Ci sono due modi di condurre le gare nel WRC. Il primo è quello spesso seguito da Sebastien Ogier negli ultimi anni, consistente nel gestire il proprio vantaggio una volta ottenuto un margine di sicurezza. Ott Tanak, tuttavia, sembra preferire un’altra parrocchia: l’estone, già con un buon vantaggio venerdì sera, ha continuato a conquistare prove su prove fino al punto che, a meno di assurdi errori nel finale, la gara può essere già considerata nelle sue mani.
Il pilota Toyota conduce infatti con 46.5 secondi di vantaggio su Thierry Neuville, mai in grado di insidiare la leadership del rivale, ma sufficientemente abile da scavare a sua volta un solco con colui che lo insegue. Il compagno di squadra Dani Sordo (+1:08.2) non ha avuto il passo del belga per buona parte della giornata salvo poi tirare una zampata di orgoglio nell’ultima speciale che gli ha consentito di accorciare leggermente le distanze, anche se probabilmente servirà a poco.
Solo quarto Sebastien Ogier (+1:59.0), che conferma lo scarso feeling con questa gara: sembra proprio che ancora una volta l’Argentina dovrà mancare dal suo palmares. Il 5 volte Campione del Mondo, nonostante la miglior posizione di partenza rispetto a ieri, ha continuato a perdere terreno dal podio, ormai lontano quasi un minuto. Andreas Mikkelsen (+2:13.8) ha perso qualche secondo per aver sbagliato una curva lungo la PS 10, fatto che gli ha causato una foratura, e probabilmente sarà troppo lontano per provare l’attacco sull’ex compagno di squadra.
Una nota sbagliata da parte del navigatore ha rallentato la corsa di Esapekka Lappi (+2:42.9), andato a sbattere lungo la PS 11 in cui ha pagato oltre un minuto dal vincitore della speciale. Continua il weekend poco soddisfacente di Elfyn Evans (+2:49.1), che in generale sembra essere più in difficoltà allo scorso anno, quando a gare anonime alternava prestazioni che gli consentivano di lottare con i primissimi.
Stava andando tutto così bene per Kris Meeke (+3:20.4): una posizione a podio sembrava ormai quasi assicurata quando, lungo l’ultima prova della giornata, il nordirlandese ha sfortunatamente colpito un sasso portato sulla sede stradale da un passaggio precedente, subendo una foratura. La lunghezza della prova lo ha costretto a cambiare lo pneumatico danneggiato, facendolo scivolare dal terzo all’ottavo posto. Teemu Suninen (+4:17.6), già pesantemente in ritardo venerdì sera, è stato danneggiato dal fatto di dover fare sostanzialmente da apripista, partendo dietro solo ad Al-Qasimi. Il finlandese ha comunque dato prova dei suoi ottimi riflessi schivando un cane che aveva scelto un pessimo momento per attraversare la strada.
Da segnalare purtroppo il ritiro di Craig Breen, andato a sbattere lungo la PS 11: la sua Citroen, nonostante fosse riuscita a ripartire, è stata in seguito reputata insicura a causa dei danni subiti, costringendo l’irlandese a non riprendere la corsa dopo la pausa di metà giornata.
Passiamo dunque alla classe WRC-2: questa, probabilmente, ha regalato una giornata ben più emozionante del campionato maggiore, se non altro perché si è accesa una luminosissima stella. Si tratta di Kalle Rovanpera (+10:50.2), classe 2000 (ha ancora 17 anni!) in grado di rifilare diversi secondi all’esperto Pontus Tidemand (+11:13.4) vincendo 6 delle 7 prove disputate oggi. Il finlandese ha così l’opportunità di conquistare la prima vera vittoria in carriera (aveva già vinto in Australia lo scorso anno, ma era l’unico iscritto). Completa il podio della classe Gus Greensmith (+13:17.9).