Quasi non lo avevamo riconosciuto quando, nel venerdì sera australiano, aveva chiuso in quinta posizione dopo una prestazione buona ma non eccelsa. Oggi è invece tornato il Tanak schiacciasassi che avevamo visto in questa seconda parte di stagione: costantemente più veloce di chiunque altro, l’estone si è issato in testa alla corsa con un discreto vantaggio sui rivali al termine del Day 2. Questo è l’unico risultato utile affinché la sua Toyota #5 possa anche solo sperare nel titolo iridato: sarà abbastanza?
Sfortunatamente per lui, al momento Sebastien Ogier (+1:44.8), autore di una giornata cautissima in cui ha spinto ben poco preferendo gestire il mezzo, ha la situazione pienamente sotto controllo. Il francese al momento è classificato al sesto posto, che gli consentirebbe di issarsi a quota 212 punti senza contare la Power Stage. Tanak, anche vincendo la prova finale, può raggiungere al massimo i 211 punti: un simile risultato gli consegnerebbe un secondo posto pieno di rammarico per quello che è accaduto nelle ultime due gare, perse entrambe quando era in testa alla corsa.
In tutto questo, dove si inserisce la Hyundai #5? Sfortunatamente per lui, neanche Thierry Neuville (+2:35.2) sembra destinato a raggiungere la Power Stage con delle possibilità di titolo. Il belga ha spinto a tutta quest’oggi ma, a causa del ritardo già accumulato venerdì e della prima posizione nell’ordine di partenza, non è riuscito a salire oltre all’ottavo posto. Al momento, il suo punteggio massimo (vincendo la Power Stage) sarebbe 210 punti, ancora insufficienti per insidiare il 5 volte Campione del Mondo, ormai a un passo dal sesto titolo consecutivo.
Difficile anche che il belga possa recuperare posizioni, dal momento che si trova a oltre 30 secondi da Evans. Insomma, a meno che Ogier non abbia qualche problema o non vada fuori strada, il Mondiale sembra essere già assegnato.
Parliamo dunque della gara in sé e delle sue posizioni di testa: al secondo posto troviamo Jari-Matti Latvala (+21.9), che cementa un Campionato Costruttori meritatissimo da Toyota, la quale tra la prima e la seconda parte di stagione ha fatto un passo in avanti spaventoso, trasformando la Yaris WRC nella miglior vettura del lotto. Sfortunato, come tutti gli ultimi partenti, nel dover affrontare le ultime Super Special Stage in condizioni di bagnato a causa della pioggia sopraggiunta, fattore che gli ha fatto perdere terreno.
Ottimo podio provvisorio anche per Hayden Paddon (+26.3), che andrebbe così a bissare il terzo posto ottenuto in Turchia. Le parole positive spese dal Direttore Sportivo Michel Nandan hanno anche aperto alla possibilità di un rinnovo in extremis per il 2019, ma questo è un argomento che verrà discusso più diffusamente nel dopo gara.
Il leader di ieri sera, Mads Ostberg (+46.6), fin dalla mattinata ha lamentato una macchina molto nervosa della quale non è in controllo, ed evidentemente i cambiamenti apportati durante la pausa pranzo non hanno pagato dato che il pomeriggio è stato un disastro. Oltre al danno, anche la beffa delle Super Special Stage affrontate con forte pioggia, mentre alcuni rivali (Tanak tra tutti) sono riusciti a passare prima dello scroscio. L’attacco al podio non è più possibile, l’unica posizione in gioco è quella con il finlandese che lo insegue.
Esapekka Lappi (+47.3) è infatti momentaneamente quinto, anch’egli danneggiato dall’acqua caduta a fine giornata. Il duello con Latvala per il quarto posto Overall si fa caldissimo, con i due che sono ora a parimerito a quota 120 punti. Potrebbe essere la Power Stage a decretare chi sarà davanti alla fine, conquistando un risultato che conta quasi solo per l’onore.
Tra Ogier e Neuville si posiziona, molto convenientemente per il francese, Elfyn Evans (+2:09.3), che mette la sua Ford in mezzo ai due contendenti al titolo. La sua presenza non è indispensabile, dato che se anche Neuville lo passasse gli sarebbe impossibile vincere il Mondiale (arriverebbe al massimo a pari punti con Ogier, ma con una gara vinta in meno), ma certamente aiuta a rendere il risultato più sicuro.
Chiudono la zona punti Teemu Suninen (+2:54.3) e Craig Breen (+6:24.9). L’irlandese deteneva il secondo posto dopo la giornata di ieri, ma ha perso oltre 1 minuto per un incidente lungo la PS 11. Come se non bastasse, a causa della sospensione danneggiata e di un controllo stradale da parte della polizia australiana, è stato penalizzato con 3:50 per essersi presentato in forte ritardo all’avvio della PS 12.