come giro più veloce, è infine Kevin Magnussen: la sessione per il danese è finita decisamente anzitempo, dopo che un problema alla sospensione posteriore destra della sua Haas VF-20 non lo ha spedito delicatamente contro le barriere di Curva 7 dopo pochi minuti dal suo ingresso in pista.
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Problems for K-Mag – the Haas driver goes into the barriers at Turn 7 ????#F1Testing pic.twitter.com/E5E4HAvbKo
— Formula 1 (@F1) February 21, 2020
Ecco la classifica completa al termine del Day 3: