E’ stato un pomeriggio a tinte rosse, quello del Day 2 della seconda sessione di Test della F1 sul tracciato del Montmelò. E lo è stato non a causa di un exploit della SF70-H – anzi… – ma a causa delle ben 3 bandiere rosse che sono state sventolate dai Commissari di Pista per altrettante interruzioni pomeridiane. Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, diciamo che anche questo pomeriggio nessun Team ha mandato in pista i propri piloti con l’intento di cercare la prestazione. Prova ne è il fatto che le prime quattro posizioni in classifica siano rimaste invariate rispetto alla mattinata: davanti a tutti c’è quindi Bottas – che nel pomeriggio ha lasciato il volante a Lewis Hamilton – con il suo 1’19″310 ed i suoi 70 giri percorsi, subito seguito da Massa – a sua volta sceso dalla Williams per far posto a Lance Stroll – grazie all’1’19″420 messo a segno in uno dei 63 passaggi completati, a sua volta tallonato da Kimi Raikkonen. Ecco, su Iceman tocca però spendere qualche parola in più. E’ stato proprio il ferrarista infatti a causare la prima bandiera rossa del pomeriggio, finendo a muro nella via di fuga di Curva 3 dopo aver perso il controllo in percorrenza della sua SF70-H, finita prima in testacoda e poi nella ghiaia. Nessuna conseguenza per il pilota finlandese, che però questa mattina non aveva girato moltissimo (39 i passaggi completati, con un 1’20″406 come miglior tempo) e che nel pomeriggio era riuscito a mettere insieme solamente 14 giri prima dell’incidente. Un inconveniente che Ferrari ha subito chiarito non essere causato da un problema tecnico, e che quindi non dovrebbe destare troppa preoccupazione in Casa del Cavallino Rampante.
4° tempo – l’1’20″432 della mattinata – poi per Max Verstappen, che con la sua RB13 ha messo insieme 102 passaggi complessivi prima di causare la seconda bandiera rossa della sessione. Come Raikkonen, anche l’olandese era intento in una simulazione di gara prima che la sua monoposto si ammutolisse nel terzo settore del circuito. E c’è da dire che sulla sua RB13 era stato sostituito nel primo pomeriggio il propulsore Renault, che continua quindi a dare non poche noie alle squadre che lo montano. Quinta piazza per Lance Stroll: il giovane canadese stavolta ha guidato bene, completando 59 passaggi e chiudendo la giornata con il crono di 1’20″579, arrivato utilizzando un set di SuperSoft. Dietro la FW40 si piazza poi Lewis Hamilton: 79 i giri effettuati dal pilota inglese, che insieme a Bottas riconsegna alla W08 Hybrid lo scettro di auto più attiva in pista con i suoi 149 passaggi complessivi. Il #44 ha chiuso con il crono di 1’20″702 – fatto registrare montando gomme Soft -, ma è stato interessante il confronto tra lui e Raikkonen sul passo gara: entrambi i piloti giravano sul passo dell’1’22” alto – 1’23” basso, ma Hamilton montava appunto le Soft e Raikkonen le Medie. Sarebbe stato interessante osservare l’andamento del degrado su due mescole che venivano utilizzate sullo stesso passo, ma poi l’incidente del #7 della Ferrari ha frustrato questa speranza.
7°, con l’1’21″213 ed i 61 giri di questa mattina, è Nico Hulkenberg, che nel pomeriggio ha lasciato il sedile della R.S. 17 a Jolyon Palmer. Ottava posizione poi per Sergio Perez, che ha portato la sua VJM10 a completare 100 giri totali non migliorando però il proprio giro veloce, quell’1’21″297 messo a segno in mattinata. Dietro al messicano troviamo poi Carlos Sainz: anche per lui il riferimento cronometrico più rapido è quello della mattina (1’21″872), mentre la sua STR12 ha portato a 92 il computo complessivo dei giri percorsi quest’oggi. Chiude la Top Ten virtuale Romain Grosjean: con le Soft la VF-17 abbassa il proprio limite cronometrico fino ad un 1’21″887, con il pilota francese che anche oggi senza particolari problemi – per la felicità anche della Ferrari – ha messo insieme 96 giri totali.
Undicesima posizione, con l’1’23″000 ed i 59 passaggi della mattina, per Pascal Wehrlein, che ha ceduto il volante della C36 a Marcus Ericsson. 12° è poi Fernando Alonso, che in un’intera giornata mette insieme solo 46 giri – 33 in meno di quanti il solo Lewis Hamilton sia riuscito ad inanellare nel pomeriggio – e che non riesce a schiodare la sua MCL32 da quell’1’23″041 fatto segnare in mattinata. Il tutto, come se non bastasse, mentre si inaspriscono e si esasperano i toni della discussione tra McLaren ed Honda, per un clima non propriamente idilliaco a meno di 20 giorni dall’inizio del Campionato. Anche perché non so davvero quanto possa far ben sperare il fatto di riuscire solamente a tenersi dietro la Sauber C36 di Ericsson – 47 giri completati, un 1’23″384 come miglior prestazione utilizzando gomme Soft ed una bandiera rossa causata per via di un guasto tecnico – e la Renault R.S. 17 di Palmer – 29 passaggi, un 1’24″774 con le SuperSoft e mezzo pomeriggio passato fermo ai Box per via di un problema -…
Ecco la classifica completa al termine del Day 2 dei Test di Barcellona: