Una giornata che è stata l’opposto di quanto visto ieri, in termini di classifica. Se infatti nel Day 1 a metà mattinata era la Ferrari ad essere in testa per poi essere scalzata dalla Mercedes nel corso del pomeriggio, nel Day 2 della prima sessione di test pre-stagionali a Barcellona la situazione si è capovolta. Era stato infatti Lewis Hamilton stamattina a dettare il passo, mentre davanti a tutti a fine giornata si è piazzato Kimi Raikkonen con la sua SF70-H.
Il finlandese della Ferrari, nonostante qualche linea di febbre, ha messo insieme 108 giri totali, chiudendo il suo passaggio più rapido in 1’20″960 mentre montava gomme Soft. Un tempo che è sufficiente al finlandese per finire 23 millesimi davanti a Lewis Hamilton, rimasto però con il crono di questa mattina – fatto segnare con le SuperSoft – visto che sulla W08 Hybrid oggi pomeriggio è salito Valtteri Bottas. E’ vero, come qualcuno di voi avrà già notato tra i due migliori tempi di Ferrari e Mercedes è la Freccia d’Argento ad aver utilizzato la mescola più performante. Ma come il distacco di 1″8 rimediato da Raikkonen questa mattina non deve far gridare allo scandalo, così i 23 millesimi di vantaggio del #7 con una gomma più dura non devono essere presi come una evidente manifestazione di superiorità. Nessuno sta spingendo in questa fase, e sia Hamilton che Raikkonen avevano diversi decimi – se non secondi – nel taschino. Solamente a Melbourne però potremo capire effettivamente quanti. Semmai, di interessante c’è il fatto che anche la Ferrari con le gomme Soft nel pomeriggio abbia dato prova di riuscire a girare sul passo dell’1’25” senza accusare particolari problemi di degrado o di affidabilità, cosa che per ora sembra essere uno dei punti forti della nuova nata di Maranello.
Se in classifica dunque al 2° posto rimane Hamilton con il crono mattutino, 3° si issa Max Verstappen: la RB13 sembra essere guarita dai problemi di gioventù che l’avevano afflitta ieri, ed il giovane olandese oggi ha completato 89 passaggi, il più rapido dei quali in 1’22″200 utilizzando gomme Soft. Ottima giornata di prove anche per Kevin Magnussen: la sua VF-17 inanella ben 118 giri, rendendo il pilota danese il più attivo in pista quest’oggi. Sorride anche la Ferrari, che vede la sua PU accumulare km – e dati – senza incontrare problemi, con Magnussen che ha poi siglato il 4° tempo in 1’22″204 montando però le Pirelli SuperSoft. Dopo i problemi agli scarichi della mattina, anche Ocon può dirsi soddisfatto di questo esordio sulla VJM10: per il pilota francese sono 86 i giri completati, il più rapido dei quali in 1’22″509 sfruttando un treno di Soft. In sesta posizione troviamo poi Daniil Kvyat, che oggi ha inanellato 68 passaggi chiudendo la giornata con un 1’22″956, anche in questo caso messo a segno con gomme Soft.
E’ solo 7° Valtteri Bottas: il finlandese della Mercedes oggi ha girato tantissimo (102 giri nel solo pomeriggio, con un brivido per una toccata a muro in uscita di Curva 9), con due long run che per durata sono apparsi molto simili a delle vere e proprie simulazioni di gara. Ecco perché la W08 Hybrid, anche oggi, si prende lo scettro di macchina più attiva in pista, con ben 168 passaggi completati. Inutile dire che a Brackley si stiano concentrando soprattutto sulla raccolta del maggior numero di dati possibili, con la differenza rispetto agli anni passati che vengono sfruttate in questi primi giorni anche altre mescole oltre alla Medium. L’1’22″986 con cui Bottas ha infatti chiuso la giornata è arrivato utilizzando un treno di Soft, che durante i test del 2016 erano state praticamente snobbate dalla Mercedes. Segno di una maggiore incertezza sulle proprie potenzialità? Con ogni probabilità no, anzi è segno che a Brackley quest’anno, con delle gomme che non sembrano né offrire quel surplus di prestazione iniziale né avere dei drop-off così evidenti, vogliono arrivare a Melbourne con le idee ben chiare su tutto. Dietro la Mercedes troviamo poi la Renault R.S. 17 di Palmer, che dopo aver passato tutta la mattinata nel garage per via di noie tecniche ha completato 53 giri, il più rapido dei quali in 1’24″139 sfruttando le Pirelli Soft. Nona posizione poi per Antonio Giovinazzi, anche lui decisamente più attivo nel pomeriggio dopo aver visto sostituire sulla sua Sauber C36 la PU Ferrari 2016: 67 passaggi conclusi dal giovane italiano, che oltre a causare una brevissima bandiera rossa per un’escursione in una via di fuga, ha chiuso la giornata con un miglior giro in 1’24″617, sempre con gomme Soft.
40 giri, dopo aver dovuto sostituire la seconda PU con appena 29 tornate sulle spalle, è poi il magro bottino di Stoffel Vandoorne. Il belga ha chiuso 10°, come Alonso ieri, con soli 11 giri in più dell’asturiano messi a referto e con un 1’25″600 (montando gomme Soft) che non basta assolutamente a scacciare le nubi che sembrano addensarsi sempre più fitte sulla stagione 2017 della McLaren. Soprattutto se, stando a voci circolanti ancora più intensamente rispetto a questa mattina, è davvero concreto il rischio di dover ripensare l’intera PU a causa di un errore di progettazione del serbatoio dell’olio. Dietro Vandoorne c’è poi il solo Stroll, costretto ai box per tutto il pomeriggio con la sua Williams FW40 a causa della mancanza di pezzi di ricambio: nella sua uscita mattutina, il giovane canadese ha infatti danneggiato l’ala anteriore della monoposto di Grove, con la scuderia che si è trovata sprovvista del pezzo necessario a rimettere in pista la vettura. Per Stroll, dunque, la giornata d’esordio si chiude con 12 giri all’attivo ed un miglior giro in 1’26″040, messo a segno utilizzando gomme Medium.
Ecco la classifica completa al termine del Day 2: