Affermare che quella che si è conclusa sia stata una giornata combattuta probabilmente è riduttivo: specificare che al termine di ognuna delle prime 6 speciali in cima alla classifica Overall ci sia stato un pilota diverso rende decisamente l’idea. Sostanzialmente i questo venerdì portoghese ha costituito una delle tappe più combattute degli ultimi anni presentandoci addirittura 7 vincitori diversi nelle 8 prove di oggi (nell’ordine Paddon, Latvala, Meeke, Paddon, Neuville, Sordo, Ogier, Ostberg), se non è record poco ci manca, mettendo in corsa per la vittoria praticamente tutti i piloti usciti illesi dalle 2 tornate disputatesi.
In realtà, come spesso accade nei rally, coloro che hanno sostenuto una gara senza nessuna sbavatura sono stati veramente in pochi, mentre alcuni sono già pesantemente in ritardo. Tra questi, tanto per cambiare, figura fin dalla PS 3 Stephane Lefebvre: il francese, finora la peggior delusione del campionato, ha forato una gomma durante la PS 2 (la prima speciale di venerdì dopo la Prova Spettacolo di giovedì), per poi rincarare la dose cappottandosi la prova successiva e mettendo KO un altro pneumatico, venendo così costretto a percorrere oltre 100 km con una gomma andata.
Tra gli altri colpevoli del proprio male annoveriamo Kris Meeke che ha rotto una sospensione lungo la PS 7 non troppo dopo aver subito anche una foratura e Jari-Matti Latvala che si è cappottato sempre nello stesso tratto di gara: da segnalare come il finnico, dopo essere riuscito a riprendere la strada, abbia ostacolato la marcia di Neuville per ben 6 km rallentandolo notevolmente. In seguito ad un reclamo, al belga sono stati abbuonati i circa 20 secondi persi in coda.
Incolpevole vittima del destino Hayden Paddon, la cui Hyundai si è misteriosamente spenta lungo la PS 3 costringendo il neozelandese ad un reset generale che gli ha fatto perdere 2 minuti; il problema si è riproposto 4 prove più tardi ma ha necessitato di 10 minuti per essere risolto, estromettendo automaticamente il povero kiwi dalla fascia di classifica di sua competenza.
Colui che invece è riuscito a mettersi davanti a tutti, pur senza conquistare speciali, è stato Ott Tanak, competitivo dal primo all’ultimo km, che ha preso la leadership della classifica a partire dalla PS 6 con l’intento di non mollarla più. Tuttavia il suo vantaggio sugli inseguitori è tutt’altro che rassicurante: il più prossimo è infatti un ottimo Dani Sordo (+4.6), al quale probabilmente non è ancora stato detto che si trova ad ovest del confine con la Spagna. Se nessuno dovesse intervenire a riguardo, il pilota Hyundai potrebbe giocarsela per la vittoria finale.
Chiude il podio virtuale Sebastien Ogier (+5.0), che ha pagato pesantemente il fatto di dover partire per primo in ogni singola speciale venendo costretto a pulire la strada dalla parte più scivolosa ed instabile della sabbia. Lo segue Thierry Neuville (+11.1), il quale si è notevolmente alterato dopo il diverbio automobilistico con Latvala arrivando ad affermare che il finlandese “guida come mia nonna” (parole tratte da un’intervista): il successo del reclamo contro l’evidentemente anziano pilota della Toyota lo ha rimesso prepotentemente in lizza per le prime posizioni.
Quinto il miglior Craig Breen (+12.9) della stagione, se non della sua carriera, che oggi ha avuto soltanto parole al miele per la sua squadra e per la sua C3: se solo non fosse stato rallentato dalla rottura di un ammortizzatore avvenuta durante la PS 7 l’irlandese si troverebbe ancora più avanti! Chiude il novero dei contendenti alla vittoria Elfyn Evans (+18.3), anch’egli estremamente veloce e rallentato solamente dal sopraggiungere di una foratura durante la PS 4.
Juho Hanninen (+52.0) si trova già ben distanziato dai primi ed ancora una volta ha dimostrato lo scarso passo che può vantare a bordo della sua Yaris: almeno per il momento sta riuscendo a tenersi dietro l’arrembante Esapekka Lappi (+1:12.3), molto cauto nella sua prima vera giornata da pilota WRC Plus e rallentato da un guasto all’intercooler mentre stava facendo segnare circa gli stessi tempi del ben più esperto compagno di team.
In nona piazza troviamo un bestiale Andreas Mikkelsen (+3:17.8) che, nonostante l’affollatissima griglia del WRC-2, è riuscito a rifilare oltre un minuto al secondo classificato della sua classe (Teemu Suninen, 11esimo, +4:22.3) dimostrandosi ancora una volta di un livello superiore. Chiude la top 10 Mads Ostberg (+3:50.0), relegato così in basso da un lento cambio gomma al quale è stato costretto lungo la PS 5 a causa di una foratura nel primo km di gara.
Le prove di oggi:
Come già annunciato nell’articolo introduttivo, sabato è il giorno della salita: le quote arriveranno a sforare i 1000 m, niente di eccessivo ma comunque un fattore al quale dovrà essere conferita la giusta importanza. La prova più attesa sarà sicuramente la PS 12-15 “Amarante”, che con i suoi 37,55 km è la più lunga del’intera competizione. Per quanto riguarda la trasmissione live, Red Bull TV ha programmato sul suo palinsesto la PS 13 “Vieira do Minho 2”, con diretta a partire dalle ore 15:50: si tratta di una speciale insidiosa dalle caratteristiche miste che presenta notevoli cambi di ritmo dal lento al veloce e viceversa.
Di seguito la top 30 della classifica generale dopo la PS 9: