Si ferma sull’1’33”207 il cronometro in occasione del miglior giro messo a segno da Kevin Magnussen nel corso del Day 2 della seconda sessione di test pre-stagionali della Formula 1 in quel di Sakhir. Il danese della Haas, sfruttando un set di C4 con chissà quale quantitativo di benzina a bordo, ha portato la VF-22 davanti a tutti con il più rapido dei 60 giri da lui totalizzati quest’oggi.
Il #20 ha saputo sfruttare al meglio l’ora di test in più che la FIA ha concesso alla scuderia statunitense a mo’ di risarcimento per il fortuito ritardo con cui il team di Gene Haas ha iniziato la propria prima giornata di prove in Bahrain. Quando alle 17:00 è sventolata la bandiera a scacchi tutti i piloti sono diligentemente tornati ai box, e al solo Kevin Magnussen è stata data la possibilità di sbizzarrirsi in pista sotto le luci artificiali di Sakhir. Il danese, che non guidava una monoposto di Formula 1 dal GP di Abu Dhabi 2020, si è dunque messo davanti alla Ferrari di Carlos Sainz. Il #55 con un set di C4 ha chiuso il migliore dei 60 giri da lui percorsi quest’oggi in 1’33”532 e, nonostante abbia visto il proprio lavoro sui long run interrotto e in parte rovinato dalle due bandiere rosse causate da Ocon e Norris, ha preceduto la Red Bull RB18 di Max Verstappen – 81 giri per lui, il più rapido dei quali 1’34”011 con un treno di C4 – e l’Aston Martin di Lance Stroll. La AMR22, risolto in fretta il guaio che l’aveva costretto a fermarsi stamattina mentre a bordo c’era Sebastian Vettel, è tornata a girare con regolarità consentendo al canadese di mettere assieme 67 passaggi e un 1’34”064 (con mescola C4) come migliore prestazione. Alle spalle del canadese c’è la Mercedes W13 di Lewis Hamilton, che con un treno di C5 ferma il cronometro sull’1’34”141 completando 44 giri in totale: la sensazione è che, a differenza di quanto accaduto nel corso della placida mattinata, più di qualcuno abbia tentato di spingere con maggiore convinzione nei run del pomeriggio. Ovviamente, non conoscendo dati fondamentali come mappature, carico di benzina e margine che ciascuno dei piloti si è tenuto nel taschino è impossibile stabilire chi sia più veloce di chi. Il comportamento di Ferrari e Red Bull sembra migliore di quello della Mercedes, ma guai a dare per spacciata la Freccia d’Argento: nei test del 2021 la monoposto di Brackley ha vissuto una crisi durata due giorni su tre, salvo poi trovare il bandolo della matassa nella terza giornata per trasformarsi poi nella monoposto che ha vinto il Campionato Costruttori e che per 4 km e mezzo non è riuscita a conquistare anche quello Piloti.
Al 6° posto c’è la Alpine A522 di Ocon, che nel corso del pomeriggio ha causato una bandiera rossa per via di un guasto tecnico. 109 sono stati i giri completati dal francese, che con il suo 1’34”276 si tiene dietro Charles Leclerc – che nel pomeriggio ha lasciato spazio a Carlos Sainz – e Lando Norris: il #4 ha completato 59 giri con una McLaren parsa più in crisi di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, ed è a causa di un ammutolimento della MCL36 all’uscita della pit lane che i commissari hanno dovuto esporre un’altra bandiera rossa. 9° è Vettel, che con i riferimenti del mattino riesce comunque a tenersi dietro Yuki Tsunoda, che completa 118 passaggi siglando con mescola C3 un 1’36”802, mentre 48 sono le tornate messe assieme dal fanalino di coda di questo Day 2 dei test del Bahrain: Guanyu Zhou, che con la sua Alfa Romeo C42 non va oltre un ben poco esaltante 1’41”805 chiudendo alle spalle tanto di Bottas, Schumacher e Russell – scesi dall’auto al termine della sessione mattutina – quanto di Nicholas Latifi, impossibilitato a tornare in pista dopo il problema ai freni occorso questa mattina alla sua Williams dopo soli 12 giri.
Ecco la classifica completa al termine del Day 2 dei test del Bahrain: