La notizia – che ormai tanto notizia non è – è che Max Verstappen ha iniziato il 2024 esattamente da dove aveva finito il 2023. Per quanto poco (o addirittura nulla) possa contare la classifica durante la sessione di test pre-stagionali del Bahrain, a metà del Day 1 c’è proprio la Red Bull RB20 dell’olandese davanti a tutti.
Il tre volte Campione del Mondo, alla guida di una monoposto ulteriormente rimaneggiata rispetto alla pure spaventosa RB19 dello scorso anno, questa mattina ha fermato il cronometro sull’1’32”548 nel più rapido dei 66 giri complessivamente percorsi. Verstappen, alla guida di una vettura che a giudicare da onboard e facce nel garage sembrerebbe essere ancora una volta nata bene, ha vestito anche i panni del metronomo quando si è trattato di simulare un long run: l’olandese è stato molto costante e, prescindendo da qualsiasi valutazione cronometrica dato che non si conoscono in alcun modo i piani di lavoro delle singole squadre, la capacità della RB20 di replicare in sequenza tempi simili può regalare ottimismo al team di Milton Keynes.
Alle spalle del #1, staccato di 699 millesimi, si è messo Charles Leclerc. Il #16 ha chiuso la sua prima giornata di test con un 1’33”247 messo a segno in uno dei 64 giri totali, effettuando simulazioni di gara con un carico di benzina che i distacchi – oggettivamente eccessivi – fanno presumere fosse superiore a quello imbarcato da Verstappen. Stesso discorso può ipotizzarsi anche per Fernando Alonso, 3° in 1’33”385 con la sua Aston Martin e con 77 giri all’attivo. Anche l’asturiano si è cimentato in dei long run ma, così come accennato poco più sopra parlando di Leclerc, tanto il gap accusato nei confronti della Red Bull quanto il comportamento dinamico della vettura lasciano pensare che anche la AMR24 abbia tentato la propria simulazione gara con un carico di benzina diverso rispetto a quello utilizzato da Verstappen.
In una mattinata che, come tradizione e necessità impongono, ha visto comparire a più riprese tanto le griglie per i rilevamenti aerodinamici quanto fantasiose livree multicolori dovute all’utilizzo della vernice flow-viz, al 4° posto si è messo Oscar Piastri. Il #81 ha messo insieme 57 giri, il più rapido dei quali in 1’33”658, chiudendo così davanti sia a Yuki Tsunoda – 5° in 1’34”136 e con 64 passaggi all’attivo – sia a George Russell, 6° in 1’34”230 al volante di una W15 che è riuscita a completare solo 47 giri per via di presunti problemi al comparto ibrido della Power Unit di Brixworth.
7ª posizione per la Stake F1 Team di Valtteri Bottas, che ha chiuso in 1’34”431 il più rapido dei 68 passaggi totalizzati stamattina, mentre è 8° Alexander Albon. Il #23 della Williams ha causato l’unica bandiera gialla della sessione mattutina, fermandosi a bordo pista a causa di un problema tecnico occorso alla sua FW46. Alle spalle di Albon, che non è andato oltre un 1’34”587 e che per via del guasto è stato il pilota meno attivo in pista con i suoi 40 giri, si sono infine messi Esteban Ocon e Kevin Magnussen: il francese ha chiuso in 1’34”667 mettendo assieme 60 passaggi, mentre il danese ha fermato il cronometro sull’1’35”692 completando complessivamente 66 giri.