Dopo una mattinata molto equilibrata, che sembrava far presagire una gara con distacchi molto contenuti tra i primi, il pomeriggio ha decretato l’inizio di un sorprendente “one man show” Toyota. Ott Tanak ha infatti conquistato tutte e 3 le speciali disputatesi nella serata italiana, che, sommate alle 2 già vinte in precedenza, gli consegnano una meritatissima leadership al termine della prima tappa
Tuttavia non è filato tutto per bene in casa Toyota: lungo la PS 3, infatti, Jari-Matti Latvala è finito lungo contro una roccia, ponendo anzitempo fine alla sua fatica. La Yaris WRC del finlandese, tra i primi fino a quel momento, ha infatti subito danni troppo gravi per essere riparati in tempo per domattina, pertanto non sarà in grado di riprendere il via con il Rally 2.
Oltre a Tanak, sul podio provvisorio si trova anche Kris Meeke (+22.7), apparentemente un altro pilota rispetto al se stesso che corse in Argentina nel 2017 distruggendo due volte la propria auto nel giro di altrettanti giorni. Chiude terzo provvisorio Thierry Neuville (+28.6), che ha corso un rischio nel pomeriggio scegliendo di portare gomme più dure rispetto al resto della compagnia; la scelta non pare aver cambiato particolarmente le carte in tavola, grazie al fatto che entrambe le mescole messe a disposizione da Michelin sembrano lavorare efficacemente sulle strade sudamericane.
A brevissima distanza troviamo Dani Sordo (+29.5), davanti al capitano della sua squadra fino alla penultima speciale della giornata, ancora autore di una prova solida e senza grandi sbavature. Solo quinto Sebastien Ogier (+36.4), prevedibilmente rallentato dalla prima posizione nell’ordine di partenza e ben lontano dalla vittoria nell’unico evento storico che manca nel suo ricchissimo palmares.
Craig Breen (+41.2) ha disputato una tappa piena di alti e bassi, alternando prove molto veloci ad altre relativamente deludenti. L’irlandese ha sul groppone anche 10 secondi di penalità ottenuti giovedì sera in seguito al ritardo di un minuto accusato al primo Riordino. Non bene Andreas Mikkelsen (+58.5), che ha pagato l’essere entrato troppo veloce in una curva a sinistra lungo la PS 6: una gomma bucata e circa 40 secondi persi per il norvegese, fino a quel momento tra i primi.
Ottavo posto provvisorio per un deluso Esapekka Lappi (+1:07.9), incappato in una foratura senza alcuna colpa, almeno a parer suo, mentre si trovava a meno di 20 secondi dalla vetta. Ancora male Elfyn Evans (+1:10.3), che si dice abbastanza a suo agio con la macchina nonostante perda diversi secondi da quasi tutti in ogni prova, a conferma del cattivo inizio di stagione del gallese. Chiude la zona punti Teemu Suninen (+1:33.7), che si è concesso una giornata tranquilla per accumulare esperienza e chilometri sulla Focus WRC.
Passando alla classe WRC-2, si può notare come il dominatore sia sempre lui: Pontus Tidemand (+5:46.5) su Skoda Fabia R5 è il più veloce al termine della prima giornata, e si tiene dietro il giovanissimo Kalle Rovanpera (+6:06.7) ed Ole Christian Veiby (+6:16.0). Quest’ultimo non è tuttavia ufficialmente iscritto al campionato per questa gara, pertanto il suo posto sul podio del Mondiale minore passa a Gus Greensmith (+7:13.5). Si noti come tutti questi piloti, a bordo di vetture di classe R5, si sono classificati in posizioni migliori rispetto a Khalid Al-Qasimi (15esimo, +8:03.8) su Citroen C3 WRC.