Con il vantaggio che aveva dopo aver spinto a tutta venerdì e sabato, Ott Tanak sapeva che una domenica più tranquilla gli sarebbe abbondantemente bastata per conquistare la prima vittoria da 9 mesi a questa parte. Così è stato: l’estone, sebbene non sia riuscito a vincere nessuna delle prove odierne, ha colto il terzo trionfo in carriera che, insieme al quarto posto della Power Stage, lo rilancia in chiave Mondiale.
Ha ben poco da recriminare anche Thierry Neuville (+37.7), che all’ottimo secondo posto aggiunge il bottino pieno ottenuto in Power Stage, proprio quando sembrava che questa dovesse essere giocata solo tra Mikkelsen ed Ogier. Molto coraggioso il belga a provarci pur avendo moltissimo da perdere, fattore che conferma come l’Argentina sia un evento a lui particolarmente gradito.
Completa il podio un’altra Hyundai, quella di Dani Sordo (+1:15.7): lo spagnolo ha ottenuto un altro ottimo piazzamento in un inizio di stagione che sta ricordando al mondo perché lo spagnolo sia nel Mondiale da così tanti anni. E il rinnovo con la casa coreana, in forte dubbio ad inizio anno, potrebbe starsi avvicinando sempre di più.
Sebastien Ogier (+1:58.6) concretizza quanto può in un fine settimana difficile, riuscendo all’ultimo a difendere la sua quarta piazza, conquistando nel mentre 4 punti bonus dalla Power Stage. Un bottino non malvagio, considerando che questa gara rappresenta da sempre la sua nemesi.
Ha fallito nel compito di sopravanzare il francese Andreas Mikkelsen (+2:02.6), arresosi solo al termine dell’ultima prova, chiusa in terza posizione a 2 decimi dal rivale. Il norvegese ottiene comunque un altro piazzamento in top 5, mostrando di starsi adattando alla macchina con il passare del tempo.
Elfyn Evans (+3:06.3) chiude sesto una gara ancora una volta anonima, così come buona parte del suo inizio di stagione. L’anno scorso perse la vittoria per una manciata di decimi a pochissimi km dal traguardo, in quest’occasione invece non è mai neanche stato in zona podio. Un netto peggioramento dal 2017, è necessario per M-Sport che il gallese si riprenda al più presto.
Settimo posto pieno di rimpianti per Kris Meeke (+3:25.7), costantemente tra i primi 3 fino alla foratura in cui è incappato nella quartultima prova. Restano comunque la buona prestazione ed il quinto posto ottenuto in Power Stage, che gli consente di incrementare minimamente il punteggio in classifica generale.
Esapekka Lappi (+4:32.6) ha trascorso una giornata senza spingere particolarmente, in quanto parecchio distaccato da coloro che lo precedevano già sabato sera. Non una gran gara per lui che commette anche un errore che gli fa stallare la macchina in Power Stage, venendo così relegato fuori dalla zona che assegna i punti bonus.
Nono posto per Teemu Suninen (+5:38.6), che non ha mai forzato particolarmente in questa gara, limitandosi a macinare chilometri per migliorare in futuro.
Passiamo dunque al capitolo dedicato al WRC-2, in cui nella penultima speciale si è consumato un dramma sportivo. Kalle Rovanpera, fino a quel momento saldamente al comando della corsa, è stato colto in fallo a pochi km dalla fine della prova, danneggiando la sua Fabia R5 al punto che non gli è stato più possibile ripartire. Il vincitore è stato dunque il solito Pontus Tidemand (+12:15.8), davanti a Gus Greensmith (+19:54.9) e Pedro Heller (+21:18.7).
La classifica Mondiale Piloti:
- Sebastien OGIER | 99 punti
- Thierry NEUVILLE | 90
- Ott TANAK | 72
- Andreas MIKKELSEN | 54
- Dani SORDO | 45
- Kris MEEKE | 43
- Esapekka LAPPI | 40
- Jari-Matti LATVALA | 31
- Elfyn EVANS | 26
- Craig BREEN | 20
- Sebastien LOEB | 15
- Hayden PADDON | 10
- Mads OSTBERG | 8
- Pontus TIDEMAND | 7
- Teemu SUNINEN | 6
- Bryan BOUFFIER | 4
- Jan KOPECKY | 4
- Gus GREENSMITH | 2
- Pedro HELLER | 1
- Yohan BONATO | 1
La classifica Mondiale Costruttori:
- Hyundai Shell Mobis WRT | 155 punti
- M-Sport Ford | 127
- Toyota Gazoo Racing WRT | 122
- Citroen Abu Dhabi WRT | 79